Corriere della Sera, 27 novembre 2014
Alitalia cambia volto. La nuova compagnia, denominata Sai, Società aerea italiana, che vede l’emiratina Etihad socia al 49%, ieri ha scelto come presidente Luca Cordero di Montezemolo e Silvano Cassano come amministratore delegato
Alitalia cambia volto. La nuova compagnia, denominata Sai, Società aerea italiana, che vede l’emiratina Etihad socia al 49%, ieri ha scelto come presidente Luca Cordero di Montezemolo e Silvano Cassano come amministratore delegato. Lo ha deciso il nuovo consiglio di amministrazione riunitosi dopo essere stato eletto dall’assemblea. Il decollo della compagnia è previsto per gennaio 2015, ma la squadra inizia a lavorare da subito.
Il consiglio di amministrazione è composto da nove membri con un mandato di tre anni. Cinque i nominati da Alitalia: Montezemolo, presidente non esecutivo, Roberto Colaninno, presidente onorario, Paolo Colombo, docente della Bocconi, membro di numerosi cda, presidente di una società di consulenza finanziaria, Jean Pierre Mustier, senior executive e vicedirettore generale in UniCredit, carica che lascerà a gennaio per rientrare a far parte di Tikehau Capital Advisor in qualità di socio e partner, e il consigliere indipendente, Antonella Mansi, già presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. L’amministratore delegato, Cassano, è stato designato congiuntamente da Alitalia e Etihad. Mentre i consiglieri nominati da Etihad sono l’ad James Hogan, con la carica di vicepresidente, Giovanni Bisignani, a lungo direttore generale e amministratore delegato della Iata, l’associazione che riunisce le compagnie aeree mondiali, e James Rigney, cfo di Etihad Airways dal 2007.
«L’obiettivo è la profittabilità nel 2017» ha esordito Cassano. «Inizia un lungo cammino molto importante sia per l’azienda, che rappresenta l’Italia nel mondo, sia per l’Italia» ha aggiunto Montezemolo, che oggi è stato nominato anche presidente della holding Alitalia Cai. All’amministratore uscente Gabriele Del Torchio, che continuerà a ricoprire il proprio ruolo fino al closing di fine anno, sono andati i ringraziamenti di Colaninno «per il lavoro svolto per Alitalia in un periodo così difficile e per il ruolo ricoperto durante le fasi di negoziazione e di finalizzazione dell’operazione con Etihad».
Hogan ora lavorerà con Cassano per ridisegnare la rete, soprattutto di lungo raggio. Nei primi mesi del 2015 arriveranno «fatti tangibili»: nuovo look e brand, un nuovo aereo a maggio e un nuovo servizio a bordo di catering. L’obiettivo, ha detto Cassano, sarà «trattare i nostri dipendenti come ci aspettiamo che loro trattino i nostri clienti». Ieri, al termine del cda, un gruppo di ex dipendenti non ricollocabili ha consegnato ad Hogan una lettera di «supplica» affinché non ci si dimentichi di loro.