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 2014  novembre 24 Lunedì calendario

Biografia di Stefano Bonaccini

• Modena 1 gennaio 1967. Politico. Del Pd. Presidente della Regione Emilia-Romagna (eletto il 23 novembre 2014).
• Ha iniziato a fare politica negli anni ’90, dal 1993 al 1995 è stato segretario provinciale della Sinistra giovanile, nel 1995 è diventato segretario cittadino del Pds. Dal 1999 al 2006 è stato assessore al comune di Modena con delega ai lavori pubblici, al patrimonio e al centro storico. Dall’ottobre del 2009 segretario regionale del Pd. Ha coordinato la campagna nazionale delle Primarie 2013 per Renzi che lo ha chiamato anche a far parte della segreteria nazionale del Pd. A settembre 2014 ha vinto le primarie per la corsa alle elezioni in Emilia Romagna.
• «Bonaccini è come appare, di spalle larghe, squadrato. Ogni tanto gli occhi mandano lampi di ironia, addirittura divertimento a qualche battuta dell’interlocutore, come quando gli si chiede a che punto è la sua profonda amicizia con Matteo Richetti, il parlamentare iper renziano voglioso di rivincita in terra di infedeli bersaniani che si candidò all’insaputa di tutti e fece scoppiare la rivolta nel partitone emiliano che aveva trovato il punto di equilibrio nella scelta di Daniele Manca, il sindaco di Imola. Alle prese con la possibile implosione di quello che è pur sempre il granaio del Pd nazionale, Renzi chiese a Bonaccini, che a Roma si apprestava a diventare il responsabile dell’Organizzazione pd, il «sacrificio» di candidarsi nella sua regione. “Io faccio quello che mi chiede il partito, sempre”. La frase riassume la seconda delle doti che hanno fatto crescere, e molto, Bonaccini nella classifica personale di Renzi, che lo volle alla guida della sua campagna per le primarie del 2013» (Marco Imarisio) [Cds 22/11/2014].
• «Renzi lo chiama il “Bruce Willis di Campogalliano”, la cittadina in provincia di Modena dove è nato e risiede ancora. Ma più che per la lontana somiglianza con l’attore, in Emilia lo conoscono per la sua presenza continua. Prima come sostenitore di Pier Luigi Bersani, poi come renziano convinto. Feste dell’Unità, dibattiti, incontri, presentazioni. In questi anni e negli ultimi mesi, nel bene e nel male, il neo governatore ha battuto la Regione in lungo e in largo. Onnipresente, stringe mani e partecipa agli incontri. Anche lui aveva un camper, come Beppe Grillo e come il rivale della Lega Alan Fabbri. È il primo politico 2.0 dell’era renziana in Emilia: sempre attaccato al suo smartphone, manda messaggi e usa Twitter come mezzo principale di comunicazione. E’ stato tra i primi ad usare i social network anche per trasmettere contenuti politici o attaccare i suoi avversari» (Paola Benedetta Manca) [Fat 24/11/2014].
• Indagato due volte. Prima accusato di abuso d’ufficio nell’ambito del cosiddetto processo”Chioscopoli”, che aveva al centro la concessione di un chiosco al Parco Ferrari proprio ai tempi in cui Bonaccini era assessore al Patrimonio di Modena, ma è stato assolto da tutte le accuse nel 2013. Nel settembre 2014 è stato poi coinvolto, insieme ad altri 40 consiglieri regionali, nell’inchiesta “spese pazze”, avviata oltre due anni fa, sui rimborsi spese dei gruppi, e viene indagato per peculato. La Procura ha chiesto l’archiviazione, si attende ancora il pronunciamento del gip.
• Sposato con Sandra, due figlie, Maria Vittoria e Virginia.
• Tifoso della Juventus e del Modena, centravanti fino in Promozione nonostante un’operazione al cuore da piccolo.