24 novembre 2014
Tags : Valentina Diouf
Biografia di Valentina Diouf
• Milano 10 gennaio 1993. Pallavolista. Schiacciatrice e opposto della Yamamay Busto Arsizio (dal 2014). In precedenza tre stagioni alla Volley Bergamo, con cui ha vinto una Supercoppa italiana (2011). In Nazionale ha conquistato un Europeo (2010) e un Mondiale Juniores (2011) e i Giochi del Mediterraneo (2013).
• Mamma di Settimo Milanese, papà senegalese (alto 1,96) oggi ingegnere informatico a Memphis: «Ho due nuovi fratellini, 1 e 3 anni, che non ho mai incontrato». «Ho studiato tra Milano, Roma e Bergamo, seguendo il volley. Sono ragioniera ma mi sento una capra. Chiuso con lo sport studierò economia o marketing. Ora no: meglio fare una cosa, bene, per volta».
• È alta 2,02 metri: «E pensare che da ragazzina non la beccavo mai. Crescevo troppo in fretta, anche 7 cm in un mese. A 15 anni, già 2 metri, ero scoordinatissima! Quando mi sono stabilizzata ho cominciato a capirci qualcosa» (a Gaia Piccardi) [Cds 1/11/2014].
• «Una ragazza dalla parlata tranquilla e posata, ma dalla mano pesante. Ti bastano pochi minuti per capire che sotto quei capelli afro c’è una bella testa, non solo lineamenti regolari. “Quando ero più piccola mi ero avvicinata al mondo della moda, avevo fatto qualche book fotografico, non mi dispiaceva quell’ambiente. Ma per la passerella ero già troppo alta, non c’re possibilità”» (Gian Luca Pasini) [Sportweek 22/11/2014].
• «Sono una razza mista, non la tipica mora. Non mi sento bella: troppo alta e poco magra per i canoni. Però, forse, sono la rivincita sull’ignoranza e sul razzismo. Penso sia un bel passo per l’Italia. Non credevo fossimo così avanti...».
• «È bello essere una icona della nazione al tempo della globalizzazione. Il colore della mia pelle? Mai avuto problemi, anzi più vado avanti più divento bianca. Michael Jackson mi invidierebbe...».
• «Quando non è in palestra, a saltare, correre e mettere in pratica la sua passione per il volley, diventa una normale ragazza della sua età. E’ fanatica di Woody Allen (Manhattan in cima alla lista dei film preferiti), ascolta Bob Marley, le piace la moda e pratica la meditazione. Proprio grazie ai segreti di una corretta meditazione affronta l’ansia pre gara. Legge di tutto, soprattutto thriller e romanzi, e si diletta nella pittura» (Roberto Marcelletti) [Rep 14/10/2014].
• «La meditazione è un metodo che uso da qualche anno. Mia mamma fa dei corsi e mi ha trasmesso un po’ le basi. Basta poco, metterti lì, cercare di liberare la mente. Ci vuole quando stai tanti mesi chiusa in una stanza con una compagna in coabitazioni un po’ forzate come in ritiro».
• «Sono una maniaca delle pulizie, disinfetto qualsiasi oggetto, non scherzo. E ai fornelli non sono male: il menù è abbastanza limitato, devo essere sincera, ma è colpa delle mie mille intolleranze» [Pan 31/10/2014].
• Si è tatuata “Joie de vivre” sotto il seno e una coccinella sull’inguine.