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 2014  novembre 23 Domenica calendario

L’Ue promuove la legge di Stabilità del governo Renzi • Un italiano su due ignora i contenuti del Jobs Act • L’infermiera killer che s’è fatta fotografare tutta allegra accanto a un cadavere • Nelle Accademie di Belle Arti italiane sei studenti su dieci sono cinesi • Agon Channel, la tv albanese con le star italiane

 

Legge di stabilità La Commissione Europea ha deciso di promuovere il piano di Stabilità presentato dal governo di Roma, nonostante il ritardo del pareggio di bilancio e l’alto debito pubblico, e ha concordato di non avviare contro Roma alcuna procedura di infrazione. Bruxelles riconosce che nel 2014 vi sono state «circostanze eccezionali», e ricorda a Palazzo Chigi che «deve continuare nelle riforme». La situazione del nostro Paese verrà poi rivista in marzo, così come quella di Francia e Belgio.

Jobs act A pochi giorni dal voto finale sul Jobs act meno di un italiano su due dichiara di conoscere i contenuti della riforma del lavoro, in particolare il 9% la conosce in dettaglio e 36% nei suoi aspetti principali. Un intervistato su due non crede che il Jobs act favorirà l’aumento dell’occupazione e la ripresa economica, mentre il 18% si dichiara fiducioso. Sui possibili effetti della riforma, spicca l’idea che saranno avvantaggiate le imprese ma non i lavoratori: è di questo avviso il 28% degli italiani, con punte decisamente più elevate tra i lavoratori (impiegati, insegnanti, operai e lavoratori esecutivi), in particolare quelli del settore privato, e tra i disoccupati; il 20% è fortemente critico e ritiene che saranno svantaggiati tutti, imprese e lavoratori. A costoro si contrappone il 16% di ottimisti (prevalentemente anziani e pensionati) che prefigurano vantaggi sia per le imprese sia per i lavoratori. Infine, solo il 3% prevede vantaggi per i lavoratori ma non per le imprese. Sul licenziamento per motivi disciplinari, il 63 per cento si dichiara favorevole al mantenimento dell’obbligo di reintegro in assenza di giusta causa (in particolare gli operai, i dipendenti del settore pubblico, gli elettori del Movimento 5 Stelle e del Partito democratico) mentre il 26% concorda con l’indennizzo economico (Pagnoncelli, Cds).

Infermiera killer Daniela Poggiali, la quarantaduenne infermiera di Faenza arrestata il mese scorso per l’omicidio di una paziente settantottenne ricoverata all’ospedale di Lugo di Romagna - l’avrebbe uccisa con un’iniezione letale di cloruro di potassio, e il sospetto della procura è che lo stesso trattamento possa aver riservato ad altri 38 degenti perché questo è l’abnorme numero di decessi che si è verificato in quattro mesi nel reparto dove lei era di turno – s’è fatta fotografare da una collega accanto al cadavere di un’anziana signora mentre, pollici alzati, ride divertita. La collega, Sara Pausini, indagata pure lei per gli scatti, ha spiegato ai carabinieri di Ravenna: «La Poggiali mi chiese di accompagnarla nello stanzino dove vengono portati i pazienti deceduti. Lei era particolarmente euforica e voleva fare una foto vicino al cadavere (pare fosse una sua paziente, ndr ). Io non ebbi il coraggio di contraddirla, anche perché lei è un tipo vendicativo. Avevo paura e soggezione della Poggiali e non volevo avere difficoltà con lei. Era solita dare purganti ai pazienti, anche solo per mettere in difficoltà le colleghe che subentravano al suo turno. E così ho esaudito il suo desiderio». Fatte le foto, Sara le spedì a Daniela con WhatsApp. E lei le commentò così: «Brrr... mm... la vita e la morte... mmmmmm». (Pasqualetto, Cds).

Cinesi Nell’anno accademico 2012/2013 gli studenti cinesi nelle Accademie di Belle Arti italiane rappresentavano più della metà del totale, 1968 su 3757. Lo scorso anno scolastico sono aumentati ancora: 2885 su un totale di 4581. Vuol dire che oltre sei studenti su 10 nelle Accademie sono cinesi. Cinesi che non pagano le tasse perché dichiarano di avere reddito nullo, o quasi. «Sarà il richiamo dell’arte italiana, saranno i programmi come il Progetto Turandot che rendono più facile ottenere il visto d’ingresso per chi vuole studiare in Italia, il risultato è che la situazione sta esplodendo e le Accademie hanno più volte chiesto aiuto al Miur. Dal Ministero promettono di intervenire entro l’anno […] nel frattempo però bisogna gestire l’assalto degli studenti cinesi. E non è semplice. C’è innanzitutto un problema di didattica. Gli studenti cinesi fanno fatica a capire l’italiano elementare, figuriamoci una lezione sulle tecniche di restauro o sulle differenze tra il barocco di Borromini e quello di Bernini. Le Accademie sono state costrette a introdurre un esame di italiano come prerequisito per l’ammissione. A Firenze questo vuol dire aver ridotto del 50% gli studenti cinesi. E anche a Roma è stata una strage: 20 ammessi su oltre cento che ci hanno provato» (Amabile, Sta).

Agon Channel Si accende il 26 novembre Agon Channel Italia, il canale che ha sede a Tirana e che ora trasmetterà il suo palinsesto sul canale 33 del digitale terrestre. L’idea nasce dall’imprenditore italiano Francesco Becchetti che ha creato nel 2013 Agon Channel, canale in lingua albanese di cui è giunta eco per aver scopiazzato parecchi format Rai e Mediaset, da Striscia la notizia, alle Iene, a Che tempo che fa. Ora raddoppia, e con i ripetitori rivolti verso l’Italia ha pensato a un canale in italiano con volti italiani. C’è Sabrina Ferilli che si mette a fare la conduttrice (pare che prenda 50 mila euro a puntata e fa avanti e indietro per le registrazioni con l’aereo privato del Becchetti), c’è il game show di Pupo, ci sono le news affidate a Antonio Caprarica, ex corrispondente Rai da Londra, c’è il talent sui bodyguard nelle mani dell’ex velina Maddalena Corvaglia. Per inaugurare il canale dovrebbe arrivare Nicole Kidman: prima una sfilata sul red carpet in diretta tv in prima serata, poi qualcosa ancora da definire.

(a cura di Roberta Mercuri)