Il Sole 24 Ore, 21 novembre 2014
Luigi de Magistris resta sindaco di Napoli. Il Consiglio di Stato ha confermato l’impianto già messo nero su bianco dal Tar Campania e ha respinto i ricorsi che contro questa sentenza erano stati presentai dal governo e da due associazioni
Luigi de Magistris la spunta e resta sindaco di Napoli. Il Consiglio di Stato ha confermato l’impianto già messo nero su bianco dal Tar Campania e ha respinto i ricorsi che contro questa sentenza erano stati presentai dal governo e da due associazioni: il Movimento difesa del cittadino e l’Associazione lotta piccole illegalità. «È una felicità improvvisa», ha commentato il primo cittadino, che a seguito di una condanna in primo grado per abuso d’ufficio nell’inchiesta Why Not – sentenza di condanna impugnata – si è visto applicare la legge Severino ed è stato sospeso dalla carica di sindaco. Tutti gli appelli sono stati respinti perché «nel bilanciamento degli interessi coinvolti, riveste prevalenza quello inerente alla prosecuzione del mandato elettivo». Passaggio importante, quest’ultimo, che si lega alla decisione del Tar di sottoporre alla Corte costituzionale due articoli della legge Severino per dubbio di legittimità. Il Consiglio di Stato ha spiegato, in sostanza, che se il giudizio di costituzionalità fosse favorevole, non sarebbe possibile rendere «reversibile» la prosecuzione del mandato nel periodo in cui da quel mandato il sindaco è stato estromesso. Se invece l’esito fosse negativo, allora seguirà «la reviviscenza della misura di sospensione». Sarà così la Corte costituzionale a decidere le sorti di de Magistris, tra almeno sei mesi.
La decisione del Consiglio di Stato dà voce anche alla politica, perché la Severino è stata applicata anche a Silvio Berlusconi dopo la condanna, definitiva, nel processo Mediaset. «Ancora una volta – ha affermato il capogruppo alla Camera Renato Brunetta – si dimostra la fondatezza delle critiche che ormai da più parti arrivano nei confronti della legge Severino».