Corriere della Sera, 21 novembre 2014
E così Forza Italia sostiene Mario Spacca, il governatore delle Marche in rotta col suo partito, il Pd
Il capogruppo di Forza Italia alla Regione Marche sprizza entusiasmo: «Ho appena riunito la direzione del partito – dice Umberto Trenta – alle elezioni abbiamo un’occasione storica, vogliamo vincere». L’«occasione» per Forza Italia è schierarsi con il governatore uscente Gian Mario Spacca, in rotta con il suo partito (il Pd non lo vuole ricandidare per il 2015) e intenzionato a ripresentarsi per il terzo mandato. «Vogliamo sconfiggere l’egemonia del Pd: per questo obiettivo anche Spacca va benissimo». Nelle Marche sta succedendo qualcosa di particolare: il governatore ha creato con altri l’associazione Marche 2020 e sta per lanciare la sfida: «Il 13 dicembre – dice Spacca – presenteremo le nostre idee per il futuro della regione: noi ci occupiamo di economia reale, il Pd di equilibri interni». E l’appoggio annunciato da FI? «Per ora la prendo come una battuta; se è un attestato di stima mi fa piacere. Però non si giochi con le divisioni del centrosinistra». Eppure il terremoto è proprio dentro ai democratici e Forza Italia affonda: «Non si rottama così un politico – si infervora Trenta – se uno è bravo per me può fare tre, cinque, venticinque mandati! Io e Spacca da ragazzi eravamo insieme nella Dc, possiamo ritrovarci...». Al governatore vengono riconosciuti risultati, non ultimo il varo pochi giorni fa a Bruxelles, presente il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, della macroregione adriatico-ionica di cui fanno parte altri sette Paesi europei: «È stata una grande soddisfazione – dice – il progetto era stato avviato nel 2000 con Prodi, averlo portato a termine qualifica il semestre italiano». Il presidente si sente ormai poco compreso dal suo partito: «Procediamo su binari che non si incontrano, non sembrano interessati alle nostre idee. Ma non importa, ne parleremo con le imprese e le forze sociali: il progetto è trasversale, nel senso che attraversa la società. I partiti vengono dopo». Forza Italia però scalpita: «Di quello che può succedere qui ne parlerò a Berlusconi – promette Trenta – e gli chiederò carta bianca: sono stufo di perdere».