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 2014  novembre 21 Venerdì calendario

Un hotel extra-lusso nel war office di Churchill a Londra e due albergi storici di Venezia. Il magnate anglo-indiano Mustak Musa fa shopping

In Gran Bretagna l’esigenza di privatizzare supera anche la resistenza dei simboli storici. Così, anche se non senza nostalgie evidenziate in questi mesi dalla stampa britannica, è a un passo dalla conclusione il processo di vendita di un palazzo storico come l’Old War Office, l’immenso edificio neobarocco di Whitehall a Londra, sede del ministero della Difesa durante le due guerre mondiali e per questo dotato di bunker sotterranei, utilizzati dal governo di Winston Churchill durante il conflitto. Ora l’immenso edificio neobarocco costruito a inizio ‘900 sarà venduto e trasformato in hotel e residenze extra-lusso. 
Entro novembre saranno vagliate le offerte dei candidati rimasti in gara per un affare da circa 300 milioni di sterline (pari a 375 milioni di euro): in lizza ci sarebbero Starwood Capital, Stanhope PLC, Corinthian Hotels, la compagnia cinese Anbang Insurance e Mosaic Global con Amiri Capital e Hampshire Hotels. Ed è un’operazione che potrebbe avere anche una coda italiana, se ad aggiudicarsi lo storico palazzo in pieno centro di Londra fosse la cordata Mosaic che fa capo al magnate anglo-indiano Mustak Musa. 
Negli stessi giorni Musa, 55 anni, che in Italia è assistito da Marino Bastianini dello studio legale Carnelutti, sarà impegnato anche in un’altra partita, quella per l’aggiudicazione di due hotel storici di Venezia, il Des Bains e l’Excelsior. 
Il 28 novembre si terrà l’assemblea dei quotisti del fondo Est Capital sgr, commissariato mesi fa, per aprire alla valutazione comparativa della proposta di Musa e di quella del fondo Hines Italia guidato da Manfredi Catella. Musa propone di acquistare i due immobili e di prenderne la gestione per 100 milioni, più altri 70 per lo sviluppo. 
A Londra invece la destinazione alberghiera dell’Old War Office è stata definita dallo stesso ministero all’avvio della privatizzazione. La cordata Mosaic-Amiri-Hampshire punta a investire 300 milioni di sterline per acquistare l’intero edificio e a investirne altri 300 per ricavare circa 300 tra stanze e suites e circa 40-50 residenze super-lusso da vendere anche a 20 mila sterline a metro quadro, oltre all’immancabile spa. Un investimento complessivo da circa 600 milioni di sterline che prevede un ritorno dall’investimento già entro pochi anni. Per la Storia ci sarà tempo e spazio, e peraltro la destinazione alberghiera consente comunque un accesso al pubblico. Ma le stanze di Churchill dovrebbero essere smontate e ricostruite da un’altra parte.