Corriere della Sera, 19 novembre 2014
Deutsche Bank ha annunciato che smetterà di negoziare gran parte dei Cds, i derivati che fungono da assicurazione per proteggersi dal fallimento di un debitore quando si compra un bond o si fa un prestito, e finiti sotto accusa per aver contribuito alla crisi del 2008
Deutsche Bank ha annunciato che smetterà di negoziare gran parte dei Cds, i derivati che fungono da assicurazione per proteggersi dal fallimento di un debitore quando si compra un bond o si fa un prestito, e finiti sotto accusa per aver contribuito alla crisi del 2008. Le nuove regolamentazioni hanno reso «costoso» il business dei Cds legati a una singola azienda, spiega il gruppo tedesco, che si concentrerà perciò sui corporate bond, ma continuerà a negoziare i Cds legati agli indici benchmark. L’addio di un big player come Deutsche Bank, la cui reputazione è stata messa a dura prova da una moltitudine di scandali, segnala due cose. Indica che l’affare non è più conveniente. E infatti, dopo gli eccessi, i regolatori hanno imposto maggiori accantonamenti di capitale a garanzia del trading, una richiesta che si scontra però con l’esigenza di rafforzare la patrimonializzazione nella nuova Unione bancaria europea. Ma ci dice anche che un’epoca sta finendo per sempre, perché la scelta di Deutsche Bank darà un colpo decisivo a un mercato già sceso a 11 mila miliardi di dollari dai 32 mila miliardi del 2007 (dati Bri).