Corriere della Sera, 18 novembre 2014
Il boom dell’export: +17%. Nei primi nove mesi dell’anno l’attivo degli scambi commerciali con l’estero è così salito a 28,2 miliardi
Volano le esportazioni italiane. A settembre le vendite all’estero sono aumentate dell’1,5% rispetto al mese di agosto e del 7,4% rispetto ad un anno prima. Le importazioni sono cresciute dell’1,6% su agosto e del 3,3% su base annuale, ed in settembre il saldo della bilancia commerciale si è chiuso in attivo per 2 miliardi, contro un surplus di 700 milioni un anno fa. Nei primi nove mesi dell’anno l’attivo degli scambi commerciali con l’estero è così salito a 28,2 miliardi, contro i 19 dello stesso periodo del 2013. Al netto delle importazioni dei prodotti energetici (che per giunta crescono del 7,9% annuo), a settembre si sarebbe registrato un avanzo di 5,6 miliardi di euro, mentre nei primi nove mesi l’attivo sarebbe di ben 62 miliardi di euro. Il forte aumento delle esportazioni è sostenuto in particolare dalle vendite nei mercati extra europei (+4,1%), mentre le vendite sui mercati comunitari diminuiscono dello 0,7%. La crescita tendenziale delle esportazioni, sottolinea l’Istat, è particolarmente sostenuta verso il Belgio (+29,9%), Paesi Opec (+20,6%) e Usa (+13,3%), soprattutto per quanto riguarda mezzi di trasporto diversi dalle autovetture (+27,7%), prodotti chimici, medicinali e farmaceutici (+16,5%). Il Made in Italy, sottolinea l’Ice, «si conferma come un elemento trainante della nostra economia. Appena l’export subisce un’accelerazione, sempre più è in grado di permeare i mercati più lontani».
La conferma di un clima leggermente migliore dell’attività economica arriva dai dati del Tesoro sulle entrate, che nei primi nove mesi dell’anno mostrano nel complesso un aumento dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2013. Crescono sia il gettito tributario (+0,6%) che le entrate contributive (+0,2%), nonostante a partire da quest’anno le imprese beneficino della riduzione dei premi assicurativi Inail.
Mario Sensini