Il Messaggero , 17 novembre 2014
Addio a Pier Luigi Torri, l’ultimo playboy. Le donne, la cocaina, il cinema e una storia invidiata da tutti con la bellissima Marisa Mell. E poi Brigitte Bardot, Ursula Andress, Jane Fonda...
Le donne, gli eccessi, il cinema e una storia invidiata da tutti con la bellissima Marisa Mell. I più lo ricordano così Pier Luigi Torri, morto sabato mattina, all’età di 81 anni all’ospedale Grassi di Ostia. Un anno e mezzo dopo la scomparsa di Gigi Rizzi, se ne è andato anche l’ultimo playboy della Dolce Vita.
Dici Torri e ti viene in mente il Number One, lo storico locale di via Lucullo, il più mondano dei ritrovi notturni di quella Roma che il regista Carlo Lizzani, in “Roma bene”, ritrae con impietoso sguardo moralista. Luci e ombre, bella vita e scandali: come quella di tanti personaggi al centro di quegli anni, anche Torri incappò in più di una disavventura. E proprio il Number One, nel 1972, fu teatro del primo caso che lo vide finire sui giornali per affari ben diversi dalle tresche con l’attrice di turno. I carabinieri fecero irruzione nel locale smascherando un giro di cocaina.
VIA VENETO
Difficile trovare testimoni di quei tempi andati. Rino Barillari, il paparazzo per antonomasia della Dolce Vita, ricorda Torri come un uomo pieno di charme, sempre accompagnato dalle donne più belle e associa il suo nome a quello dei più famosi playboy del tempo: da Gigi Rizzi, appunto, a Gunter Sachs, il marito di Brigitte Bardot. Enrico Lucherini, uno dei massimi conoscitori di quel mondo ormai lontano e affascinante, racconta che quel produttore cinematografico non bellissimo eppure così desiderato, era addirittura odiato da Rizzi e dai suoi amici: «Gigi faceva parte dei playboy “bene”, se così si può dire. Torri non fu mai ammesso in quel giro».
Non che ne soffrisse. Tra le conquiste che poteva vantare molte erano in comune proprio con Rizzi. Una su tutte Brigitte Bardot che si dice si invaghì prima dell’uno e poi dell’altro, vedendoli sulla piccola spiaggia ai piedi dell’hotel La Ponche, a Saint Tropez. La moglie Ada, sposata nel 1980, ricorda altre star cadute nella rete del marito che le ha dato due figli: Ursula Andress e Jane Fonda, per esempio. Non c’è dubbio, però, che il nome di Torri sia legato soprattutto a quello di Marisa Mell, attrice austriaca di una bellezza incantevole che aveva debuttato in Italia nel 1965 in “Casanova 70” accanto a Marcello Mastroianni. La loro storia durò a lungo e di loro restano le splendide foto scattate nel centro di una Roma fantastica che non c’è più.
Il figlio di Torri, che porta il suo stesso nome, ricorda con orgoglio la vita del padre, divisa tra Roma e l’America: «È stato sempre giovane e pieno di vita. Fino a 76 anni ne ha dimostrati 26», sorride poche ore prima di ripartire per gli Stati Uniti dove tutta la famiglia vive da anni tra New York e la Florida. «Con la morte di mio padre finisce un’epoca – dice al telefono la figlia 35enne Giada – Aveva un carattere forte e pieno di vita e delle avventure incredibili da raccontare».
Il figlio ricorda anche gli eccessi: «Mio padre aveva il secondo yacht più grande del mediterraneo, una nave da guerra convertita in panfilo per cento persone, con 8 marinai e due cuochi. Era anche un grande collezionista d’arte».
LA CARRIERA
Tanti, quasi una trentina, i film prodotti per case diverse da Torri nella sua carriera che raggiunse l’apice tra gli anni 60 e 70. Tra i titoli più noti “La strada per Fort Alamo”, “La rivolta dei barbari”, tutta la serie “Agente segreto 777”, tanti spaghetti western e una partecipazione importante nella distribuzione di “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”.
Torri non amava i funerali e la famiglia ha deciso di seguire la sua volontà. In settimana, forse già oggi, sarà però celebrata una messa in suo ricordo nel cuore di Roma, presso la chiesa di San Carlo ai Catinari. Proprio a due passi dalla casa di via Arenula dove l’ex playboy del Number One ha vissuto i suoi anni romani con la moglie Ada e i due figli.