Il Sole 24 Ore, 17 novembre 2014
La crescita della criminalità e della devianza e il brusco rialzo in queste settimane della temperatura sociale. tutto in uno scenario di sospensione, tra depressione e speranza, in attesa di riforme e di rilancio
È preoccupante la crescita della criminalità e della devianza, ma turba altrettanto la sua coincidenza con il brusco rialzo in queste settimane della temperatura sociale, segnalato da episodi di conflittualità, in uno scenario di sospensione, tra depressione e speranza, in attesa di riforme e di rilancio. Dopo i drammi fulminanti dei suicidi tra piccoli imprenditori, artigiani e licenziati nei primi anni di crisi, oggi le incertezze e le lungaggini della politica rischiano di incubare una conflittualità sociale acuta, che ha avuto ampia eco nelle cronache locali e nazionali. Come nel caso degli operai dell’Ast di Terni che, nei giorni scorsi, sono ricorsi a blocchi autostradali e ferroviari per attirare l’attenzione dei media, della pubblica opinione e del governo sulla loro vicenda. Gli iter tormentati e interminabili delle riforme rivelano quanto sia purtroppo lontana la politica da quel corpo a corpo quotidiano a cui è costretto chi lavora o fa impresa in Italia. O chi abita le contraddizioni sociali che continuano a ribollire nei sobborghi delle nostre città invisibili. Tor Sapienza è un caso che tutti temiamo possa replicarsi in altri contesti urbani. È la guerra “tra gli ultimi”. Pasolini avrebbe forse parlato di contrasti nel nuovo sottoproletariato urbano, ormai dai colori multietnici. La povertà ingloba le diversità e ognuno finisce povero a modo suo. A Tor Sapienza, gli ultimi (arrivati) sono avversati, come in questi casi avviene, dai penultimi, che nelle periferie urbane contano numerosi cittadini di ceto medio urbano impoverito e in bolletta. Quando il flusso immigratorio diventa consistente, come avvenuto in questi anni e in assenza di un’efficace governance, è inevitabile che vengano a galla incomprensioni, contrasti e persino urti con chi già abitava quelle periferie e quei sobborghi.