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 2014  novembre 14 Venerdì calendario

Ancora scontri tra residenti e immigrati a Tor Sapienza, periferia infuocata di Roma. Dopo le proteste sono stati sgomberati dal centro di accoglienza i minorenni, ma le tensione non diminuisce. E oggi arriva il leghista Borghezio

I primi sono i ragazzini di 16 e 17 anni, quelli che arrivano da Egitto, Nord Africa, Etiopia, Bangladesh. Alla spicciolata e in lacrime, vengono trasferiti dal centro per rifugiati di Tor Sapienza, da tre giorni sotto attacco da parte dei residenti. Dopo la denuncia di aggressioni, gli assalti notturni, le cariche della polizia, in questo agglomerato di palazzi nella periferia est della capitale la tensione resta altissima. E ciò, nonostante la decisione del Campidoglio di trasferire i minorenni. In totale sono 46, distribuiti in altre strutture e case famiglia, sparse per tutto il Lazio. Spostati «per motivi di sicurezza», spiega il Comune, e perché dopo gli scontri di lunedì e martedì notte «la struttura è inagibile».
Restano 35 adulti, richiedenti asilo, blindati da giorni all’interno del centro. Impossibile uscire, anche per andare al tabacchi. Il nervosismo dei residenti è palpabile e la scintilla si accende verso l’ora di pranzo, davanti al Lory Bar, il punto di ritrovo su via Morandi.
«Qui non potete entrare»: due stranieri vengono mandati via e non ci vuole molto per riaccendere gli animi. Volano ancora bottiglie contro la struttura, mentre le donne del posto accusano: «Eravamo andate a portare i caffè al centro. Siamo state spintonate e cacciate».
Per tutta la mattinata urlano la loro rabbia contro il centro ormai semi vuoto: «Se ne devono andare tutti. Via, fuori dal raccordo, non dentro Roma, la città è degli italiani». Il Campidoglio, però, non cede: «La struttura continuerà a funzionare», assicurano. E mentre interviene il presidente dei vescovi Angelo Bagnasco («Bisogna cercare di superare la paura dell’altro e del diverso, cercare di fare posto a chi approda nella nostra vita per motivi di sofferenza»), il prossimo obiettivo dei residenti diventano le abitazioni occupate da cittadini slavi e rumeni al pian terreno dei palazzi di via Morandi.
Questa mattina, intanto, lì arriverà l’eurodeputato della Lega, Mario Borghezio. E domani manifestazione delle «periferie abbandonate» organizzata dalla destra contro Ignazio Marino. Il sindaco (in trasferta a Londra) è nel mirino anche del suo partito: «Si occupi dei problemi veri della città, a cominciare dalle periferie», dice Lionello Cosentino, segretario romano del Pd. Sul fronte delle indagini, invece, ci sarebbero i primi 10 identificati per gli assalti notturni al centro: tra loro anche persone con precedenti per spaccio di droga.