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 2014  novembre 13 Giovedì calendario

Una sonda si posa su una cometa • Il patto del Nazareno non scricchiola più • Il nord devastato dalle piogge • Liberato l’italiano rapito in Libia a luglio • Un abbonamento per ascoltare le canzoni di Youtube senza pubblicità • Accordo Usa-Cina per ridurre le emissioni di gas serra • Sotto al colonnato di San Pietro tre docce per i senza tetto • Schubert: brutto, sporco e puzzolente


Rosetta Dopo un viaggio di 10 anni e una discesa di 7 ore con un razzo rotto, alle 17.05 la missione Rosetta ha posato ieri la sua sonda (battezzata Philae) sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. La sonda è distante 510 milioni di chilometri dalla Terra ed è la prima volta che un veicolo costruito dall’uomo scende sul nucleo di una cometa. La sonda Rosetta, partita nel 2004, costò 1,3 miliardi di euro: è atterrata su un suolo pianeggiante lungo 900 metri e largo 600, incastonato tra aspri rilievi e ribattezzato Agilkia. Philae indagherà la natura del suolo e lo perforerà con una trivella scavando sino a una profondità di 23 centimetri. Lo strumento, concepito al Politecnico di Milano da Amalia Finzi, analizzerà anche le particelle ghiacciate che raccoglierà trasmettendo le loro caratteristiche. Le batterie consentiranno 64 ore di indagini ma in realtà il tempo di lavoro dipenderà dall’attività dell’astro: mentre si avvicina al Sole erutta polveri e gas. Se questi non danneggeranno i pannelli solari, Philae potrà continuare l’esplorazione anche per qualche mese.

Nazareno Dopo quasi due ore di incontro Renzi e Berlusconi hanno diffuso una nota congiunta per dire che il patto del Nazareno è «più solido che mai» e durerà «fino al 2018». Sull’Italicum restano «differenze sulla soglia minima» (3 o 5%) e sul «premio di maggioranza» (lista o coalizione). Ma sono differenze che, a detta dei due leader, non impediranno il passaggio dell’Italicum al Senato entro dicembre e alla riforma costituzionale entro gennaio 2015. Nella nota si spiega che tra Pd e FI c’è la «comune volontà» di alzare al 40% la soglia per il premio di maggioranza (era al 37) e di introdurre le preferenze dopo il capolista bloccato nei 100 collegi previsti dall’Italicum. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Pioggia Il nord d’Italia sommerso dalle piogge. In Piemonte si sono registrati diversi smottamenti e un morto: Brunello Canuto Rosa, 68 anni, travolto da una collina crollata dietro casa sua. Altro morto: un settantenne annegato nel lago Maggiore, a Ispra, caduto in acqua mentre con un canotto a remi stava andando a recuperare la sua barca che rischiava di rompere gli ormeggi nel porticciolo del paese. Il lago Maggiore è cresciuto ieri al ritmo di tre centimetri all’ora fino a toccare nella notte la piena del 2002. Sono esondati i laghi d’Orta e di Como, mentre il fiume Po resta un sorvegliato speciale. A Milano e provincia sono straripati il Seveso e il Lambro. A Genova sono crollate due case. Nella notte tra martedì e mercoledì l’esondazione del rio Veilino ha provocato allagamenti di strade, scantinati, negozi. Case evacuate anche in provincia di Udine, acqua alta a Venezia e allagamenti nel resto del Veneto. Danni anche nel resto d’Italia, che si attende il peggio per le prossime ore: all’Isola d’Elba due persone sono state salvate da un’esondazione dopo il nubifragio che ha colpito la zona. Disagi per gli acquazzoni anche in Campania. In Puglia una tromba d’aria si è abbattuta sulla provincia di Taranto e ha sradicato, secondo la Coldiretti, circa mille ulivi secolari. In Calabria la frana di una settimana fa tiene ancora isolati i comuni reggini di Bova, Africo e Roghudi.

Libia Liberato in Libia Marco Vallisa, il tecnico italiano di 53 anni, originario di Cadeo (Piacenza), rapito il 5 luglio. Il tecnico lavora per la Piacentini, un’azienda italiana di costruzioni. Al momento del rapimento si trovava nella città costiera di Zuwara, nell’ovest della Libia, con due colleghi, l’ingegnere bosniaco Petar Matic ed il macedone Emilio Gafuri, rilasciati 48 ore dopo il sequestro.

Youtube Quelli di Youtube hanno deciso che chi vuole guardare video o ascoltare musica senza pubblicità deve pagare un abbonamento. Così in Italia e altri sei Paesi (Stati Uniti, Gran Bretagna, Spagna, Irlanda, Finlandia e Portogallo) lunedì prossimo partirà anche la versione beta di Music Key, un altro prodotto studiato dal colosso informatico. Il servizio per ora è a inviti (ne stanno partendo via email centinaia di migliaia in tutto il mondo) ed è a pagamento: dopo i primi sei mesi gratis, gli «invitati» pagheranno 7,99 euro al mese, mentre chi accederà in un secondo momento avrà una bolletta da 9,99 euro.

Gas Il vertice tra Xi Jinping e Barack Obama si conclude con un importante impegno per la riduzione dei gas carbonici. Obama spiega i dettagli dell’accordo: «L’America ridurrà le sue emissioni carboniche del 26% o 28% entro il 2025, rispetto ai livelli misurati nel 2005, raddoppiando l’attuale velocità di riduzione». La Cina fermerà l’aumento delle emissioni carboniche entro il 2030, poi inizierà ad abbassarle. La sua produzione di energie non fossili salirà fino al 20% del totale entro il 2030. Significa costruire 1.000 gigawatt di capacità alternative, più di tutta la potenza installata oggi nelle centrali a carbone, e l’equivalente di tutta l’energia elettrica generata negli Stati Uniti.

Docce Lunedì 17 novembre inizieranno i lavori per realizzare tre docce all’interno dei bagni per i pellegrini che si trovano sotto il colonnato di San Pietro. Saranno riservate ai senza tetto che girano nei dintorni della basilica. Inoltre, su invito dell’elemosiniere del Papa, Konrad Krajewski, già una decina di parrocchie romane nei quartieri più frequentati dai clochard hanno realizzato delle docce da mettere a loro disposizione. L’elemosiniere del Papa sta cercando di coinvolgere gli allievi di una scuola per parrucchieri, così da poter offrire di tanto in tanto, oltre alla doccia, anche il taglio dei capelli (Tornielli, Sta).

Pianoforte Franz Schubert era sporco, puzzava di tabacco e di vino, era brutto, alto poco più di un metro e cinquanta. Non aveva denaro, non aveva un pianoforte, non possedeva una casa e dormiva dagli amici o dai parenti. Contrasse la sifilide nel 1822, sei anni prima di morire: lì passò in buona parte ricoperto di eruzioni cutanee, con i capelli che gli cadevano a ciocche e lo costringevano a portare una parrucca. Era privo di inibizioni e aveva una passionalità morbosa e sfrenata che sfogava con i ragazzini, «i giovani pavoni» dei quali diceva di sentire continuamente il bisogno. Quando morì, lasciò agli eredi alcune paia di scarpe, qualche vestito, un lenzuolo di lino, un materasso, due federe, alcune decine di fiorini, nessun pianoforte (Sabadin, Sta).

(a cura di Daria Egidi)