il Giornale, 10 novembre 2014
A Parma, dal nuovo statuto comunale di Pizzarotti spuntano un rappresentante aggiunto per gli stranieri in Consiglio e il diritto di voto anche per i 16enni. Intanto in città sono arrivati i sacchi dell’immondizia provvisti di un chip che permette di identificare il possessore, quindi multarlo se non «differenzierà» correttamente
Si butta sui giovani, concedendogli il diritto di voto per allargare la base. E gli conviene forse, dato che i maggiorenni e più in genere gli adulti, che già una volta lo hanno votato, cominciano ad arricciare il naso. No, perché a giocare a nascondino con la democrazia ormai ci stanno sempre in meno a Parma. Dove Federico Pizzarotti ha appena festeggiato l’approvazione del nuovo Statuto comunale grazie ad una seduta lampo. In consiglio comunale è bastata mezz’ora per scontentare tutti. E d’ora in poi la petite capitale potrà fregiarsi di referendum senza quorum, consigli di volontari nei quartieri, un rappresentante aggiunto per gli stranieri in consiglio comunale e soprattutto diritto di voto anche per i 16enni.
L’ossatura di questo new deal era il pensiero dominate di «re» Federico fin dalla sua elezione: più democrazia per tutti. Peccato che per realizzare il suo intento ne abbia usata pochissima. «Hanno voluto approvare lo statuto di corsa anche se non esisteva nessun vincolo temporale», accusa Nicola Dall’Olio, capogruppo Pd. Stralciati tutti gli emendamenti e ogni nuova discussione, si è votato e basta. Più democrazia, ma a modo loro. Al punto che qualche broncio per la vaghezza e la rapidità con cui si è affrontato un tema così importante si leggeva anche sui volti degli stessi consiglieri M5S dopo la votazione.
Intanto quel che avviene in aula stride con quanto capita in città dove il sindaco sta «spingendo» la raccolta differenziata verso un testa a testa fra cittadino e cassonetti. Mentre il famigerato inceneritore – senza che il sindaco dica nulla né la tassa rifiuti sia scesa – si prepara ad accogliere anche rifiuti da fuori provincia con un guadagno per la Regione di 20 euro a tonnellata, i parmigiani mazziati rischiano anche la multa. In molti quartieri sono infatti arrivati i sacchi provvisti di chip che permette di identificare, come una lettera scarlatta, il possessore ed eventualmente multarlo se non «differenzierà» correttamente.
Al punto di ritiro dei nuovi sacchi lunghe code e pochi sorrisi: ogni famiglia ha diritto a solo 40 sacchi gratis, anche se le settimane sono 52 e i ritiri previsti due a settimana. Ogni extra si paga. E c’è di più: dalle prossima tranche la tassa rifiuti non si potrà più pagare con addebito bancario ma solo on line o agli sportelli. Una vera comodità, una nuova forma di democrazia. Forse i giovani apprezzeranno. Speriamo almeno loro.