la Repubblica, 10 novembre 2014
Carla Cantone, segretaria generale dei pensionati Cgil, smentisce Susanna Camusso: «Non voteremo il referendum della Lega che chiede l’abrogazione della legge Fornero sulle pensioni, sarebbe un clamoroso errore: il sindacato, in questa battaglia, deve essere protagonista, non mettersi alla ruota di altri»
Aggrapparsi al referendum della Lega che chiede l’abrogazione della legge Fornero sulle pensioni sarebbe «un clamoroso errore: il sindacato, in questa battaglia, deve essere protagonista non mettersi alla ruota di altri». Susanna Camusso, leader della Cgil, si è detta pronta a votare il referendum di Salvini se la Corte Costituzionale approverà il quesito, ma Carla Cantone, segretaria generale dei pensionati Cgil non è d’accordo.
Perché? Salvini stesso dice che le battaglie giuste non hanno colore politico.
«Salvini fa il suo mestiere, ma noi dobbiamo fare il nostro. È chiaro che se non c’è altro in campo tutti si aggrapperanno al referendum, ma noi non possiamo rinunciare a condurre questa battaglia. Dobbiamo mettere in atto una strategia, lo aveva deciso il congresso».
Perché non ci avete pensato prima?
«Dopo uno sciopero di tre ore non ce ne siamo più occupati e questo errore lo stiamo già pagando».
Cosa potreste fare adesso?
«Convincere il governo a ridiscuterne, con una campagna, possibilmente unitaria, che dovrà partire subito, tenendo conto di tutte le possibilità. Dalla raccolta di firme per un appello fino allo sciopero, cominciando da quello che probabilmente decideremo fra un paio di giorni: fra gli obiettivi dovrà contenere l’abolizione della riforma Fornero».
Il problema è la Lega? Se il referendum lo avesse proposto il Pd sarebbe stato diverso?
«Il problema non è la Lega o il Pd, il problema è che il sindacato deve avere una sua posizione autonoma dalla politica, tanto più su questi temi. Questo è un nostro argomento, questa gente la dobbiamo difendere noi senza aspettare di aggregarsi al carro di un qualsivoglia partito».
Lei dice di voler convincere Renzi a ridiscutere la legge, ultimamente non vi sta a sentire.
«Direi che le cose stanno cambiando. Dopo la nostra manifestazione del 25 ottobre, quella unitaria dei pensionati, quella – sempre unitaria – della pubblica amministrazione e gli scioperi che verranno, non potrà non prestare attenzione a ciò che esprime il Paese».
Altrimenti?
«Altrimenti sarà travolto dai risultati del referendum della Lega. Penso che gli convenga parlare con noi».