Libero, 7 novembre 2014
«In Olanda più facile licenziare, il sussidio è ridotto a due anni. Dopo sei mesi chi dice no a un’offerta non prende più un centesimo». Parla Aart Van Der Gaag, direttore generale della Abu, l’associazione delle agenzie per il lavoro
Per anni l’Olanda, assieme alla Danimarca, è stata il punto di riferimento mondiale nelle politiche attive per il lavoro. E nonostante i tagli che entreranno in vigore il prossimo anno, quello dei Paesi Bassi rimane il mercato del lavoro più efficiente a livello continentale. Ne parliamo con Aart Van Der Gaag, direttore generale della Abu, l’associazione delle agenzie per il lavoro.
Cosa succede in Olanda quando un lavoratore viene licenziato?
«I dipendenti con un contratto sono assicurati in caso di licenziamento. E percepiscono un sussidio. Non lo ricevono soltanto alcune categorie: liberi professionisti, stagisti, lavoratori alle dipendenze di privati».
Come avviene il licenziamento?
«Se un’azienda vuole licenziare, ha a disposizione tre possibilità. Ricorrere a un tribunale locale, nel caso in cui ad esempio il dipendente non svolga le sue funzioni. La seconda possibilità è quella di ricorrere alla Uwv, l’Agenzia di assicurazione per i disoccupati quando l’azienda rischi il fallimento. Infine c’è anche la possibilità che datore di lavoro e dipendente si accordino per chiudere il contratto».
Cos’è l’Uwv?
«Si tratta di un ente autonomo che ha ricevuto l’incarico dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di sviluppare assicurazioni per i dipendenti e fornire servizi sul mercato del lavoro».
Esistono dei requisiti minimi per aver diritto al sussidio?
«Il disoccupato deve aver lavorato almeno trentanove settimane prima di essere stato licenziato. E avere un contratto di almeno 5 ore al giorno».
A quanto ammonta il sussidio?
«In genere al 70% dell’ultima busta paga. In alternativa, se la persona ha lavorato per più imprese il 70% del reddito medio degli ultimi dodici mesi».
Per quanto tempo si percepisce?
«Dipende dagli anni di lavoro svolti. L’indennità, comunque, può durare da un minimo di tre fino a 38 mesi».
Chi prende in carico i senza lavoro per ricollocarli?
«I disoccupati hanno l’obbligo di cercare un nuovo lavoro. Per farlo sono obbligati a registrarsi presso un’agenzia di lavoro privata. L’Uwv ha un database di offerte di lavoro che è possibile consultare».
E se il disoccupato non dovesse cercare attivamente il lavoro?
«L’Uwv ha il dovere di tenere sotto costante controllo le attività di ogni singolo disoccupato. E intervenire qualora sia necessario».
Nel momento in cui un disoccupato dovesse rifiutare un’offerta di lavoro, cosa accade?
«Le offerte di lavoro non possono essere rifiutate senza ragioni adeguate e verificabili. L’unico vincolo è che siano in linea con le competenze della persona».
Non le pare un vincolo un po’ troppo generico?
«Dopo un anno di inattività, le offerte di lavoro devono essere considerate sempre adeguate, anche qualora comportino la necessità di seguire corsi di formazione».
E chi li paga?
«L’Uwv è responsabile di autorizzare e finanziare la formazione per i disoccupati».
Mi risulta che il governo olandese abbia introdotto delle modifiche al sistema di protezione sociale…
«In effetti, dal 2015 la durata massima del sussidio scenderà da 38 a 24 mesi. Le imprese poi, potranno ricorrere ai tribunali e all’Uwv per poter licenziare. Saranno ammesse anche motivazioni economiche, senza che l’impresa versi in situazione fallimentare. Potranno essere licenziati anche i dipendenti in malattia da più di due anni… Inoltre, dopo sei mesi di sussidio il disoccupato non potrà più rifiutare alcuna offerta di lavoro».