Corriere della Sera, 29 ottobre 2014
Il socio si suicida e Strauss-Kahn è di nuovo nei guai. Thierry Leyne si è ucciso gettandosi da una finestra di un grattacielo di Tel Aviv. Con lui Strauss-Kahn aveva creato due anni fa Lsk, il gruppo finanziario che stava per lanciare un fondo di investimento dalle enormi ambizioni. Decisamente troppo ottimistiche
Dopo la caduta nell’abisso dello scandalo Sofitel, tre anni fa, la risalita in superficie di Dominique Strauss-Kahn è turbata adesso dal suicidio del suo socio in affari, e dalle inattese difficoltà finanziarie del gruppo che avevano fondato assieme. La settimana passata l’uomo d’affari franco-israeliano Thierry Leyne si è ucciso gettandosi da una finestra di un grattacielo di Tel Aviv. Con lui Strauss-Kahn aveva creato due anni fa Lsk (Leyne Strauss-Kahn & Partners), un gruppo finanziario che stava per lanciare un fondo di investimento dalle enormi ambizioni: «Entro cinque anni sarò più grande della banca d’affari Lazard», diceva Strauss-Kahn, sicuro di raccogliere due miliardi di dollari. Le previsioni erano troppo ottimistiche, e di recente l’ex direttore del Fondo monetario internazionale se ne era accorto. Tre giorni prima del suicidio di Leyne, Strauss-Kahn ha rinunciato alla presidenza del gruppo Lsk, dicendo di volersi «consacrare ad altre attività». Leyne, 49 anni, ha lasciato delle lettere ai suoi famigliari evocando problemi di salute, ma è possibile che le difficoltà del gruppo non siano totalmente estranee alla sua depressione e al suo gesto. Assya Asset Management, società controllata al 100% da Lsk, è stata posta dal Lussemburgo nello stato di «rinvio di pagamento», una procedura che in base alla legge del Granducato è di solito preliminare al fallimento. Era soprattutto l’avventura con Thierry Leyne ad aver dato a Strauss-Kahn la spinta per tornare con fiducia in se stesso sulla scena pubblica, anche se gli resta il ben remunerato ruolo di consulente internazionale, per Stati — dal Sud Sudan alla Serbia — e aziende private. L’uomo che secondo tutti i sondaggi avrebbe conquistato l’Eliseo al posto dell’attuale presidente François Hollande, e che ha buttato al vento la carriera politica la mattina del 14 maggio 2011 nella suite 2806 del Sofitel di New York con la cameriera Nafissatou Diallo, dovrà affrontare un nuovo appuntamento decisivo il prossimo febbraio, quando sarà processato per il giro di prostituzione all’hotel Carlton di Lille. Se la vita professionale di Strauss-Kahn conosce alti e bassi, quella privata attraversa una fase di stabilità. Dopo che gli scandali sessuali sono venuti alla luce, lui e Anne Sinclair hanno divorziato, nel marzo 2013. La sua ex moglie forma da allora una coppia con lo storico Pierre Nora, mentre il 65enne Strauss-Kahn vive con Myriam L’Aouffir, 45 anni, franco-marocchina, che ha da poco fondato l’impresa di comunicazione Daenerys’Com.