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 2014  ottobre 28 Martedì calendario

Settemila led illumineranno i capolavori della Cappella Sistina. Ecco tutte le novità per tutelare gli affreschi: dalla climatizzazione di ultima generazione agli occhiali in tre D per i visitatori

Hanno lavorato sulla luce come pittori con i pigmenti di colore. Correggendo lo spettro troppo freddo dei settemila nuovi led con la stessa cura con cui Michelangelo creò l’intenso azzurro del cielo del suo “Giudizio Universale” con polvere di lapislazzuli afgani. Pennellate uniformi di «luce quieta e soffusa», studiate dai lighting designer della Sapienza di Roma e delle università di Budapest e Barcellona, che da domani sera (e giovedì per il pubblico) illumineranno la Cappella Sistina in modo completamente nuovo, nel duplice anniversario dei 20 anni dal celebre restauro del “Giudizio Universale” e della volta e dei 450 anni dalla morte di Michelangelo. Ma per la “cappella magna” della Chiesa cattolica presto potrebbe arrivare il numero chiuso se si superassero gli attuali sei milioni di visitatori l’anno, «perché — spiega il direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci — l’eccessiva pressione antropica rischierebbe altrimenti, in futuro, di danneggiare gli affreschi».
«Il nuovo impianto di illuminazione realizzato dalla Osram — racconta, intanto, Paolucci — esalterà tutti i capolavori dell’antologia artistica più importante del Rinascimento italiano, fin nei più piccoli dettagli. Senza privilegiarne nessuno». E precisa: «Dagli affreschi di Sandro Botticelli, del Ghirlandaio e degli altri maestri del Quattrocento, che oggi spesso passano quasi inosservati, “accecati” come si è dal “Giudizio Universale”, ai gioielli di Michelangelo che dopo il mirabile restauro del 1994, guidato da Fabrizio Mancinelli e realizzato da Gianluigi Colalucci, svelarono aspetti completamente inediti. Mostrando come Michelangelo non fosse solo tormento ed estasi, ma colore puro». A dare «nuovo respiro» alla Sistina sarà, invece, un impianto di climatizzazione di ultima generazione, realizzato dalla multinazionale americana Carrier, che permetterà di abbattere anidride carbonica, polveri e inquinanti, pericolosi per gli affreschi, e di controllare temperatura e umidità. Regolandola in base al numero di visitatori presenti, grazie a un sistema di monitoraggio con telecamere. Se gli impianti realizzati in tre anni dalle due ditte, che hanno finanziato gli interventi con tre milioni di euro, permetteranno di valorizzare e salvaguardare gli affreschi, Paolucci avverte però che «da oggi in poi i Musei Vaticani chiederanno la crescita zero». E «se i visitatori dovessero aumentare, introdurremo il numero chiuso di 20mila presenze al giorno, duemila al massimo in contemporanea». Nel frattempo, per rendere il passaggio più veloce, «ai visitatori dei Musei Vaticani dai primi mesi del 2015 saranno offerti speciali “occhiali intelligenti”, simili a Google Glass usa e getta, che permetteranno di esplorare la Sistina in 3D e di approfondirne la storia prima della visita reale» spiega Paolucci. Ma allo studio c’è anche una “Sistina virtuale”, anticamera della Cappella vera e propria, per introdurre il pubblico alla visita. Tutte le novità verranno illustrate nel dettaglio giovedì e venerdì nel convegno internazionale “La Cappella Sistina venti anni dopo. Nuovo respiro, nuova luce”. E, anche qui, le date non sono casuali: era il 30 ottobre del 1512 quando papa Giulio II della Rovere inaugurò la volta della Sistina, e il 31 ottobre del 1541 quando papa Paolo III Farnese scoprì il grande murale del “Giudizio Universale”. Ma in futuro una ventata di aria nuova investirà anche le splendide Stanze di Raffaello dei Musei Vaticani: «Nei prossimi anni ci occuperemo della loro messa in sicurezza dal punto di vista della climatizzazione — annuncia Paolucci — E, come per la Sistina, anche lì studieremo una nuova illuminazione».