il Fatto Quotidiano, 23 ottobre 2014
Grillo sta per espellere un altro parlamentare, si tratta della torinese Eleonora Bechis che non vuole licenziare un suo collaboratore come ordinato dalla "base"
Il capannello di una dozzina di deputati si riunisce intorno alle sei di pomeriggio. C’è da fermare l’offensiva dei “talebani” contro la torinese Eleonora Bechis da settimane in guerra aperta con i colleghi piemontesi. Che succede? Lei si rifiuta di licenziare un suo collaboratore, già attivista del Movimento, poi sfiduciato dalla base. E loro la vogliono cacciare. Ieri, Ivan Della Valle ha annunciato che all’assemblea congiunta della sera - ordine del giorno: “Rapporti con il territorio” - avrebbe chiesto ufficialmente la sua espulsione. Ma il gruppetto riunito nel cortile di Montecitorio minaccia le barricate. “L’ho già fatto per Artini (il deputato sfiduciato sul blog per l’uso improprio dei server di posta, ndr) - promette Francesco Cariello - mi alzo in piedi e gliele canto: questa cosa non passa. Dobbiamo smetterla di fare quello che dicono mamma Grillo e papà Casa-leggio: dopo due anni possiamo cominciare a ragionare con la nostra testa?”. Anche Walter Rizzetto - che per difendere la Bechis è arrivato quasi alle mani con il senatore Airola - si mette di traverso. E tutti invitano a fare attenzione al segnale di due giorni fa, all’elezione del nuovo capogruppo alla Camera: Artini, scaricato dal blog, ha preso 33 voti su 77.