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 2014  ottobre 13 Lunedì calendario

Biografia di Jean Tirole

Troyes (Francia) 9 agosto 1953. Economista francese. Direttore della Fondazione Jean-Jacques Laffont dell’Ecole d’économie de Toulouse ed tra i fondatori dell’Idei, l’Istituto di economia industriale tolosano, di cui è direttore. È il terzo francese a vincere il Nobel per l’economia dopo Gérard Debreu nel 1983 e Maurice Allais nel 1988: «Per me non cambierà nulla. Quel che mi piace fare sono i tipi di ricerche che conduco e nelle quali vivo, gli amici che vi incontro. Mi piace portare avanti le ricerche con i miei studenti. Spero che tutto questo non cambierà troppo» (a Liberation.it 13/10/2014).
• «È capace di riflettere intensamente sullo stesso problema per dieci ore di fila. Io resisto al massimo mezz’ora» (Olivier Blanchard, professore al Mit) [leFigaro.fr 12/10/2014]
• Figlio di un ginecologo e di un’insegnante di latino e greco. Appassionato di matematica sopra l’economia a 21 anni: «La ricerca era un universo che non conoscevo affatto. Quanto all’economia, tenendo conto del ambiente da quale provengo, non era certa una scelta naturale. Poi questa disciplina mi ha affascinato perché è alla volta “positiva” e “normativa”, analizza i comportamenti per stabilire le basi della politica economica, per poi provare a rendere il mondo migliore».
• Due lauree in ingegneria, la prima all’École polytechnique di Parigi nel 1976 e la seconda all’École nationale des ponts et chaussées di Parigi nel 1978, sempre nel 1978, un Doctorat de 3ème cycle in matematica per le decisioni presso l’Università Paris-Dauphine 1978) e nel 1981 anche un dottorato di ricerca al Mit di Boston: «un posto che adoro. lì gli studenti vengono considerati dei futuri colleghi».
• Molto attivo nel dibattito sulla crisi finanziaria e sul ruolo delle banche, nel 2012 ha ricevuto dall’Università di Tor Vergata la laurea honoris causa. Il suo curriculum conta 24 pagine, 180 articoli su temi economici e finanziari e diversi libri, tra cui The Theory of Industrial Organization (tradotto anche in cinese), Game Theory, A Theory of Incentives in Procurement and Regulation (con Jean-Jacques Laffont), The Prudential Regulation of Banks (con Mathias Dewatripont), Competition in Telecommunications (con Jean-Jacques Laffont), Financial Crises, Liquidity, and the International Monetary System, e The Theory of Corporate Finance.
• «Da solo pubblica quanto il sesto dipartimento di economia d’Europa » (Emilio Calvano, dottorando italiano)
• Si occupa di economia industriale, sistemi bancari, economia internazionale usando la metodologia della Teoria dei giochi (quella elaborata dal matematico francese Émile Bore negli anni 20, ndr) e dell’informazione [Lefigaro.it 13/10/14]. Dal 1980 a oggi Jean Tirole ha studiato questo tipo di mercati cercando di rispondere a una domanda su tutte: «Come devono i governi trattare con i cartelli di imprese? e come devono regolamentare i monopoli?» [Panorama.it 13/10/2014]
• «Uomo di rara intelligenza, capace di inventare, ma anche di conservare e strutturare una quantità impressionante di lavori scientifici» (Jean-Charles Rochet, università di Zurigo).
• Ha vinto il premio Nobel per i «suoi studi sulla regolamentazione e il potere di mercato». «Jean Tirole - ha sottolineato la Reale Accademia - è uno degli economisti più influenti del nostro tempo, in particolare, egli ha reso chiaro come comprendere e regolare le industrie costituite da poche aziende potenti», aggiungendo che il suo lavoro ha una forte influenza su come i governi gestiscono le fusioni o i cartelli e come dovrebbero regolari i monopoli. «In una serie di articoli e libri, Jean Tirole ha presentato una struttura generale per identificare tali politiche e l’ha applicata a un numero di industrie, da quelle delle telecomunicazioni a quelle bancarie», conclude l’Accademia.
• «Non si è mai buoni giudici di sé stessi - spiega - per cui non contavo su questo premio» (Jean Tirole).
• Sorriso timido, l’aria da eterno ragazzo, umile, voce grave e sguardo dolce. Ama la musica dall’opera fino al rock, il piace il cinema e l’arte. Una passione smodata per i fumetti:« Peccato che le mie giornate siano troppo corte».
• Sposato con Nathalie, padre di tre figli.