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 2000  gennaio 02 Domenica calendario

Il cuore artificiale della Worldheart

Sempre più numerose le imprese che grazie ai gestori di fondi di investimento volano in Borsa anche anni prima di iniziare a produrre. Tra queste la Worldheart, micro-azienda supertecnologica, nata nel ’96, che pur avendo accumulato perdite per 78 miliardi di lire (ancora non produce nulla e quindi non ha profitti), ha raccolto alla Borsa di Toronto 14,2 milioni di dollari canadesi (184 miliardi di lire) nel ’98 e 29,4 milioni (382 miliardi di lire) nel ’99. La Worldheart ha promesso di costruire un cuore artificiale capace di comunicare in tempo reale con un satellite in orbita: il futuro paziente cui sarà innestato lo stimolatore cardiaco, dovunque si trovi nel mondo, sarà tenuto sotto controllo dal satellite che in tempo reale impartirà all’apparecchio le variazioni del battito a seconda dello stato fisico del malato. L’azienda conta di vendere 400 mila cuori artificiali al prezzo di 97 milioni di lire l’uno.