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 2014  settembre 15 Lunedì calendario

Biografia di Francesco Perfetti

• Roma 14 agosto 1943. Storico. Insegna Storia contemporanea alla facoltà di Scienze politiche della Luiss di Roma. Dirige la rivista Nuova Storia Contemporanea. Scrive per Il Giornale e collabora con il Domenicale del Sole 24 Ore. Allievo di Renzo De Felice (1929-1996), si è occupato soprattutto di fascismo e nazionalismo. Ultimi libri, Fascismo e riforme istituzionali (2013) e Lo stato fascista (2010), entrambi per l’editrice Le Lettere.
• Fiero avversario di quello che lui chiama «gramsci-azionismo», cioè l’egemonia culturale di sinistra: «Oggi, per esempio, dopo gli studi di Rosario Romeo, chi può dare più credito all’interpretazione gramsciana del Risorgimento? Chi, dopo gli studi di François Furet sulla rivoluzione francese e sull’illusione del comunismo, può più credere al valore palingenetico della rivoluzione? Chi, dopo gli studi di Renzo De Felice, può ancora sostenere l’immagine del fascismo come sola violenza e anticultura? E, ancora, chi, dopo la lezione metodologica di Karl Popper, può ancora onestamente credere a leggi di tipo deterministico? Coloro che ancora ci credono sono, ormai, relitti del passato, che tendono ad autoconsolarsi lanciando anatemi contro la destra e il centro-destra politici e culturali. E che, soprattutto, temono per le loro rendite di posizione. Ma non è il caso di dedicar loro troppa attenzione. La cultura, quella vera, non è certo di sinistra. Ed è questo il motivo per cui anche i discorsi e le lamentazioni sulla esecrazione della destra stanno venendo a noia» [Grn 7/10/2010].
• Ha sempre espresso seri dubbi sull’autenticità dei diari di Mussolini (pubblicati nel 2010 da Bompiani con il sottotitolo veri o falsi) fin da quando furono offerti in vendita a metà degli anni Ottanta. Prima ancora delle perizie calligrafiche e fisico-chimiche sul testo, a farlo dubitare sono stati la superficialità di molte osservazioni su momenti politici importanti, i clamorosi sbagli di date e luoghi: «Ma anche e soprattutto i numerosi errori di ortografia, impensabili in uno scrittore come Mussolini che la lingua italiana dominava perfettamente».
• Ritiene invece certamente autentici i diari di Claretta Petacci, pubblicati da Rizzoli dal 2009 al 2011: «I diari di Claretta sono autentici però poco attendibili. Vanno cioè letti in controluce, nella filigrana del rapporto di Mussolini con la Petacci che su di lui non aveva alcuna influenza né politica né culturale. Quindi molte dichiarazioni, come per esempio le sparate su Hitler e il razzismo, sono fatte ad personam, per impressionare l’ascoltatrice che le riporta acriticamente» (a Domizia Carafoli) [Grn 28/1/2011].