11 settembre 2014
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Biografia di Luca Beatrice
• Torino 4 aprile 1961. Critico e curatore d’arte. Insegna all’Accademia Albertina di Torino. Scrive per il Giornale e collabora a Torino Sette (la Stampa).
• Allievo di Enrico Crispolti, ha cominciato a scrivere d’arte prima sulla rivista Tema Celeste e poi su Flash Art. È stato curatore della Biennale di Praga (2003-2005) e del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia nel 2009.
• Acerrimo avversario dell’Arte povera e dell’arte concettuale, da lui accusate di aver monopolizzato l’arte italiana, impedendole di crescere e producendo una serie di cloni fuori tempo massimo: «L’Arte povera (il sistema globale concorda nel ritenerla l’unica proposta italiana internazionalmente valida dopo il Futurismo) ha cancellato qualsiasi altro linguaggio e forma. Ha costituito una rete invalicabile di protezioni che nessuno è in grado di scalfire, neppure chi sarebbe lontano per incompatibilità ideologica. Si è costruita propri musei che ha progressivamente desertificato pur continuando a spremere il contribuente cui non è proposto alcuno spiraglio alternativo. Ha goduto della connivenza politica, soprattutto a sinistra e recentemente anche a destra, grazie all’abilità del curatore sia di rispolverare quei termini populisti che un tempo solleticavano i radical chic, sia quei capitalisti così disprezzati ma che hanno permesso all’Arte povera di fare il bello e il cattivo tempo» [Grn 24/1/2010].
• Cantore della figurazione neoespressionista rappresentata in Italia dalla Transavanguardia: «Cinque giovani pittori seppelliscono sotto colori e pennelli le installazioni pokeriste e riscoprono la tradizione, la storia dell’arte, il piacere del fare, la poesia» [Luca Beatrice, Da che arte stai?, Rizzoli 2010, p.17].
• Ultimo libro Sex. Erotismi nell’arte da Courbet a YouPorn (Rizzoli 2013). «Il saggio di Beatrice ci fa conoscere la contemporaneità. Ma più ci si avvicina all’attualità, più si avverte la lontananza di Courbet e della sua Origine» (Aldo Cazzullo) [Cds 19/4/2013].
• Tifoso juventino, alla squadra bianconera ha dedicato il libro Gli uomini della signora (Baldini Castoldi Dalai 2011) e uno dei suoi due tatuaggi.
• Sorcino, nel 2007 ha pubblicato Zero (Dalai).
(a cura di Massimo Zanaria)