Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Castell’Azzara (Grosseto) 29 giugno 1943. Filosofo. Allievo e collaboratore di Giulio Preti (1911-1972), insegna Filosofia teoretica all’Università di Firenze. È stato Presidente della Società Italiana di Filosofia Analitica ed è condirettore per l’editrice Guerini e Associati della collana Epistemologica.
• Nel volume Conoscenza e realtà (Laterza 1995) ha avanzato una prospettiva filosofica cui ha dato il nome di filosofia positiva, per distinguerla sia dal realismo metafisico che dall’antirealismo rappresentato dal relativismo radicale.
• Intende la filosofia come rielaborazione di concetti: «A mio parere, infatti, le “perplessità” filosofiche non sono legate soltanto, e neanche in prevalenza all’impiego di forme linguistiche inadeguate o ad usi distorti delle espressioni correnti. Scaturiscono, invece, da tensioni concettuali e culturali di sostanza (come mostra per esempio il caso della bioetica) e richiedono risposte per certi aspetti analoghe a quelle di cui vanno in cerca le discipline scientifiche. Le questioni che la filosofia affronta sono più generali, astratte e controvertibili di quelle trattate dalla scienza, ma le due discipline non differiscono quanto a spessore teorico, potenza costruttiva e dignità conoscitiva (…) Una costruzione filosofica può quindi aspirare di principio allo stesso tipo di verità e oggettività cui mirano le teorie scientifiche» [in Giuseppe Riconda e Claudio Ciancio (a cura di), Filosofi italiani contemporanei, Mursia 2013, pp.230-231].
• Ultimo libro Il valore della verità (Guerini e Associati 2011).
(a cura di Massimo Zanaria)