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 2014  agosto 13 Mercoledì calendario

Così mi innamorai di Bogart (articolo del 7/11/2000)

la Repubblica, martedì 7 novembre 2000.
Quando vide Casablanca, Lauren Bacall non fu per niente affascinata da Humphrey Bogart, suo futuro marito: «Lo trovai un bravo attore, ma non era il mio tipo. A me piaceva Leslie Howard». Era il 1943 e lei, 18 anni, newyorchese di madre rumena e padre polacco, aveva appena finito l’Accademia d’arte drammatica, si chiamava ancora Betty Joan Perske e lavorava come indossatrice e fotomodella. Poco dopo, il regista Howard Hawks la vide sulla copertina di ”Harper’s Bazar” e decise di farne una diva. A colpirlo, lo sguardo obliquo con cui lei mascherava la paura: «Ero sempre agitata e potevo tenere la testa un po’ piegata verso il basso, altrimenti mi mettevo a tremare come una foglia. Hawks colse la forza di quello sguardo e ne fece il mio biglietto da visita». Il suo primo film, Acque del Sud: «Hawks mi disse: ti farò recitare con Cary Grant, che a me piaceva da morire, o con Humphrey Bogart, che invece trovavo così così». Fu Bogart. «Ci conoscemmo sul set: io ero nervosa e lui, nelle pause, cercava di farmi rilassare. Niente di più (...) Non era certo il tipo d’uomo protettivo, paterno. Ma era forte, sicuro delle sue idee e dei suoi valori». «Un giorno, venne a salutarmi nel camerino e mi dette un bacio. Ma non fu amore a prima vista: ci mise più di un anno per convincermi».

Paola Zonca