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 2014  luglio 30 Mercoledì calendario

Più di cento palestinesi morti in 24 ore a Gaza • Caos al Senato sulle riforme • L’eterologa sarà a carico dello Stato • L’Unità sospende le pubblicazioni • L’anno scorso in Italia la pressione fiscale effettiva ha raggiunto il 53,2 per cento • Lo stipendio dei top manager è 36 volte quello dei loro dipendenti • L’estate delle bombe d’acqua fa cambiare le previsioni del tempo


Gaza Oltre cento palestinesi sono morti a seguito dell’intensificazione degli attacchi israeliani contro Hamas nella Striscia di Gaza (durante la notte alcuni quartieri sono illuminati a giorno dal bagliore delle esplosioni). Peter Lerner, portavoce dell’esercito israeliano, parla di «un graduale aumento della pressione su Hamas» a seguito della decisione presa dal governo Netanyahu di «estendere le operazioni» per arrivare a neutralizzare razzi e tunnel. Per i portavoce del ministero della Sanità il bilancio, ancora parziale, è di almeno «cento vittime civili» in quella che è stata la giornata con il maggior numero di morti dall’inizio del conflitto con Israele. Per la Bbc fra le vittime vi sarebbero anche dipendenti dell’Onu. L’intera Striscia inoltre è senza elettricità da ieri mattina quando il proiettile di un tank israeliano, secondo fonti locali, ha colpito i depositi di carburante dell’unica centrale elettrica.

Senato 1 È fallita la proposta dei frondisti della maggioranza di venire incontro alle richieste del governo di ridurre gli emendamenti sul Senato. La netta presa di posizione di Sinistra, ecologia e libertà, fermamente contraria al ritiro, ha impedito il raggiungimento di un compromesso nel corso della conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama. Il tentativo di mediazione sul ddl costituzionale «ha avuto esito negativo», ha comunicato il presidente del Senato Pietro Grasso alla ripresa dei lavori in Aula. A partire da quel momento le votazioni sono state accompagnate dalla bagarre scatenata dallo scontro aperto tra maggioranza e opposizione, che ha nuovamente finito con l’ostacolare il voto sugli emendamenti. Scene condannate apertamente da Matteo Renzi, che in serata ha attaccato chi, a suo dire, «teme solo di perdere la poltrona».

Senato 2 Nel mirino dell’opposizione anche il presidente dell’Aula Pietro Grasso, accusato di violare il regolamento dopo l’applicazione, per alcuni «eccessiva», del cosiddetto «canguro», che elimina gli emendamenti simili legati a quello «portante» già bocciato dall’Aula. In questo modo, sono stati 1.400 gli emendamenti delle opposizioni (su oltre 8 mila) già fatti cadere da Grasso. Tra questi, quelli relativi al Senato elettivo, che, secondo il Pd, è dunque un’ipotesi già tramontata.

Unità Dal primo di agosto “l’Unità” non sarà più in edicola. La soluzione per salvare la storica testata fondata da Gramschi novant’anni fa sembrava a un passo, con la proposta presentata da Matteo Fago per l’affitto per sei mesi (prorogabili una volta) della testata, per poi procedere a rilevare l’azienda salvando i posti di lavoro. Ma a sorpresa, nell’assemblea di ieri della attuale editrice (in liquidazione) dell’Unità, la Nie, gli altri azionisti l’hanno bocciata come «inadeguata». Costringendo i due liquidatori a dichiarare l’inevitabile sospensione delle pubblicazioni, visto che le altre due proposte (quella del costruttore vicino al premier Renzi Massimo Pessina, e quella del duo Santanché-Paola De Benedetti) non sono state nemmeno esaminate. Drammatiche le conseguenze per il giornale, che domani uscirà con 18 pagine bianche per protesta, e per i giornalisti, che da tre mesi lavorano senza stipendio e approvavano la proposta Fago. L’unica spiegazione possibile, dice Umberto De Giovannangeli, del Comitato di redazione, «non è economica, ma politica. È un killeraggio politico». Nel mirino dei giornalisti c’è Matteo Renzi che nel corso di un recente incontro a Palazzo Chigi avrebbe capito che Fago è troppo di «sinistra» e vorrebbe invece un investitore più moderato. E soprattutto punterebbe a fondere Unità ed Europa: del giornale di Gramsci resterebbe il brand, ma la linea politica sarebbe quella renziana di Europa. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Tasse Nel 2013 l’’Italia ha toccatoil record della pressione fiscale effettiva. Secondo i calcoli dell’Ufficio studi di Confcommercio la pressione è pari al 53,2% del Pil, al netto dell’economia sommersa che è intorno al 17,3% del Pil (la pressione fiscale apparente, sempre nel 2013,è pari invece al 44,1% del Pil). Si tratta di una percentuale che supera quella di molti paesi nel mondo che hanno notoriamente una forte pressione fiscale come Danimarca (51,3%) e Francia (49,5%).

Stipendi 1 Secondo un’analisi di Mediobanca su 50 grandi gruppi industriali, in Italia lo stipendio dei top manager è 36 volte quello dei loro dipendenti. In media le retribuzioni delle figure di vertice sono pari a 36,4 volte il costo del lavoro, in pratica una vita professionale (Bocconi, Cds)

Stipendi 2 «Nessuno guadagni più di 10 volte il salario minimo» (Adriano Olivetti) (ibidem)

Meteo 1 Danni e disagi per il maltempo nell’Italia centro-settentrionale. Intorno alle 5, nella zona nord di Milano, a causa delle bombe d’acqua è esondato il Seveso per la quarta volta a luglio. In Piemonte, sono straripati tre torrenti vicino Torino e in città alcune strade collinari sono state invase da frane. I pompieri hanno sgomberato numerose cantine completamente allagate, rimosso cornicioni pericolanti e gli alberi caduti sui marciapiedi. In Umbria una parte del tetto del teatro Pavone, nel centro storico di Perugia, è crollata ieri pomeriggio a causa della pioggia battente che ha provocato uno squarcio di tre metri quadrati.

Meteo 2 Il clima ha colto di sorpresa molti meteorologi che nei giorni scorsi hanno sbagliato alcune previsioni relative, soprattutto, a località turistiche, suscitando l’ira degli imprenditori alberghieri che hanno lamentato cancellazioni da parte dei clienti. Di conseguenza, i più noti siti meteo della Rete stanno cambiando le regole per garantire maggiore affidabilità. Stefania Cattaneo di 3bmeteo.com: «Partiamo con un nuovo servizio gratuito dedicato al turismo dove dichiariamo la percentuale di affidabilità di ogni previsione. Garantiamo anche una previsione disegnata a mano che indica quando e per quante ore il sole sarà presente nelle località turistiche. Così chi è al mare saprà le ore di sole e rispetteremo la sensibilità di chi ha aspettato tanto per andare in vacanza». Antonio Sanò, direttore de ilmeteo.it: «Da oggi garantiamo non solo il numero di ore di sole nell’arco della giornata ma anche l’intensità dei raggi ultravioletti in modo da proteggersi al meglio». (Ribaudo, Cds)

(a cura di Roberta Mercuri)