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 2014  luglio 29 Martedì calendario

Iniziano le votazioni per la riforma del Senato • Un’altra strage di bambini a Gaza • L’uomo ucciso per caso in una guerra di camorra • Italiani in bicicletta • Mariti che in casa non fanno nulla • Se lui cucina e lava i piatti è meno virile • In Cina il panda gigante torna a riprodursi in cattività

 

Senato Iniziano oggi a Palazzo Madama le votazioni per la riforma del Senato. Lettera-appello di Matteo Renzi (intenzionato a un rinvio condizionato a settembre a patto che le opposizioni ritirino gli emendamenti) ai senatori della maggioranza: «C’è chi vuole bloccare tutto e c’è chi vuole cambiare, iniziando da se stesso. Dalla vostra capacità di tenuta dipende molto del futuro dell’Italia. Siamo chiamati a una grande responsabilità: non la sprecheremo». Poi un passaggio sull’Italicum: «Questa riforma è solo l’inizio. Subito dopo partiremo con la seconda lettura della legge elettorale su cui abbiamo convenuto circa i punti fondamentali: chiarezza del vincitore, premio di maggioranza proporzionato, principio dell’alternanza. La discussione del Senato consentirà di affrontare i nodi ancora aperti: preferenze, soglie, genere». Riferimento che non piace a Forza Italia: «Ogni modifica allo schema dell’Italicum, fissato nel patto del Nazareno, deve essere condivisa con noi», dice Paolo Romani. Salta l’incontro tra Renzi e Berlusconi (l’ex Cavaliere è influenzato), mentre Grillo annuncia la «guerriglia democratica».

Gaza Dopo una tregua umanitaria durata poche ore, riprende di intensità il conflitto fra Hamas e Israele. Verso le 16 di ieri, due razzi tagliano il cielo sul centro di Gaza. Il primo cade nel parco giochi alle porte del campo profughi di Shati dove uccide sette bambini che stavano festeggiano Idr el-Fidr, ovvero la conclusione del Ramadan. La gente in strada mostra ai reporter resti umani. Il secondo razzo abbatte il muro perimetrale di un edificio dell’ospedale Shifa. Hamas accusa Israele di «strage premeditata» e «genocidio di civili» ma Peter Lerner, voce delle forze armate, replica: «Si tratta di razzi lanciati dalla Jihad islamica, sono caduti sul territorio di Gaza come avvenuto in almeno altri 200 casi, sono i terroristi a colpire anche la popolazione civile di Gaza». Quasi contemporaneamente Israele ammette di aver perso cinque soldati per un attacco con colpi di mortai nell’area di Eshkol. Altri sei militari sono feriti, mentre più a Nord, nel kibbutz di Nahal Oz, un commando di Hamas sbuca da un tunnel (finora ne sono stati trovati 35): l’intervento delle truppe speciali elimina cinque terroristi ma l’allarme per i blitz sotterranei cresce. La risposta di Israele arriva nella notte, con un diluvio di bombe su Beit Hanun, Bayt Lahia e Sayaja.

Camorra 1 Mariano Bottari, 75 anni. Di Portici (Napoli), «uomo tranquillo, mite, riservato», ex tecnico in una fabbrica di elettrodomestici, aveva passato la vita a costruire frigoriferi. Padre di sei figli (cinque femmine e un maschio, alcuni dei quali pur di lavorare si erano dovuti trasferire all’estero), da quando la moglie era costretta su una sedia a rotelle tutte le mattine andava a comprare il latte, il pane, il giornale. Ieri alle 11 varcò il portone del suo palazzo diretto al supermercato quando tre camorristi a cavallo di motorini che inseguendosi e urlando cercavano di ammazzarsi tra di loro tra i tanti colpi ne spararono uno che rimbalzando dall’asfalto gli si conficcò nella gola facendolo accasciare accanto alla sua Seat Ibiza parcheggiata sotto casa. Mattina di lunedì 28 luglio in via Scalea, periferia di Portici, popolosa cittadina alle porte di Napoli.

Camorra 2 Mariano Bottari è la trentesima vittima innocente delle guerre di camorra negli ultimi vent’anni. Tra loro anche bambini come Nunzio Pandolfi, 2 anni, ammazzato nell’agguato al padre che lo aveva in braccio nel rione Sanità; Silvio Iervolino, 2 anni, ucciso nell’agguato allo zio; Filippo Scotti (7), morto insieme al padre; Alfredo Manzoni (8), ucciso con un parente ad Afragola; Luigi Cangiano (10) morto nel rione Sant’Alfonso dei Liguori a Napoli; Fabio De Pandi (18 mesi) ucciso da un proiettile vagante nel 1991 nel quartiere Soccavo e Annalisa Durante (14) colpita a Forcella durante una sparatoria. (Piedimonte, Sta)

Biciclette Sono sette milioni gli italiani che usano la bicicletta per lavoro e nel tempo libero. Siamo i quinti in Europa e dobbiamo muoverci, per non rischiare, su 4mila chilometri di piste ciclabili (in Germania sono 40 mila). (Capodacqua e Zunino, Rep)

Maschi 1 Secondo i dati riportati da Lorenzo Todesco, sociologo dell’Università di Torino, in Quello che gli uomini non fanno, nelle coppie italiane tra i 25 e i 44 anni, dove entrambi i partner lavorano, il 58,3% degli uomini italiani non cucina, il 70,5% non fa la spesa, il 98,6% non lava né stira. Il tempo dedicato dalle donne italiane al lavoro familiare resta in Europa il più alto (5 ore e 20 minuti contro 3 ore e 42 delle svedesi, il più basso), mentre gli uomini italiani sono quelli che se ne fanno meno carico (1 ora e 35 minuti contro 2 ore e 48 degli estoni, i più collaborativi). Va meglio per la cura dei figli: le madri vi dedicano mediamente 2 ore e 13 minuti contro 1 ora e 23 dei padri (Pezzuoli e Villa, Cds).

Maschi 2 Secondo la psicologa californiana Lori Gottlieb, «i mariti che cucinano, passano l’aspirapolvere e si occupano del bucato fanno sesso 1,5 volte in meno al mese rispetto a quelli che non svolgono faccende domestiche». Prima di lei, uno studio dell’Università di Washington, pubblicato dall’American Social Review, aveva dimostrato che l’intesa sessuale migliora con una distribuzione tradizionale dei compiti, mentre il norvegese Thomas Hansen, nel saggio Equality in the home, sosteneva che il tasso dei divorzi raddoppia nelle coppie che condividono tutto. (Cds)

Panda 1 Una ricerca pubblicata pochi giorni fa sulla rivista Molecular Biology and Evolution dimostra che i programmi di riproduzione del panda giganti in cattività, in Cina, stanno finalmente funzionando. Nel senso che non solo favoriscono la nascita di nuovi cuccioli, ma che questi cuccioli sono geneticamente distanti tra loro, cioè, al più, lontani cugini. Quindi potranno incrociarsi dando vita a nuove generazioni sane e adattabili che, negli anni, ripopoleranno i boschi della Cina. Lo studio è stato condotto da un gruppo di ricercatori cinesi che ha prelevato il Dna di 240 panda giganti, cioè del 64 per cento di quelli che oggi vivono in cattività, scegliendoli tra gli ospiti dello zoo di Pechino e dei tre grandi centri cinesi per la riproduzione degli animali in via di estinzione: la riserva naturale di Wolong, il centro di ricerca di Chengdu e quello di Louguantai. L’analisi genetica ha dimostrato che il lavoro degli scienziati che curano la riproduzione dei panda sta riuscendo a evitare gli incroci tra consanguinei e a far nascere nuovi esemplari geneticamente molto diversi tra loro. Un dato fondamentale, perché una popolazione con un’alta variabilità genetica (cioè in cui circolano molte varianti degli stessi geni) è più resistente alle malattie e più adattabile alle modificazioni ambientali. Ed è per questo l’obiettivo dei centri in cui si cerca di promuovere la riproduzione delle specie protette prima di reintrodurne nuovi esemplari in natura (Bencivelli, Rep).

Panda 2 «Far riprodurre una coppia di panda è tutt’altro che facile e gli scienziati ce l’hanno messa tutta per vincere la naturale riluttanza di questo animale a impegnarsi nell’accoppiamento, dalla pornografia (a base di altri panda, ovviamente) all’impiego di viagra. Compresa la fecondazione artificiale, che oggi è ampiamente praticata. I risultati sono stati lenti ad arrivare, ma solo l’anno scorso il centro di Chengdu ha orgogliosamente mostrato alle telecamere i suoi quattordici nuovi cuccioli nati tra giugno e settembre 2013» (ibidem).

Panda 3 Panda giganti che vivono ancora liberi nei boschi: 1596 (ibidem).

Panda 4 Il panda gigante, scientificamente Ailuropoda melanoleuca, cioè piede di gatto nero e bianco (ibidem).

(a cura di Roberta Mercuri)