Fior da fiore, 15 luglio 2014
Inizia l’ultimo viaggio della Concordia • Renzi vuole incontrare il M5S • Draghi chiede riforme strutturali più che flessibilità • Record del debito pubblico italiano • In quattro anni i poveri in Italia sono raddoppiati • L’Egitto propone una tregua a Palestina e Israele • Danimarca e Svezia contro i mendicanti • Dna e amicizia
Concordia La Concordia è tornata a galleggiare dopo 30 mesi alle 11 di ieri mattina. La nave si è staccata dalla piattaforma subacquea e si è sollevata lentamente grazie all’ingresso di aria nei cassoni galleggianti che la cingono. Quando la poppa è salita di quattro metri e la prua di due, è iniziato lo spostamento verso est di trenta metri. Le operazioni sono iniziate alle 6 e si sono concluse intorno alle 19. Adesso inizia una fase di tre o quattro giorni, durante i quali la Concordia sarà ormeggiata più solidamente e verranno allineati i cassoni sulle due fiancate. Per il progetto di rimozione, Costa spenderà un miliardo e mezzo di euro. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]
Lettera Matteo Renzi scrive al Movimento 5 Stelle per dire che è pronto a incontrarli di nuovo: «La vostra posizione sull’immunità è molto seria. Siamo pronti a discuterne, anche con gli altri partiti». Replica di Luigi Di Maio: «Abbiamo letto la lettera del Pd. Domani riceveranno una risposta».
Draghi Mario Draghi, nel suo primo intervento nella nuova legislatura dell’Europarlamento di Strasburgo, ha incentrato la sua analisi sulla necessità di rilanciare la «crescita», che per ora dovrebbe continuare «moderata». Ha considerato non sufficienti anche i progressi nel mercato del lavoro per la «alta» disoccupazione nella zona euro. Ma ha esortato ad affrontare la situazione attuando «le necessarie riforme strutturali». Il presidente della Bce considera «limitato» puntare solo sulla flessibilità per avere maggiori margini di spesa. Ha detto che «le presenti regole già contengono abbastanza flessibilità».
Debito Ancora un record per il debito pubblico italiano: in maggio, secondo i dati della Banca d’Italia, è cresciuto di 20 miliardi arrivando a toccare i 2.166,3 miliardi. Il debito si accresce perché le entrate dello Stato continuano a essere inferiori alle sue spese facendo emergere un fabbisogno da finanziare. Il dato più significativo per capire quanto il debito limiti l’azione di uno Stato è il suo rapporto con il Prodotto interno lordo che in Italia, vista la stagnazione seguita all’uscita dalla recessione, è molto alto, superiore al 132%. Ddice il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan che «la via maestra per ridurre il debito è solo una crescita sostenuta». Per il resto, la strada per farlo calare passa necessariamente per avanzi primari di bilancio crescenti e quindi con una riduzione del fabbisogno e delle spese correnti, visto che le entrate (cioè le tasse) sono ai massimi e a loro volta frenano la crescita.
Povertà In quattro anni la povertà italiana è raddoppiata: da 3,1 a 6,1 milioni di poveri. L’Istat segnala anche che in Italia una persona su dieci è povera. L’istituto di statistica divide la povertà in categorie: quella relativa e quella assoluta. La prima in un anno è rimasta stabile, 3 milioni 230mila famiglie, ovvero il 12,6% del totale. Quella assoluta invece è aumentata: un milione e 206mila famiglie, una percentuale del 9,9% contro l’8% dello scorso anno. Nel 2013 sono diventati un milione e 434mila i poveri con meno di 18 anni, ovvero il 13,8% del totale (contro il 10,3% del 2012). La situazione più preoccupante è nel Sud: il picco si registra in Sicilia e in Calabria, che insieme sommano un terzo dei poveri (relativi) di tutte le famiglie italiane, con rispettivamente il 32,5 e il 32,4% di famiglie povere. I valori più bassi si registrano nella provincia autonoma di Bolzano (3,7%), seguita a ruota dall’Emilia-Romagna (4,5) e poi dalla Toscana (4,8) (Arachi, CdS).
Tregua Abdel Fattah al Sisi, il generale diventato presidente dell’Egitto, propone un cessate il fuoco a partire dalle 9 di oggi (le 8 in Italia), mentre John Kerry, segretario di Stato americano, arriva al Cairo e da lì potrebbe ripartire con le condizioni poste da Hamas per mantenere la tregua - se dovesse entrare in vigore - e fermare i lanci di missili contro le città israeliane: dall’inizio dello scontro hanno sparato un migliaio di proiettili. I capi del movimento fondamentalista - assicura una fonte militare israeliana ai giornali e alle televisioni locali - sono pronti a ritornare alla calma. Mushir al Masri, deputato e portavoce dei fondamentalisti, elenca da Gaza le richieste: fine dell’embargo imposto dal 2006, apertura del valico di Rafah con l’Egitto, scarcerazione dei 56 membri del movimento riarrestati da Tsahal durante i raid in Cisgiordania dopo il sequestro-omicidio dei tre ragazzi israeliani (i palestinesi erano stati rilasciati nello scambio per il caporale Gilad Shalit).
Mendicanti La Danimarca vuole espellere verso la vicina Svezia, attraverso il ponte di Øresund che collega i due Paesi, i mendicanti stranieri che si sono moltiplicati sulle sue strade negli ultimi mesi. Comunque anche la Svezia starebbe preparandosi a bandire l’accattonaggio e forse ad autorizzare la deportazione di chi mendica.
Geni Una ricerca che ha effettuato analisi su un milione e mezzo di persone rivela che persone amiche mostrano una certa somiglianza genetica (Boncinelli, CdS).
(a cura di Daria Egidi)