Fior da fiore, 14 luglio 2014
Si moltilicano le iniziative diplomatiche per fermare la guerra tra Palestina e Israele • Le operazioni per spostare la Costa Concordia • La Germania vince i Mondiali di calcio • La Merkel vuole lasciare la politica? • La professoressa più severa d’Italia • Chelsea Clinton incassa 75mila dollari per tenere conferenze • Il papà che volle fare di sua figlia una principessa • Arrestato il cantante Gianluca Grignani
Gaza Sono proseguiti anche ieri i bombardamenti israeliani sulla striscia palestinese e i razzi lanciati da Hamas contro le città ebraiche. Intanto si moltiplicano le iniziative per aprire un dialogo diplomatico. John Kerry ha parlato al telefono con Benjamin Netanyahu, dicendo al premier israeliano di essere pronto a «dare una mano per arrivare a un cessate il fuoco». Su iniziativa del ministro degli Esteri inglese, William Hague, della crisi di Gaza si è discusso a Vienna, a margine del vertice preliminare sul nucleare iraniano. Federica Mogherini avrà incontri con tutti i dirigenti israeliani e palestinesi, andrà poi in Giordania e infine al Cairo, sempre più snodo cruciale della crisi, visto che l’Egitto del generale Al Sisi appare al momento uno dei pochi interlocutori in grado di trattare con Hamas. Sull’Egitto, invitandolo a mediare, sta esercitando pressioni anche l’ex premier britannico Tony Blair. Anche le Nazioni Unite sono in piena azione: Ban Ki-Moon ha inviato a Ramallah, in Cisgiordania, il suo rappresentante speciale Robert Serry. È a lui che il presidente palestinese Abu Mazen ha rivolto ieri una formale richiesta scritta di «protezione internazionale» per il popolo palestinese da parte dell’Onu. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]
Concordia Inizia oggi l’operazione di rigalleggiamento (refloating in gergo tecnico) della Costa Concordia. Si comincia con uno spostamento di circa trenta metri che sarà il primo tratto del viaggio verso Genova, la sua ultima tappa. La nave si solleverà di un paio di metri, per scivolare via dall’armatura che la tiene ferma dai tempi del raddrizzamento. Nei giorni seguenti verranno fissate catene e cavi per renderla stabile, tra venerdì e sabato i trenta cassoni che la tengono in equilibrio, grandi come palazzi tra i sette e gli undici piani, verranno svuotati dell’acqua che contengono. La nave salirà ancora di più in superficie, emergeranno altri tre ponti, quattordici metri. E allora, tra sabato e lunedì della prossima settimana, la Concordia riprenderà il largo.
Mondiali La Germania ha vinto i Mondiali di calcio in Brasile battendo 1 a 0 l’Argentina ai tempi supplementari (gol di Götze). Scrive Paolo Lepri sul CdS: «Dove potranno arrivare ancora i tedeschi? I risultati economici, la stabilità politica, la forza del loro modello sociale sono una realtà. Non c’è il rischio che questa posizione-chiave possa trasformarsi in un dominio, almeno nell’immaginario collettivo? Un altro pericolo è che a forza di vincere diventino più antipatici. Su questo tema vale l’osservazione di un intellettuale come lo scrittore Hans-Magnus Enzensberger, che non si è mai sentito vicino ai malumori contro il suo Paese, pur essendo stato sempre un ribelle. “Anche il successo può essere un inconveniente. Perché non piace agli altri”. Ascoltando ieri sera le parole pronunciate dalla donna più potente del mondo nel corso della sua tradizionale intervista estiva, molti di questi allarmi sembravano non aver ragione di esistere. Quando le è stato chiesto che cosa desiderasse in occasione del suo sessantesimo compleanno, la replica è stata di una semplicità disarmante: “Buona salute”. Si tratta di capire se dietro questa facciata rassicurante non ci sia spesso il desiderio che gli altri facciano sempre quello che i tedeschi vogliono. A giudicare da quanto è accaduto durante la crisi dell’euro e nell’attuale dibattito sulla flessibilità l’interrogativo è legittimo. Una cosa è certa. I tedeschi non vogliono più di quanto hanno. Desiderano solo essere sicuri di non avere brutte sorprese (…) La vittoria sull’Argentina non cambierà però le teste della gente. I tedeschi sono troppo realisti per farsi conquistare dal fascino indiscreto del nazionalismo. Certo l’orgoglio sarà molto, ma per una squadra espressione di una società moderna e multiculturale. Quando la nazionale ottenne il suo primo titolo, nel 1954, quella vittoria divenne il simbolo dell’identità di un Paese che risaliva la china dopo la sconfitta nella guerra. Oggi, nel 2014, sapevano già di essere forti».
Arbitro Arbitro della finale Germania-Brasile: l’italiano Nicola Rizzoli.
Merkel Quelli di “Der Spiegel” sono convinti che Angela Merkel si ritrerà dal potere a fine mandato o anche poco prima. «L’idea le piace molto», avrebbe detto un membro dell’esecutivo. Eredi papabili sono già in pista. Due donne: Ursula von der Leyen, ministro della Difesa, medico, madre di 7 figli, spesso in volo verso l’Afghanistan col vecchio cargo della Luftwaffe, appare la delfina favorita; Annegret Kramp-Karrenbauer, governatrice della Saarland, la rincorre.
Severità Sembra che la docente universitaria più severa d’Italia sia Sandra Lo Schiavo, 56 anni, professoressa di Chimica generale e inorganica nel corso di Biologia marina dell’Università di Messina. All’ultima sessione, su dieci all’appello per il pre-esame scritto soltanto tre si sono guadagnati l’accesso all’orale: «Il 60/70 per cento si siede al pre-esame, dieci domande scritte su tutto il programma prima dell’orale, tanto per provarci». Ultimamente si è accorta di stare più antipatica del solito. «Preferisco non dare i particolari, ma tutto è iniziato un mese fa. Un fuori corso, vicino alla trentina, appartenente a una famiglia integratissima a Messina, pretendeva di essere promosso dopo aver fatto tre esercizi imbarazzanti. Ha minacciato ritorsioni. E si era fatto pure raccomandare» (Bruno, CdS).
Clinton Chelsea Clinton incassa 75mila dollari per ogni suo discorso in pubblico, più di ex segretari di Stato del calibro di Colin Powell e Madeleine Albright, che ne prendono appena 50mila. L’ex presidente Bill e sua moglie Hillary in dieci anni hanno incassato 100 milioni di dollari girando il mondo per parlare nelle convention dei colossi bancari, della finanza o dell’industria o in università americane. Il cachet varia tra 70mila e 200mila dollari a discorso e nel 2013 l’ex presidente da solo ha guadagnato 17 milioni. Da quando non è più segretario di Stato dell’amministrazione Obama, Hillary Clinton è sempre impegnata: a ottobre scorso, per fare un esempio, per parlare all’Università di Buffalo ha ricevuto 225mila dollari, altri 300mila ne ha avuti a marzo sia dalla Università della California di Los Angeles (Ucla), sia da quella di Las Vegas, sempre in cambio di interventi. Maureen Dowd, editorialista del “New York Times” e premio Pulitzer: «I Clinton continuano ad agire come se tutto ciò di cui hanno cura sia il servizio pubblico disinteressato. Si è passati da due per il prezzo di uno, a tre per il prezzo di venti» (Guastella, CdS).
Principessa La storia di Jeremiah Heaton, impiegato nell’industria mineraria, residente ad Abington, in Virginia. Siccome sua figlia Emily gli ha chiesto più volte di farla diventare principessa, lui ha cercato su Google un territorio che non appartenesse a nessuno (chiave di ricerca: terra nullius) e ha trovato una striscia di deserto africano di circa 2mila chilometri quadrati al confine tra Egitto e Sudan: si chiama Bir Tawil e nessuno lo rivendica da oltre cento anni a causa di una disputa di confine tra i due paesi. Dopo aver ottenuto dalle autorità egiziane il permesso di andare fin laggiù, il 16 giugno, giorno del settimo compleanno di Emily, l’uomo si è arrampicato sul punto più alto di Bir Tawil, una collinetta rocciosa, e ci ha piantato la una bandiera azzurra con le stelle e ha ribattezzato il luogo Regno del Nord Sudan. Poi è tornato a casa e ha incoronato sua figlia. Ora Jeremiah Heaton, che nelle elezioni del 2012 ha tentato senza successo di essere eletto al Congresso degli Stati Uniti, vuole un riconoscimento internazionale ufficiale. Per ottenere che il Regno del Nord Sudan abbia valore legale, ha bisogno dell’approvazione dei paesi confinanti, delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni internazionali (Flores D’Arcais, Rep).
Grignani Il cantante Gianluca Grignani è stato arrestato a Riccione per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Era lì da un mese, in vacanza con la moglie e i quattro figli: l’altra sera, ubriaco e forse alterato da droghe, ha dato in escandescenze e la moglie ha chiamato i carabinieri. All’arrivo dei militari il cantante ha provato a scappare, raggiunto ha fatto rotolare un carabiniere per le scale. Lo hanno preso e portato in ospedale, dove è stato sedato. Ora è a casa, tecnicamente per detenzione domiciliare cautelare, e sarà giudicato per direttissima dal Tribunale a Rimini.
(a cura di Daria Egidi)