Fior da fiore, 12 luglio 2014
Imminente l’attacco di terra a Gaza • Ancora morti in Ucraina • L’ultima proposta del governo ai sindacati Alitalia • Merloni vende Indesit agli americani di Whirlpool • I datori di lavoro vogliono dipendenti in forma • Un social network fatto solo di faccine
Guerra Ultimo bilancio dalla guerra tra Israele e Palestina: oltre cento i palestinesi uccisi, quasi 800 i feriti mentre i raid aerei israeliani sulla Striscia proseguono a ritmo continuo. I missili che Hamas e gli altri gruppi islamisti sparano da Gaza hanno superato quota 600, tenendo in allarme le città israeliane del sud. Per la prima volta nel mirino degli artiglieri islamici ieri anche l’aeroporto “Ben Gurion” di Tel Aviv. L’aeroporto ha già avviato procedure d’urgenza, atterraggi e decolli arrivano solo da nord. Ma dopo le minacce di Hamas contro le compagnie aeree («non volate in Israele»), diverse aerolinee hanno cancellato i voli per lo scalo israeliano: il più importante tour operator tedesco ha sospeso i viaggi fino a fine mese. L’operazione di terra potrebbe essere «imminente », come ha detto il premier Benjamin Netanyahu al presidente Barack Obama l’altra notte al telefono. Gli Usa hanno offerto una mediazione ma Netanyahu l’ha respinta.
Ucraina Ieri mattina, poco prima dell’alba, un lanciamissili a testata multipla BM-21 “Grad” ha ucciso in un solo attacco una ventina di soldati ucraini nel villaggio di Zelenopillya, a pochi chilometri dalla frontiera con Mosca. Secondo il ministero dell’Interno, i ribelli «hanno sparato da una distanza di circa 15 chilometri». Poroshenko: «Per ogni militare ucciso, i ribelli pagheranno con decine e centinaia di vite. Li troveremo e li annienteremo: nessun terrorista se la caverà, avranno quello che meritano». Intanto il “Fronte di liberazione russo” ha pubblicato un elenco di 15 giornalisti e editori ucraini condannandoli a morte «per avere scritto bugie sulla lotta di liberazione nel Donbass sotto dettatura dell’Occidente corrotto».
Alitalia Offerta del governo ai sindacati nella trattativa su Alitalia: anziché 2.251 esuberi del piano industriale previsto da Etihad, solo 980 da mettere in mobilità. Il ministro Lupi attende una risposta: «Oltre non si può andare: la prossima settimana sarà qui l’ad della compagnia Etihad e noi abbiamo il dovere di dire sì o no». I 980 andranno in mobilità con l’80% dello stipendio per quattro anni, staccandosi definitivamente dall’azienda e utilizzando, per la prima volta, il nuovo «contratto di ricollocamento» introdotto dalla legge di Stabilità. Per 250 assistenti di volo è invece prevista la permanenza in azienda con contratti di solidarietà o rotazione. I restanti 1.021 lavoratori dovrebbero essere ricollocati in altre aziende che gravitano nell’area di Alitalia: si parla della società che fa manutenzione Atitech, dell’aeroporto di Fiumicino (ma la società di gestione Adr ha negato ogni coinvolgimento), mentre al momento nella lista non figura Poste Italiane.
Indesit La famiglia Merloni ha ceduto agli americani di Whirlpool per 758 milioni di euro il 60,4% delle azioni fin qui custodite nella holding Fineldo: ciò significa che la Indesit diventerà americana. La Borsa ha salutato l’accordo raggiunto all’alba di venerdì dopo una lunga trattativa con un rialzo del 2,9%. Indesit è passata da 3,5 miliardi di fatturato del 2008 agli attuali 2,7, con diminuzione della quota di mercato a livello mondiale, ormai sotto il 3%. Le due aziende mettono insieme nel nostro Paese circa 8mila addetti in sette stabilimenti: quattro Indesit (tre nelle Marche, uno a Caserta), tre Whirlpool (Cassinetta di Biandronno, Siena e Napoli). Aristide Merloni, tutore del papà Vittorio, ha smentito l’ipotesi di un graduale disimpegno dall’Italia: «Whirlpool ha già dimostrato di saper valorizzare le competenze che il nostro Paese è in grado di esprimere anche attraverso un forte radicamento territoriale». [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]
Whirlpool La Whirlpool è un colosso con 68mila dipendenti e un fatturato 2013 di oltre 19 miliardi di dollari con 66 tra fabbriche e centri di ricerca in tutto il mondo.
Ruby Nell’appello del processo Ruby, il sostituto procuratore ha chiesto la conferma della condanna di primo grado a 7 anni per Silvio Berlusconi. La decisione arriverà il 18 luglio.
Obesi Un’indagine dell’istituto di ricerca americano Gallup sul rapporto tra disoccupazione e obesità dice che i datori di lavoro statunitensi evitano di assumere persone in sovrappeso perché a rischio di malattie cardiovascolari e quindi potenziali assenteisti. Ma lo studio aggiunge che chi perde il lavoro ha più probabilità di diventare obeso (Salvagni, Rep).
Emojli A fine luglio negli Stati Uniti verrà lanciato Emojli, un social network fatto solo di emoticon (le faccine che esprimono emozioni), username compreso.
(a cura di Daria Egidi)