Fior da fiore, 10 luglio 2014
Seconda giornata di guerra tra Israele e Hamas • Da oggi in Aula la riforma del Senato • Il furgone di Bossetti era davanti alla palestra di Yara • È nata la pillola contraccettiva computerizzata • Armani compie 80 anni • La finale del Mondiale 2014 sarà Germania-Argentina
Guerra Seconda giornata di guerra tra Israele e Hamas, il movimento palestinese al potere a Gaza. Ieri l’aviazione israeliana ha effettuato 160 raid, e da martedì ha centrato 550 obiettivi tra cui la casa di un comandante che nel 2006 aveva partecipato al rapimento del caporale Gilad Shalit. Le sortite non hanno fermato i miliziani di Hamas e della Jihad islamica: oltre 70 missili sparati, le sirene sono risuonate di nuovo attorno a Tel Aviv e più a nord verso la città di Haifa, proiettili sono stati segnalati a quasi a 140 chilometri dalla Striscia. È stata bersagliata anche la zona di Dimona, dove si trova il reattore nucleare. Il presidente uscente Shimon Peres: «Se non la smettono, prima o poi dovremo dare il via all’intervento via terra». Il leader palestinese dalla Muqata: «È in atto un genocidio, la guerra non è contro Hamas, è contro tutto il nostro popolo». Nella Striscia i morti sono oltre 50, i feriti 450, gli ospedali stanno già finendo le scorte. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]
Senato Cento senatori (74 consiglieri regionali, 21 sindaci, 5 di nomina presidenziale) eletti dai consigli regionali. È il cuore della riforma da oggi in Aula: il governo punta al sì del Senato entro il 27 luglio, ma dissidenti e opposizioni non cedono. «L’ultima grana sulla strada della riforma del bicameralismo - innescata stavolta da una minaccia più che concreta di ostruzionismo da parte dei grillini e di Sel che vogliono impedire l’approdo del testo in Aula previsto per oggi alle 16.30 - è scoppiata ieri sera. E si è concretizzata quando il ministro Maria Elena Boschi, i relatori Anna Finocchiaro e Roberto Calderoli hanno deciso di far passare la nottata prima di licenziare il provvedimento per l’Aula. Quando mancava una manciata di votazioni, la seduta della I commissione del Senato è stata aggiornata a questa mattina alle 8.30 per tentare di far quadrare il cerchio in tempi davvero da record visto che c’è da approvare ancora l’articolo fondamentale del provvedimento che riguarda l’elezione indiretta dei senatori e la composizione della nuova assemblea di Palazzo Madama (100 seggi). Il tutto - con l’opposizione che è pronta a dar battaglia pur di allungare i tempi che invece il governo vorrebbe bruciare - va risolto in 5 ore perché oggi alle 13.30 i senatori sono «comandati» a Montecitorio per votare i membri della Consulta e del Csm. Alle 16.30, infatti, si va in Aula per le riforme e stavolta maggioranza e governo farebbero fatica ad adattarsi a un nuovo calendario» (Martirano, Cds)
Yara 1 I filmati trovati in una nuova telecamera montata su una stazione di servizio riprendono il furgone di Massimo Giuseppe Bossetti a pochi metri dalla palestra dove Yara si trovava il pomeriggio del 26 novembre 2010, giusto qualche minuto minuto prima che la ragazzina fosse portata via, abusata e lasciata morire nel campo di Chignolo d’Isola. «È un altro tassello nel mosaico che carabinieri e polizia stanno componendo in vista della richiesta di giudizio che il sostituto procuratore Letizia Ruggeri potrebbe presentare già a metà settembre, quando scadranno i termini per procedere con il rito veloce, saltando l’udienza preliminare. Una procedura prevista quando l’accusa ritiene di avere «prove evidenti» sulla colpevolezza dell’indagato. Sono pochi fotogrammi, ritenuti però decisivi per ricostruire un altro pezzo del percorso che Bossetti avrebbe compiuto quella sera prima di adescare la sua vittima. Sinora si era parlato di telecamere piazzate su una banca. Scorrendo le decine di video sequestrati il giorno dopo la scomparsa della ragazzina, i carabinieri del Ros hanno evidenziato alcuni fotogrammi catturati da una telecamera che si trovava all’interno del distributore di benzina, di fronte al centro sportivo. E hanno scoperto che il furgone Iveco del muratore è transitato su quella strada. L’identificazione del mezzo è avvenuta attraverso un particolare catarifrangente montato dallo stesso Bossetti, che è diverso da quelli di serie. Un accessorio che combacia perfettamente con quello montato sul suo furgone» (Sarzanini, Cds).
Yara 2 «Ha fatto i nomi di due colleghi di lavoro Massimo Bossetti, durante l’interrogatorio davanti al pubblico ministero Letizia Ruggeri, martedì in carcere. Due colleghi che secondo l’indagato «possono spiegare» e «aiutare le indagini». Stando alle indiscrezioni si tratterebbe di due muratori bergamaschi, impegnati sul cantiere di Palazzago, che l’uomo accusato di aver ucciso Yara Gambirasio avrebbe citato a supporto della sua ipotesi: ho perso spesso sangue dal naso, finito anche su alcuni mezzi di trasporto o attrezzi di lavoro che potrebbero essere scomparsi dal cantiere per mano di qualcun altro, e poi eventualmente utilizzati per ferire la ragazzina di Brembate Sopra. Non è ancora emerso, però, se i due colleghi, stando a Bossetti, siano in grado semplicemente di confermare che il carpentiere di Mapello perdeva spesso sangue dal naso, o se si tratti di due persone che possono sapere qualcosa in più: ad esempio se è vero che qualcuno ha sottratto uno o più attrezzi, eventualmente un coltello o un taglierino, e in caso positivo chi sarebbe quel qualcuno. Di certo quelle due persone sono già state ascoltate dagli inquirenti prima che l’indagato parlasse delle sue ipotesi al pubblico ministero. Entrambi i colleghi — interrogati dopo la moglie di Bossetti, Marita Comi — avevano già confermato che spesso, il carpentiere, soffriva di epistassi. Nessuno dei due, però, ha mai riferito di movimenti sospetti, durante la costruzione delle villette, o addirittura di furti di materiale o di attrezzi di qualsiasi tipo» (Di Landro, Cds).
Pillola È nata la pillola contraccettiva computerizzata. Un chip che si mette sottopelle e rilascia una piccola dose di levonorgestrel, l’ormone contraccettivo, per 16 anni. Può essere impiantato dove si vuole, nel gluteo, sotto il braccio o nell’addome. La donna lo controlla con un telecomando, come per spegnere o accendere il televisore, e quando vuole recuperare la sua fecondità spegne il minuscolo e invisibile chip. A svilupparlo alcuni ricercatori del Massachusetts institute of technology (Mit): Robert Langer e Michael Cima. La pillola computerizzata, finanziata da Bill Gates, sarà provata con sperimentazioni pre-cliniche negli Stati Uniti da fine anno e probabilmente andrà sul mercato entro il 2018 (Pappagallo, Cds).
Armani Giorgio Armani, che domani compie 80 anni, dichiara un ricavo consolidato di 2.091 miliardi di euro: produce abiti in 12 stabilimenti di sua proprietà, i dipendenti sono 6.500, 2.203 i negozi (Aspesi, Rep).
Mondiali La finale del Mondiale 2014 sarà Germania-Argentina. L’Argentina, dopo 120 minuti senza grandi emozioni, è passata ai rigori.
(a cura di Roberta Mercuri)