Fior da fiore, 9 luglio 2014
Israele lancia l’offensiva su Gaza • Errani, condannato, si dimette • Milano sott’acqua • Sette milioni di pensionati sotto mille euro • Il Nicaragua sarà spaccato in due da un canale lungo 278 chilometri • Il Brasile umiliato dalla Germania
Gaza Per fermare l’ondata di missili che da giorni martellano il Sud di Israele, Netanyahu ha avviato un’offensiva aerea contro la Striscia di Gaza: una pioggia di razzi ha fatto risuonare le sirene d’allarme a Tel Aviv e a Gerusalemme. L’operazione «Margine protettivo» ha provocato 16 morti tra i palestinesi e molti feriti. Quarantamila riservisti sono pronti a entrare in campo e l’ordine di Benjamin Netanyahu è di «aumentare le operazioni contro i terroristi». Hamas ha reagito tentando di colpire Tel Aviv e di mettere a segno un blitz con i commandos del mare.
Errani Il governatore dell’Emilia-Romagna Vasco Errani, condannato a un anno per falso ideologico, si è dimesso poco dopo la sentenza («per un gesto di pura responsabilità») aprendo la crisi che porterà alle elezioni anticipate. La condanna è arrivata ieri in Corte d’Appello, dopo l’assoluzione piena ottenuta in primo grado «perché il fatto non sussiste». La vicenda è legata al finanziamento erogato nel 2006 dalla Regione alla coop Terremerse presieduta da Giovanni Errani, fratello del presidente. Dal Partito democratico l’invito a ripensarci e a ritirare le dimissioni. Matteo Renzi ieri sera ha chiamato Errani per esprimergli vicinanza e amicizia. Ha ribadito fiducia nel lavoro dei magistrati e si è augurato che l’onestà dell’ex governatore possa essere riconosciuta in Cassazione.
Nubifragio I nubifragi che si sono abbattuti sul Nord Italia hanno colpito con particolare violenza Milano. Il Seveso è esondato, i tombini sono saltati uno dopo l’altro come tappi di champagne, le strade si sono trasformate i torrenti con l’acqua che arrivava all’altezza del cruscotto delle automobili, si sono allagati i pianoterra delle case e spesso anche i cortili interni, interi quartieri sono restati al buio. I numeri: 220 interventi dei vigili del fuoco; la corsa del fiume arrivato ai 3 metri in 44 minuti sparando fuori un livello di trenta centimetri d’acqua; 150 appartamenti che ancora in serata non avevano la corrente elettrica; danni complessivi calcolati in 6 milioni e mezzo di euro. Il sindaco Pisapia si scusa per i disagi, ma attacca: dalla Regione, nessun allarme.
Seveso «Il Seveso, che visto così sembra un fosso più che un fiume, ma che ogni volta che piove un po’ forte esonda: in media, 2,8 volte all’anno» (Mattioli, Sta).
Pensionati Il 43% dei pensionati in Italia, cioè quasi 7 milioni di persone, ha un assegno mensile inferiore a mille euro. E tra loro 5 milioni di cittadini hanno percepito una rendita media di 702 euro lordi mensili e altri 1,2 milioni di soli 294 euro. Lo dice il bilancio 2013 dell’Inps, presentato ieri a Montecitorio, dal commissario straordinario, Vittorio Conti. Altro dato: nel 2013 sono andate perse 54 mila aziende e 500 mila posti di lavoro rispetto al 2012. Vittorio Conti: «Quasi 1,5 milioni di persone sono state nel solo 2013 i beneficiari di trattamenti connessi alla perdita del lavoro ed alla disoccupazione e la spesa totale per le ore di cassa integrazione (1,2 miliardi lo scorso anno) è stata pari a 6,7 miliardi». (Di Frischia, Cds).
Consumi L’Istat denuncia la riduzione dei consumi nel 2013 per il 65% delle famiglie (consumi scesi ai livelli del 2004), che arrivano addirittura a diminuire l’acquisto di carne del 3,2% rispetto al 2012, oltre che di altri generi alimentari. (ibidem).
Canale 1 Il Nicaragua sarà spaccato in due da un canale che superererà per imponenza quello di Panama. Si tratta del Grand Canal, che sarà lungo lungo 278 chilometri, partirà dalla foce del fiume Brito sul Pacifico, si dirigerà verso la città di Rivas, attraverserà per 105 chilometri il Lago Nicaragua e poi lungo i fiumi Tule e Punta Gorda arriverà nel Mar dei Caraibi permettendo l’accesso all’Atlantico. Costo stimato 40 miliardi di dollari, raccolti dai cinesi della HK Nicaragua Canal Development Investment basata a Hong Kong. Il proprietario del gruppo, il signor Wang Jing, ha 41 anni, dice di essere nato a Pechino, laureato in medicina tradizionale cinese, ma non specifica in quale scuola («per riservatezza»). E ancora: «Sono un cittadino così normale che più normale non si può, vivo con mia madre, un fratello minore e mia figlia». Dal 2010 ha preso il controllo della Xinwei Telecom di Pechino che ha in portafoglio una serie di contratti per costruire reti telefoniche nel mondo, dal Nicaragua all’Ucraina. Giura di non avere rapporti con lo Stato, il partito, l’esercito, e nel suo ufficio pechinese esibisce un grande quadro con Mao alla guida dell’Armata Rossa. Non dice quanti soldi abbia di suo, ma assicura che i 40 miliardi per il Canale del Nicaragua sono pronti. Ufficialmente i fondi sono privati, ma più di un analista intravede lo Stato cinese alle spalle dell’ex medico. Il presidente Ortega è entusiasta, la maggioranza dell’opinione pubblica è con lui (Santevecchi, Cds).
Canale 2 La costruzione del Grand Canale ha sollevato dubbi e polemiche. Qualcuno teme per la sovranità nazionale del Nicaragua; esperti di ambiente temono danni irreparabili all’ecosistema, dovuti al mutamento del corso dei fiumi e all’enorme spostamento di terra. Altri avvertono che il canale non è sostenibile da un punto di vista economico: 40 miliardi di dollari sembrano insufficienti per un’opera del genere. L’opposizione parlamentare accusa il governo sandinista di «fare solo propaganda per generare false speranze su un futuro prospero per la gente del Nicaragua». Il gruppo di Hong Kong replica: noi daremo lavoro a 50 mila persone direttamente e altre 200 mila troveranno impiego nell’indotto. L’impresa parte a dicembre. Obiettivo concludere le opere entro il 2019 e aprire al traffico interoceanico nel 2020. La via di navigazione tra i due oceani che taglierà il Nicaragua sarà alternativa a quella di Panama. Tre volte più lungo, questo canale avrà una larghezza tra gli 83 e i 520 metri e una profondità di 27 metri, dicono gli ingegneri cinesi. Molto più spazioso di quello di Panama (che nel frattempo è in fase avanzata di ristrutturazione), potrebbe permettere il passaggio di super portacontainer da 400 mila tonnellate (ibidem).
Mondiali Storica disfatta del Brasile nella prima semifinale del Mondiale a Belo Horizonte. La nazionale verdeoro, priva di Neymar e Thiago Silva, i suoi elementi migliori, perde di goleada con la Germania: 5-0 in trenta minuti, 7-1 finale. Oggi Argentina-Olanda designerà la seconda finalista.
(a cura di Roberta Mercuri)