Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  luglio 05 Sabato calendario

Biografia di Luciana Serra

Genova 4 novembre 1946. Soprano (di coloratura). Docente di Tecnica vocale e interpretativa all’Accademia del Teatro alla Scala. «Da che mi ricordo, in un modo o nell’altro ho sempre cantato» • Genitori appassionati d’opera, trova il «maestro giusto» in Michele Casato, con cui studia a lungo: dieci anni di tecnica, e per seguirlo si trasferisce per un certo periodo a Teheran. Gavetta nel teatro della capitale iraniana, non solo come cantante ma anche come maestro suggeritore e maestro di palcoscenico.  Rientrata in Italia, il successo pieno e la fama internazionale arrivano all’inizio degli anni Ottanta, con i grandi titoli del belcanto: da Lucia di Lammermoor di Donizetti (che interpreta anche con Luciano Pavarotti alla Scala) alla Sonnambula di Bellini. Ottima tecnica, si lancia presto nelle agilità della Regina della notte del Flauto magico di Mozart, ruolo che diventa uno dei suoi cavalli di battaglia: «Due arie terribili, ricordo quando le cantai davanti a Georg Solti, alla Scala. Alla fine della prima aria mi disse che cantavo troppo forte, ma subito, sorprendendolo, attaccai la seconda: mi guardò e mi disse: “Ti voglio a Salisburgo, se hai degli altri impegni farò in modo che siano annullati”». Ha cantato la stessa parte diretta da James Levine a New York e da Nikolaus Harnoncourt a Vienna. Altre opere: Fanciulla del West, Barbiere di Siviglia, Don Pasquale, Viaggio a Reims (con Claudio Abbado), Romeo e Giulietta di Gounod («l’opera che non mi stancherei mai di fare») ecc. Rossini e Donizetti, anche nei titoli riscoperti solo di recente, i suoi autori d’elezione • Nel 1995 ha debuttato con Traviata allo Sferisterio di Macerata: «Chapeau alla virtuosa! chapeau alla musicista! La sua Violetta innanzitutto “canta” ogni nota con ricchezza e pienezza di timbro, con sicurezza assoluta nelle difficili colorature del primo atto, con una varietà nella dinamica e una omogeneità fra i registri assolutamente impeccabili. Poi “recita” ogni parola con un’immedesimazione nata da attento studio psicologico, talché ci appare felicemente coquette al debutto, e via via sempre più ammorbata da una stanchezza e da una tristezza invincibili» (Francesco Colombo) • Negli anni Novanta, con Faust, Anna Bolena, Romeo e Giulietta affronta anche un repertorio più drammatico rispetto al precedente. Nel 1996 a Genova, dopo essersi già accostata in altri teatri ai Contes d’Hoffmann, «sfida l’impossibile» cantando i quattro ruoi sopranili dell’opera di Offenbach: «Se come Olympia era favolosa, con i suoi timbri astratti quasi da creatura meccanica, non di meno riusciva a effondere un lirismo intenso in quanto Giulietta e, sia pure con qualche istante di affaticamento, in quanto Antonia. La sua è stata la prova di una vera, grande, coraggiosa artista capace di non risparmiarsi» (Colombo). Ora si dedica in prevalenza all’attività didattica, con corsi di canto e di perfezionamento. • Sul web: www.lucianaserra.info.