Fior da fiore, 4 luglio 2014
Un uomo ucciso da falsi finanzieri • La Germania critica Renzi • Più ammalati nella Terra dei Fuochi • Schiavi bambini • Giovanni Floris lascia la Rai • Francesco Piccolo vince il premio Strega
Delitto Silvio Fanella, 41 anni. Broker, considerato il cassiere del faccendiere Gennaro Mokbel, agli arresti domiciliari dalla condanna in primo grado a 9 anni per associazione a delinquere transnazionale pluriaggravata finalizzata al riciclaggio e ad altri reati. Ieri mattina suonarono al citofono di casa sua, dove vive con la cugina e i di lei figli, di 7 e 10 anni: «Apra, siamo della Finanza». Erano in tre, salirono, entrarono in casa, presero a frugare in tutti i cassetti. Fanella capì che non si trattava di finanzieri, mandò cugina e nipotini a chiudersi in una camera. Iniziò una colluttazione: uno dei tre tirò fuori la pistola, ma il broker riuscì a torcergli il polso proprio mentre quello sparava. Il proiettile s’infilò nel gluteo dell’aggressore: gli altri due finti finanzieri riuscirono a immobilizzare Fanella e a sparargli in pieno petto, ammazzandolo all’istante. Due dei killer fuggirono, lasciando poco lontano dal palazzo dell’agguato il terzo compare: mentre quelli scappavano a bordo di una Croma grigia poi abbandonata, l’ambulanza portò in ferito all’ospedale “Gemelli”, dove verificarono che il proiettile era arrivato quasi all’intestino e che il suo nome è Giovanni Battista Ceniti, 29 anni originario di Genova, ex militante di Casapound. Secondo gli inquirenti, l’agguato doveva finire con il sequestro di Fanella, proprio come era stato pianificato già nel 2012 da alcuni giovani lucani, reclutati da un componente della banda Mokbel. Fanella, infatti, era il solo ad aver maneggiato i soldi del faccendiere di origini egiziane Mokbel, il solo a conoscere dove sono nascosti i 60 milioni di euro (su un totale di due miliardi rubati a Telecom) mai ritrovati. Mattina di giovedì 3 luglio, intorno alle 9, al quarto piano di un palazzo in via della Camilluccia 19, quartiere bene di Roma nord.
Flessibilità Ai politici tedeschi la flessibilità europea di cui ha parlato Renzi non piace. Il presidente della Bundesbank Jens Weidmann ha rivendicato con le ragioni del rigore contro la crescita fatta a colpi di nuovi debiti: «Non è questo il presupposto della crescita. Si tratta di verificare che le riforme vengano effettivamente fatte, non solo annunciate». Anche il ministro tedesco delle finanze, Wolfgang Schäuble, è stato duro: «Rifiuto il tema della flessibilità, bisogna attenersi a quello che è stato concordato». Risposta del governo: «L’Europa non è dei banchieri tedeschi, ma dei cittadini europei. Se la Bundesbank pensa di farci paura forse ha sbagliato Paese. Sicuramente, ha sbagliato governo».
Malattie Nella Terra dei Fuochi c’è un eccesso di mortalità rispetto al resto della Campania, del 10% per gli uomini e del 13% per le donne, nei Comuni in provincia di Napoli, mentre per quelli in provincia di Caserta è rispettivamente del 4 e del 6%. E a Taranto, nella città dell’Ilva, la mortalità infantile (tra 0 e 14 anni) registrata per tutte le cause è maggiore del 21% rispetto alla media regionale. Per quanto riguarda la Terra dei Fuochi è stato individuato il gruppo di malattie che colpiscono di più: tumori maligni dello stomaco, del fegato, del polmone, della vescica, del pancreas (tranne che nell’incidenza fra le donne), della laringe (tranne che nella mortalità fra le donne), del rene (tranne che nell’incidenza fra gli uomini), linfoma non Hodgkin (tranne che nella mortalità fra gli uomini), tumore alla mammella (Pappagallo, CdS).
Schiavi Dati dell’Organizzazione mondiale del lavoro (Oil): 210 milioni di bambini nel mondo che lavorano e sono a rischio sfruttamento, 8 milioni e mezzo i minori ridotti in schiavitù. Nella sola Bangkok, in Thailandia, si stima che siano 10 milioni i bimbi dati in affitto dalle famiglie povere e costretti a mendicare. Il fenomeno è presente anche in Europa: il 2 per cento dei bambini lavora nei Paesi di antica industrializzazione, mentre nei Paesi ex comunisti e in Russia la percentuale è doppia (Baroni, CdS).
Floris Giovanni Floris, dopo 12 anni di Ballarò, ha lasciato la Rai. Arriverà (ma ci tengono a dire che non è confermato) a La7 con un compenso di 4 milioni per tre anni: il doppio di quanto in trattativa con la Rai, ferma a 600mila euro l’anno. A La7 Floris avrà la prima serata del martedì (il programma non si chiamerà Ballarò perché è un format della Rai) e forse anche una striscia quotidiana di 10 minuti precedente il tg.
Strega Il premio Strega è stato vinto da Francesco Piccolo con il libro Il desiderio di essere come tutti (Einaudi). Ha raggiunto 140 voti. Antonio Scurati, con Il padre infedele (Bompiani), si è fermato a 135. Gli altri: Francesco Pecoraro con La vita in tempo di pace (Ponte alle Grazie) ha ottenenuti il terzo posto con 60 voti. Giuseppe Catozzella, già vincitore del Premio Strega Giovani, 48 voti. Antonella Cilento, unica donna in gara con Lisario o il piacere infinto delle donne (Mondadori) si è fermata a 30 voti, ultimo posto annunciato.
(a cura di Daria Egidi)