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 2014  luglio 03 Giovedì calendario

Renzi al Parlamento europeo porta la generazione Telemaco • Un cinese eletto sindacalista all’Electrolux • Proposta inglese: lavorare meno per salvaguardare la salute • Finiti i braccialetti elettronici per i detenuti ai domiciliari • L’assassino che prende la pensione della sua vittima • Accuse per Julia Roberts • Prandelli forse andrà al Galatasaray


Parlamento europeo Renzi, nel discorso inaugurale del semestre italiano al Parlamento europeo, ha attinto ai grandi classici: i giovani sono accostabili a Telemaco, al figlio di Ulisse, perché «c’è una generazione nuova che ha il dovere di riscoprirsi Telemaco, di meritare l’eredità» dei padri fondatori della Ue. Sulle regole economiche, sulla necessità di una svolta, «non chiediamo di cambiare le regole, ma diciamo però che rispetta le regole chi si ricorda che abbiamo firmato insieme il patto stabilità e crescita. La richiesta di crescita come elemento fondamentale della politica economica europea serve all’Europa e anche all’Italia: senza crescita l’Europa non ha futuro». E l’argomento vale una promessa, accompagnata da una rivendicazione: «Sulle questioni economiche, ve lo garantisco, ci faremo sentire con forza, con la forza di un Paese che ha dato più di quanto ha preso». Polemica con Manfred Weber, capogruppo tedesco del Ppe, critico verso la possibilità di una flessibilità che possa creare altri debiti: «Non creano futuro, lo distruggono e di tempo per le riforme ne abbiamo già dato troppo». Reazione di Renzi: «Non prendiamo lezioni da nessuno», tantomeno da un Paese che nel 2003 ha sforato i tetti del Patto di Maastricht, «l’Italia non teme i giudizi», continua il premier, «ma i pregiudizi, siamo un grande Paese che ha dalla sua parte non solo la storia ma anche il futuro e se qualcuno pensa di venire qui a dare lezioni ha sbagliato posto». [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Renzi «Faccio il tifo per Renzi, il più bravo comunicatore dopo mio padre» (Pier Silvio Berlusconi).

Ebola Il virus Ebola da marzo ha provocato 500 morti in Africa occidentale (Del Re, Rep).

Sindacati A Susegana, in provincia di Treviso, tra i rappresentanti sindacali dei lavoratori Electrolux è stato eletto l’operaio cinese Haisen Dong. È un tecnico riparatore, quarto livello del contratto metalmeccanici, vicino alla Uilm e dopo essere stato eletto non ha ancora deciso se accettare l’incarico. La fabbrica trevigiana ha dalla sua una tradizione di manodopera multietnica che risale agli anni ’90, si sono contate negli anni fino a 50 nazionalità diverse e oggi i cinesi sono in 40. In passato avevano eletto un’operaia, Lihan Guan, che successivamente però si era dimessa (Di Vico, CdS).

Lavoro Proposta di John Ashton, presidente della Faculty of Public Health britannica (associazione dei medici che si occupano di salute pubblica): «Abbiamo bisogno di una settimana lavorativa di 4 giorni in modo che le persone possano godersi di più la vita, passare più tempo con la famiglia e magari ridurre i problemi di pressione alta perché nel giorno libero potrebbero fare attività fisica». Gli inglesi sono tra gli europei che lavorano di più: 1.900 ore all’anno, secondo un’analisi dell’istituto francese Coe-Rexecode su dati Eurostat, contro le 1.847 dei tedeschi, le 1.781 degli italiani, le 1.661 dei francesi e le 1.648 dei finlandesi (in testa ci sono i greci con circa 2.000 ore).

Braccialetti/1 Sono introvabili i braccialetti elettronici per il controllo a distanza dei detenuti ammessi agli arresti domiciliari: erano solo 2.000 quelli disponibili nel contratto Telecom, sono tutti finiti, e procurarne altri non sarà possibile per almeno un anno (Ferrarella, CdS).

Braccialetti/2 Il braccialetto elettronico in realtà è una cavigliera, resistente a 70 gradi di temperatura e a 40 chili di forza di strappo. Gli aggeggi costarono 80 milioni di euro al loro esordio, nel 2001. Il contratto con Telecom vale 11 milioni l’anno (ibidem).

Pensione La storia di Massimo Parlanti che, due anni e mezzo fa, in seguito a una lite, massacrò di botte e strangolò la moglie Beatrice Ballerini, impiegata di banca a Prato. L’uomo, condannato con rito abbreviato a diciotto anni di carcere, percepisce puntualmente la pensione della defunta. Racconta il fratello della donna: «Dall’Inps ho appreso che mentre i bambini di mia sorella, che noi stiamo accudendo, prendono il 40% della pensione che gli spetta, a lui, l’omicida, spetta l’altro 60% e ne avrà diritto a vita. Questo accade perché non c’è un meccanismo automatico che prevede la dichiarazione di indegnità a succedere per l’assassino del coniuge, e così oltre la pensione, agli assassini spetta anche l’eredità di chi ammazzano».

Eredità Resa nota una lettera di Nancy Motes, sorella di Julia Roberts, morta suicida a febbraio: si lasciò annegare in una vasca dopo aver preso degli psicofarmaci. Prima di uccidersi aveva scritto tre lettere: una per il fidanzato, una per la madre e la sorella, una indirizzata «a tutti». Le note alla sorella e a tutti sono rimaste segrete, ma quella al fidanzato è stata pubblicata, nel corso del processo che oppone Dilbeck alla Roberts per il controllo dell’eredità di Nancy. Scriveva la donna: «Mia madre e la mia cosìddetta sorella non riceveranno nulla, eccetto il ricordo di essere state loro a spingermi nella peggior depressione in cui sia mai stata». In passato la Motes aveva accusato pubblicamente la sorella di averla tormentata da bambina per il suo peso. Aveva raccontato questa storia a un giornale, provocando una durissima reazione di Julia. Nancy allora aveva risposto con questo messaggio su Twitter: «L’ho fatto solo affinché voi tutti sappiate che la fidanzatina d’America è una cagna» (Mastrolilli, Sta).

Galatasaray Cesare Prandelli è stato contattato dalla squadra turca del Galatasaray e quindi potrebbe decidere di trasferirsi a Istanbul. Voleva concedersi una lunga vacanza di studio, andare in Spagna e Inghilterra a guardare partite e allenamenti e invece, salvo ripensamenti, potrebbe presto tornare ad allenare: il Galatasaray gli ha proposto un contratto di tre anni da cinque milioni di euro.

(a cura di Daria Egidi)