Fior da fiore, 28 giugno 2014
Trovato l’accordo su Junker • I funerali di Ciro Esposito a Scampia • Ucraina, Georgia e Moldova firmano accordi con l’Unione europea • Sarà difficile applicare il tetto dei 240mila euro ai dipendenti di Camera e Senato • Due milioni di senza tetto in Europa • Una megalopoli cinese da 110 milioni di abitanti • La crisi dei surgelati
Junker Con due soli voti contrari (dell’inglese Cameron e dell’ungherese Orban) è passata la candidatura del lussemburghese Jean-Claude Juncker come prossimo presidente della Commissione europea. Ora Juncker deve sottoporsi alla verifica dell’Europarlamento, che dovrà votarlo a Strasburgo il 16 luglio prossimo. I 28 leader a Bruxelles hanno anche concluso un compromesso sui principi di flessibilità nei vincoli di bilancio per consentire riforme a favore di sviluppo e occupazione. Renzi ha spiegato di aver detto sì al piano affidato a Juncker per il prossimo quinquennio. Ha spiegato anche che i principali eurogruppi politici avevano concordato di far nominare il capolista del partito vincente nelle elezioni europee del maggio scorso (il Ppe del lussemburghese ha ottenuto la maggioranza relativa). Renzi si è mostrato soddisfatto delle concessioni di Merkel sulla flessibilità di bilancio, che aveva sollecitato con il presidente francese François Hollande. Rimarcando che il Patto Ue è «di stabilità e di crescita», ha affermato che «chi parla solo di stabilità viola lo spirito del trattato».
Ciro Con rito evangelico si è svolto in piazza Giovanni Paolo II a Napoli, quartiere di Scampia, il funerale di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli colpito il 3 maggio da un proiettile esploso da un ultrà romanista e morto mercoledì. Sono arrivati tifosi da tutta Italia, era presente anche Gennaro De Tommaso, diventato famoso come Genny ’a carogna. Il presidente del Coni Malagò ha annunciato un premio intitolato a Ciro Esposito, il presidente del Napoli De Laurentiis (in rappresentanza della società, mentre a rappresentare la squadra è venuto Lorenzo Insigne) spiega che per il Napoli la Coppa Italia vinta la sera del 3 maggio ora non ha più alcun valore. Il sindaco de Magistris chiede che paghi, oltre al responsabile dell’omicidio, anche chi aveva la responsabilità dell’ordine pubblico. Nino D’Angelo intona un suo vecchio successo, I ragazzi della curva B. Tra le parole più belle, quelle della fidanzata di Ciro, Simona: «Chiamami con il nome con cui mi hai sempre chiamata, non cambiare il tono della tua voce, continua a ridere di quello che ci ha sempre fatto ridere. Sorridi, pensami, il mio nome ti sia sempre familiare».
Ucraina Ucraina, Georgia e Moldova hanno firmato accordi di associazione e libero scambio con l’Unione europea. Era la firma che avrebbe dovuto apporre a novembre l’allora presidente ucraino Yanukovich, il quale poi non lo fece provocando le proteste di massa di piazza Maidan. L’associazione prevede il libero scambio, la graduale omologazione degli standard tecnici, legali ed economici e l’abolizione dei visti. Il viceministro degli Esteri Grigory Krasin ha riconosciuto il «diritto sovrano» degli ex satelliti sovietici a scegliere la propria strada e ha promesso «gravi conseguenze», mentre il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, ha annunciato imminenti «misure difensive» del suo mercato.
Retribuzioni Il tetto di 240mila euro lordi alle retribuzioni, già in vigore da maggio per tutti i dirigenti pubblici in virtù del decreto legge 66 del governo, alla Camera e al Senato non può essere applicato. Perché ciò avvenga c’è bisogno di una autonoma decisione delle camere, che arriverà solo dopo una trattativa con i sindacati. I quali sono 25: 11 alla Camera per circa 1.400 dipendenti (una sigla ogni 127 lavoratori) e 14 al Senato per 820 dipendenti (una organizzazione ogni 58 addetti). Ma, al di là della difficoltà di arrivare a un accordo con i sindacati, il problema è che l’applicazione del tetto comporterebbe un taglio della retribuzione ad almeno il 40% del personale. Non si può applicare semplicemente il limite dei 240mila euro senza riparametrare tutte le fasce stipendiali, altrimenti si avrebbe il paradosso che il vertice, cioè il segretario generale, prenderebbe quanto un documentarista o un tecnico ragioniere. Quindi, per mantenere le giuste proporzioni, se il segretario generale, che oggi prende circa 480mila euro lordi, dovesse scendere a 240mila, dovrebbero essere messi dei tetti a scalare per le qualifiche inferiori. Il clima tra i dipendenti rasenta la rivolta (Marro, CdS).
Senza tetto I senza tetto nell’Europa a 27 sono quasi due milioni, in crescita del 45% rispetto agli anni precedenti alla crisi. Se ne contano 50mila solo nelle grandi città. Per quanto riguarda l’Italia, fra senza fissa dimora che vivono in strada e senza tetto che trovano ospitalità in strutture di accoglienza, il totale della persone che non dispongono di una abitazione fra il 2000 e il 2011 è quasi triplicato (da 17mila a quasi 48mila). A Roma oggi ci sono 3.334 senza tetto (lo 0,12% della popolazione) e 2.592 a Milano (lo 0,21 nei dati 2013). Per Torino si parla di 765 persone, lo 0,08% dei residenti, ma la rilevazione risale al 2010. La composizione sociale dei senza tetto varia: gli immigrati rappresentano la percentuale più alta nelle regioni settentrionali, mentre nel Sud è più alta la quota di italiani giovani (Grion, Rep).
Jing-Jin-Ji Nei piani degli urbanisti cinesi c’è la realizzazione di una megalopoli da oltre 110 milioni di abitanti: si chiamerà Jing-Jin-Ji e dovrebbe nascere dalla fusione, in un’unica città, di Pechino con Tianjin e lo Hebei, la provincia che circonda la capitale. Il nuovo agglomerato sta prendendo forma: intorno alla capitale è in fase di costruzione un anello autostradale che collegherà la super area urbana; Pechino è già contornata da sei tangenziali, ma questo settimo sarà lungo 940 chilometri per collegare e integrare la nuova regione cittadina. L’apertura al traffico è prevista nel 2015. L’area intorno a Pechino interessata dal progetto si estende per 216mila chilometri quadrati, circa due terzi della superficie italiana; con i suoi 110 milioni di abitanti (21 a Pechino, 14 a Tianjin, 73 nello Hebei) si avvicina alla popolazione del Giappone; ha un Prodotto interno lordo combinato di oltre sei trilioni di yuan, quasi mille miliardi di dollari, ossia il 10% del totale cinese (Santevecchi, CdS).
Surgelati Dopo 25 anni di crescita continua, nel 2013 le vendite di cibi pronti sono crollate del 12%, le paste semilavorate sono diminuite del 17%. Ogni anno gli italiani mangiano 15 chili di congelati a testa, ma l’intero settore è in calo: gli acquisti di prodotti surgelati nel 2013 sono scesi del 2% rispetto all’anno precedente, passando da 534.195 tonnellate di venduto a 523.951. I prodotti ittici hanno visto un calo del 4,5%, come sono in calo le carni bianche e quelle rosse. Male anche la frutta congelata (meno 15%). Metà degli acquisti surgelati sono composti da verdura (Pasolini, Rep).
(a cura di Daria Egidi)