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 2014  giugno 23 Lunedì calendario

Atteso per luglio il decreto "Sblocca Italia" • Senza opere strategiche si perdono 60 miliardi l’anno di ricchezza • Equitalia non riesce a incassare quanto dovrebbe • Migliorano i conti della Sanità • Ipnosi in sala operatoria • Sting non lascia l’eredità ai figli • Obama contro la moria delle api


Sblocca Italia I sindaci hanno risposto a Renzi che li invitava a segnalare le opere da sbloccare. Adesso il governo selezionerà i progetti che saranno finanziati con il decreto “Sblocca Italia” atteso a luglio: sarà messo a disposizione un miliardo di euro (o forse anche di più), preso da risorse a suo tempo destinate a opere pubbliche rimaste incompiute, che saranno de finanziate (Giovannini, Sta).

Opere Secondo un recente studio della Bocconi tra il 2012 e il 2027 la mancata realizzazione di alcune opere strategiche costerà, in termini di mancata creazione di ricchezza, 893 miliardi di euro (60 l’anno). Tra le priorità individuate dall’università milanese, la banda larga e ultralarga, la mobilità e la logistica dei trasporti, l’energia e l’efficienza energetica (Sta).

Equitalia Ammontano a 620 miliardi di euro i crediti da riscuotere che Equitalia aveva in carico alla fine del 2013. Dentro c’è di tutto: 80 miliardi dovuti all’Inps, una quindicina di miliardi di multe e tasse comunali non pagate. Soprattutto, ci sono 500 miliardi di crediti dell’Agenzia delle Entrate dei quali almeno 350 rappresenterebbero l’evasione fiscale vera e propria accertata. La cifra è stata accumulata a partire dal 2000 a un ritmo di una cinquantina di miliardi l’anno, saliti a 75 nella media degli ultimi tre, perché Equitalia non riesce a incassarne che una frazione: circa il 10%. Continuando a questo ritmo, nel 2018 i crediti fiscali potrebbero raggiungere la somma di 950 miliardi (Rizzo, CdS).

Sanità La sanità italiana ha chiuso il 2013 con un disavanzo di 1,86 miliardi e un calo della spesa corrente dell’1% pari a poco più di 109 miliardi, pari al 7% del Pil (Prodotto interno lordo) accreditando una decrescita media negli ultimi quattro anni dello 0,4%. il 47% circa del disavanzo sanitario complessivo è generato da Regioni e Province autonome. La riduzione della spesa si è registrata principalmente nelle Regioni sottoposte a piano di rientro (Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria e Sicilia) e in quelle con piano di rientro «leggero» (Piemonte e Puglia). Le prime nel periodo 2010-2013 hanno ridotto la spesa in media dell’1% annuo, mentre le seconde dell’1,2% medio annuo. Le Regioni non in piano di rientro (Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche e Basilicata) hanno registrato un incremento dello 0,1%, mentre le Regioni e le Province a statuto autonomo, che provvedono direttamente al finanziamento dell’assistenza sanitaria senza onere a carico dello Stato (Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Trento e Bolzano), evidenziano un incremento medio annuo dello 0,7%. In generale la spesa per il personale è passata da un incremento medio annuo del 2,4% nel periodo 2006-2010 a una riduzione dell’1,4% nel periodo 2010-2013. Il suo peso percentuale sulla spesa sanitaria totale, passa dal 33,2% nel 2010 al 32,2% nel 2013. Sempre con riguardo alla spesa corrente, quella per i prodotti farmaceutici passa da un incremento medio annuo del 12,6% nel periodo 2006-2010 a un incremento medio annuo del 3,8% nel 2010-2013. Anche se il peso della spesa di questi prodotti su quella sanitaria totale passa dal 6,7% nel 2010 al 7,6% nel 2013 (Baccaro, CdS).

Anestesia Aumentano gli ospedali italiani che ipnotizzano i pazienti da operare anziché anestetizzarli con i farmaci. Per esempio alle Molinette di Torino, l’ipnosi è usata tra l’altro in cardiologia, oltre che in gastroenterologia e ortopedia: il dottor Carlo Budano la fa a un’ottantina di pazienti all’anno dei 300 ai quali innesta pacemaker. Invece Enrico Facco è un anestesista dell’Università di Padova che l’anno scorso ha aiutato una donna allergica agli anestetici ad addormentare la parte inferiore del suo corpo per permettere al chirurgo di toglierle un tumore della pelle dalla gamba. In Italia c’è un migliaio di medici che usa l’ipnosi. Non tutti sono portati per questa pratica, dipende dalle persone. «Devono essere in grado di concentrarsi bene - spiega Facco - non ci sono percentuali precise, l’analgesia chirurgica si ottiene nel 25-45% delle persone. Eliminare la paura è più semplice, raggiungiamo questo obiettivo in oltre l’80% dei casi. Incontriamo il paziente prima dell’intervento per delle sedute preparatorie. In sala lo facciamo rilassare, lo invitiamo a focalizzare una parte del suo corpo ed escluderla da se stesso, fino a non farci più caso» (Bocci, Rep).

Eredità Sting ha preannunciato ai suoi sei figli che non avranno eredità: «Quel denaro lo stiamo spendendo. I miei figli devono lavorare, e lo sanno. Ovviamente sono pronto ad aiutarli se dovessero avere dei problemi ma non è mai successo, finora». E’anche probabile che lasci i diritti delle sue canzoni a qualche fondazione benefica. L’esempio più famoso di questa tendenza è Bill Gates, che ha già spiegato di voler investire tutto nelle sue cause benefiche lasciando ai figli il minimo indispensabile. John Roberts fondatore del sito di casalinghi Ao.com, ha detto che i suoi figli dovranno «costruire la loro vita» come lui ha costruito il suo sito, cioè con immaginazione e spirito imprenditoriale. Vidal Sassoon, creatore della catena di parrucchieri, eliminò dal testamento tre ex mogli e un figlio adottivo, e nel mondo dello spettacolo il divo del cinema asiatico d’azione Jackie Chan e il rocker Gene Simmons dei Kiss hanno garantito che il loro consistente patrimonio non finirà ai figli (Persivale, CdS).

Api Negli Stati Uniti la diminuzione delle api sta mettendo in crisi l’economia alimentare: il 90% delle piante coltivate si fonda sull’impollinazione da parte di questi insetti e 87 delle 115 principali colture alimentari dipendono dal meccanismo di impollinazione animale che, oltre alle api, coinvolge farfalle, uccelli e pipistrelli. È stato calcolato che il valore della produzione agricola statunitense che dipende dalle api ha un valore annuo di 15 miliardi di dollari. Obama ha annunciato che allo scopo di arrestare il declino, in atto ormai da alcuni anni, di queste specie, è stata creata un’apposita task force e stanziati consistenti fondi (Mainardi, CdS).

(a cura di Daria Egidi)