Fior da fiore, 9 giugno 2014
Papa Francesco, Abu Mazen e Shimon Peres pregano insieme in Vaticano • I risultati dei ballottaggi • Le grandi opere che non si finiscono mai • Dall’inizio dell’anno sono sbarcati 50mila migranti • Un computer che risponde come un uomo
Papa Storico incontro del Papa con il presidente israeliano Shimon Peres, quello palestinese Abu Mazen e il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo per una comune invocazione per la pace in Medio Oriente. Tutto si è svolto dentro le Mura vaticane: Bergoglio ha accolto prima Peres e poi Abu Mazen all’ingresso della sua casa a Santa Marta. Una stretta di mano e un abbraccio prima di accompagnarli nel salotto dell’albergo e conversare con ciascuno, a un quarto d’ora di distanza. Nella hall hanno incontrato il patriarca ortodosso Bartolomeo. Il presidente israeliano e palestinese si sono salutati: «Sono felice di vederti», «Anch’io». Poi, trasportati da un pulmino sono giunti nel prato dei Giardini vaticani scelto per le preghiere di invocazione per la pace. Papa Francesco ha detto: «Signori presidenti, il mondo è un’eredità che abbiamo ricevuto dai nostri antenati, ma è anche un prestito dei nostri figli: figli che sono stanchi e sfiniti dai conflitti e desiderosi di raggiungere l’alba della pace, figli che ci chiedono di abbattere i muri dell’inimicizia e di percorrere la strada del dialogo e della pace perché l’amore e l’amicizia trionfino. Ci vuole coraggio per dire sì all’incontro e no allo scontro, sì al dialogo e no alla violenza, sì al negoziato e no alle ostilità, sì al rispetto dei patti e no alle provocazioni, sì alla sincerità e no alla doppiezza». Poi tutti quanti, armati di pale, hanno scavato una porzione di terreno, tra due alte siepi di bosso, per piantare un ulivo prima di spostarsi poco più in là per un incontro privato nella Casina Pio IV (venti minuti di colloquio tra il Papa, il patriarca e i presidenti).
Voto I risultati dei ballottaggi dicono che alle 23, chiusura dei seggi, l’affluenza era al 49,49% contro il 70,61 di due settimane fa. Nei 16 capoluoghi, 13 di provincia e tre di regione, dove ieri si è votato, il conto finale ha registrato 10 comuni al centrosinistra e 5 al centrodestra, di cui uno, Potenza, a Fratelli d’Italia. Un capoluogo ai Cinquestelle. In totale, cumulando i risultati degli eletti al primo turno, i sindaci di centrosinistra sono 18, contro i 14 delle precedenti Amministrative, quelli di centrodestra sono 6, contro i 13 del voto precedente, uno va ai Pentastellati e uno a una Lista civica. Manca ancora il dato di Caltanissetta, dove si vota ancora oggi. Tra i risultati meno scontati, c’è quello di Livorno, storicamente di sinistra, dove ha vinto il M5S.
Opere Sergio Rizzo sul CdS: «L’Autostrada del Sole venne realizzata in poco più di otto anni, al ritmo di 94 chilometri l’anno con un costo medio, in euro attuali, di 4 milioni al chilometro. Per la Salerno-Reggio Calabria, poco più che una semplice statale lunga 443 chilometri invece dei 794 dell’Autosole, di anni ne servirono 11, e il costo a chilometro era già salito a 5,5 milioni. L’attuale rifacimento della stessa autostrada, iniziato nel 1997, potrà forse dirsi completato in vent’anni, a un costo chilometrico esattamente valutabile soltanto alla fine: ma certo non molto distante da un quintuplo di quello di quando l’arteria fu costruita. (…) Un recente studio di Intesa Sanpaolo ha appurato che il costo medio di un chilometro di alta velocità made in Italy è triplo rispetto alla Spagna, alla Francia e al Giappone. Vari sono i motivi: non ultimo le compensazioni che vengono imposte dai Comuni attraversati dai binari. Ma oltre al costo economico c’è da mettere nel conto anche la perdita di tempo: per realizzare l’alta velocità ferroviaria in Italia c’è voluto un ventennio. Fatto sta che nel 2012 avevamo 876 chilometri di linee veloci, contro 2.125 della Francia e 3.230 della Spagna: e pensare che la prima tratta europea per i supertreni, la direttissima Roma-Firenze, era stata costruita proprio in Italia, all’inizio degli anni Settanta (…).Chi si è preso la briga di calcolare i costi del «non fare» ha stimato che la mancata costruzione di ferrovie e autostrade che hanno fatto scivolare l’Italia in fondo alla classifica dei Paesi europei per dotazione infrastrutturale ci abbia causato una perdita di 278 miliardi di euro. A cui va aggiunta, ovviamente, la fattura delle opere pubbliche mai completate: record, anche questo, tutto italiano. Ne sono state censite 395, con una punta di 150 nella sola Sicilia».
Mare Nostrum Dicono dati dell’operazione Mare Nostrum che dall’inizio dell’anno sono sbarcati in Italia 50mila migranti. In tutto il 2013 erano stati 43mila. Il record del 2011 (63Mila) sarà presto cancellato. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]
Spagna Un sondaggio realizzato in Spagna per El País subito dopo l’annuncio dell’abdicazione di re Juan Carlos dice che il 62% dei cittadini è favorevole alla convocazione di un referendum sulla monarchia, anche se poi una leggera maggioranza, intorno al 53%, afferma di preferire come Capo di Stato il prossimo re, Felipe VI, piuttosto che un presidente repubblicano. La maggioranza a favore del referendum è schiacciante tra i più giovani e, nell’età compresa fra 18 e 34 anni, sfiora il 75% (Ciai, Rep).
Computer Per la prima volta un computer ha superato il test di Turing, un esperimento ideato per distinguere l’intelligenza artificiale da quella umana. Il calcolatore deve rispondere a domande specifiche,che vengono rivolte contemporaneamente anche a un uomo: i membri della giuria devono ogni volta cercare di capire chi dei due è il loro interlocutore. Se il computer riesce a ingannarli per oltre il30% delle risposte, il test si considera superato. E’ capitato al calcolatore Eugene, ideato Vladimir Veselov ed Eugene Demchenko, che ha convinto il 33% dei giudici di essere una persona nel corso di 150 conversazioni (Ruffilli, Sta).
(a cura di Daria Egidi)