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 2014  giugno 03 Martedì calendario

La Commissione europea scrive all’Italia • I giornalisti Rai verso la revoca dello sciopero • Juan Carlos di Spagna abdica in favore del figlio • Falso champagne e carne al solfito • Un santone indiano nel congelatore


Raccomandazioni La Commissione europea in scadenza ha inviato raccomandazioni prudenti e generiche al governo italiano e ha rinviato all’autunno la decisione su se aprire una procedura per «squilibri macroeconomici eccessivi» (per l’altissimo debito pubblico) e sulla richiesta di slittamento del pareggio di bilancio al 2016. Rehn ha espresso fiducia nell’attuazione delle «misure decise» a Roma, specificando che «ne devono essere introdotte di nuove, se necessario». Ha smentito la richiesta immediata di manovra correttiva per alcuni miliardi. Nelle raccomandazioni lo scenario macroeconomico, su cui si fondano le previsioni di bilancio, viene definito «ottimistico». Si ricorda che l’aggiustamento strutturale del debito nel 2014 è indicato nello 0,1% (rispetto al richiesto 0,7%). Il conseguimento degli obiettivi di bilancio, dal 2015, non è giustificato da «misure sufficientemente dettagliate». È necessario «aumentare l’intensità delle riforme per sostenere la crescita e l’occupazione». Servono «misure decisive» per combattere l’evasione fiscale e altre «aggiuntive» contro il lavoro nero e l’economia sommersa. Va migliorata l’efficienza del fisco semplificando le procedure. Va monitorato l’effetto del taglio del cuneo fiscale nel 2014 spostando «ulteriormente» la tassazione dal lavoro verso i consumi, i beni immobili e le attività inquinanti.

Rai Una nota del governo ha annunciato la tabella di marcia sulla riforma della Rai: «Riforma del canone, anticipazione percorso della concessione, trasformazione e innovazione della Rai sono gli obiettivi da raggiungere entro il 2014. Su questo percorso apriremo un confronto con tutti, perché il servizio pubblico appartiene a tutti, non solo agli addetti ai lavori». Così l’Usigrai, il sindacato interno dei giornalisti Rai, l’Usigrai, il sindacato interno dei giornalisti Rai, sta pensando di revocare lo sciopero proclamato con le altre sigle sindacali per l’11 giugno.

Spagna Ieri Juan Carlos I di Borbone ha rinunciato al trono di Spagna: «Lascio il passo a chi è in condizioni incomparabilmente migliori per assicurare la stabilità». L’erede è il figlio maschio, il prossimo Felipe VI. Secondo fonti di Palazzo, Juan Carlos avrebbe pensato a lasciare quando farfugliò in un discorso pubblico. Era il 6 gennaio, appena dopo aver compiuto 76 anni.Il governo dovrà approvare una legge perché nella Costituzione spagnola l’abdicazione non è regolamentata: dovrà passare a maggioranza assoluta nei due rami del Congresso e poi Felipe giurerà davanti all’assemblea in seduta congiunta. Il tutto finirà, si calcola, prima della fine di giugno.

Juan Carlos Scrive Sergio Romano sul CdS a proposito di Juan Carlos di Spagna: «Il suo padre politico fu il generale Francisco Franco y Bahamonde, caudillo dello Stato spagnolo dalla fine della guerra civile, nel 1939, alla sua morte, nel 1975. L’autore del pronunciamento contro la Repubblica del 18 luglio 1936 avrebbe potuto abolire la monarchia e costruire per se stesso un nuovo Stato. Ma la parola “repubblica” gli suonava indigesta ed era troppo conservatore per rinunciare al grande passato del suo Paese. Fu così che il caudillo è stato per Juan Carlos ciò che Mazzarino fu per il futuro Luigi XIV alla corte di Francia. Non risulta che Franco abbia impartito lezioni al giovane Juan Carlos e scritto per lui le massime che formano il testamento politico del cardinale italiano (ma educato anche in università spagnole). Scartato il padre Juan, conte di Barcellona, per cui Franco non aveva alcuna simpatia, la scelta cadde sul terzogenito. Era un bel ragazzo, buon cacciatore (nel senso venatorio e amatorio), ma a tutti coloro che lo frequentavano dette l’impressione che avrebbe recitato con serietà la sua parte. Occorre riconoscere che la strategia di Franco, soprattutto per un Paese che era stato devastato da una guerra civile, si dimostrò provvidenziale. Quando il Caudillo morì, Juan Carlos era pronto. Aveva frequentato le scuole militari del suo Paese, aveva completato gli studi all’università di Madrid e ed era stato iniziato con qualche stage agli arcani della pubblica amministrazione. Nel luglio del 1969 veniva ufficialmente riconosciuto erede al trono e il 22 novembre 1975 fu proclamato re di Spagna». [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Sofisticazioni L’ultimo rapporto dei carabinieri dei Nas, i Nuclei Antisofisticazioni (oltre 90mila controlli effettuati tra il 2012 e il 2014) dice che 31mila esercenti sono irregolari. Su circa 12mila allevamenti di bovini e ovini sono quasi 4mila i fuorilegge. Stessa media si registra nel settore delle farine e dei pastifici con 6mila e 500 locali non in regola a fronte di 17mila e 500 verifiche effettuate. Nel settore della ristorazione uno su due locali è irregolare. Tra il 2012 e il 2014 sono stati verificati ben 27.419 locali pubblici e 11.524 avevano commesso almeno una violazione delle norme. Tra gennaio e il 15 maggio scorso sono su 2.818 ristoranti sono 1.379 quelli che non hanno superato l’esame. A Parma i carabinieri hanno sequestrato «2.300 prosciutti ottenuti da animali alimentati con rifiuti» a Palermo sono stati denunciati 23 macellai che vendevano «carne trattata con Ione solfito che la faceva diventare rossa e sanguinolenta», in quattro Regioni - Puglia, Marche, Emilia Romagna e Veneto - sono stati sequestrati centinaia di litri di Cafodos e tonnellate di pesce spada e tonni. Nel dossier si sottolinea come «il Cafodos è un additivo che viene mescolato con il ghiaccio e dopo qualche secondo diventa invisibile alle analisi di laboratorio. Ha un effetto miracoloso: consente di dare freschezza apparente al prodotto, ma all’interno generalmente è già marcio». Sofisticazione pericolosa per la salute è stata accertata anche per l’olio extravergine che in moltissimi casi viene sostituito con olio di soia e adulterato. Ma il vero capolavoro della contraffazione è stato scoperto dal Nas di Napoli con migliaia di false bottiglie di Champagne Moët & Chandon, Veuve Clicquot Pondsardin e Bollinger identiche agli originali. Il valore del sequestro supera i due milioni di euro (Sarzanini, CdS).

Guru Dal 29 gennaio, quando il suo cuore ha cessato di battere, il santone indiano settantenne Shri Ashutosh Maharaj è conservato in congelatore, con l’approvazione di un tribunale indiano. Moglie e figlio insistono nel dire che è morto, ma secondo molti fedeli il guru si trova nello stato di profonda meditazione noto in India come samadhi, e bisogna lasciarlo in pace fino al suo risveglio. Quindi, mentre i famigliari vorrebbero cremarlo, turni di discepoli si alternano davanti al freezer in attesa di un segno di rinascita da parte del santone, il quale solo allora potrà designare un successore (che gestirà la Fondazione, proprietaria nel solo ashram di Jalandhar di 40 ettari di terre con immobili annessi del valore di 167 milioni di dollari, oltre a quelli donati dai discepoli in numerosi altri Paesi) (Bultrini, Rep).

(a cura di Daria Egidi)