Fior da fiore, 1 giugno 2014
Il sergente americano rilasciato dopo cinque anni dai talebani • Nelle scuole italiane 342 mila alunni sono vicini all’amianto • Tre miliardi di consumi in più grazie al bonus da 80 euro • Il 4 giugno sono dieci anni dalla morte di Nino Manfredi • Manfredi, la prima notte di nozze, le scappatelle e il terrore dell’aereo • Montolivo, infortunato, non farà i Mondiali • I guanti di Buffon
Talebani Il sergente americano Bowe Bergdahl, 28 anni, catturato in Afghanistan dai talebani nel 2009, rilasciato ieri in cambio di cinque afghani detenuti a Guantánamo. La sua prigionia si è chiusa nella serata di sabato quando un elicottero carico di commandos americani ha raggiunto il punto dello scambio. Bergdahl, che era l’ultimo prigioniero americano, quando ha visto militari è scoppiato a piangere. Soddisfatto Obama: «È la prova che non lasciamo nessuno sul campo di battaglia. Non abbiamo mai dimenticato Bowe». I repubblicani hanno però criticato il «baratto» presentandolo come una concessione «ai terroristi».
Scuole 1 Dati dal «Diario della transizione» del Censis: 24 mila scuole statali su 41 mila, cioè poco meno di sei su dieci, hanno gli impianti (elettrici, idraulici, termici) che non funzionano, sono insufficienti o non a norma. Novemila strutture hanno gli intonaci che cadono a pezzi, in 7.200 edifici bisogna rifare tetti e coperture, 3.600 sedi necessitano di interventi sulle strutture portanti, 2.000 sono quelle che espongono i loro 342 mila studenti al rischio amianto. Il governo corre ai ripari emette in campo un Piano da 7 miliardi di euro: 2 miliardi di fondi già stanziati, 900 milioni di mutui erogati dalla Banca europea per gli investimenti e tra i 2,2 e i 4 miliardi provenienti dai fondi di coesione. Nei mesi scorsi il premier Renzi invitò i sindaci a segnalare le situazioni più gravi e a luglio partiranno i primi lavori.
Scuole 2 Più del 15% degli edifici scolastici italiani è stato costruito prima del 1945, un altro 15% è datato tra il 1945 e il 1960, il 44% risale al ventennio 1961-1980.
Bonus La spesa delle famiglie italiane potrebbe aumentare, nel 2014, di 3,1 miliardi di euro grazie all’impatto del bonus fiscale di 80 euro, deciso dal governo per i lavoratori dipendenti con reddito basso. Si tratta di poco meno della metà dell’ammontare complessivo del bonus (circa 7 miliardi). 1,2 miliardi saranno invece destinati al risparmio, e quasi 1 miliardo di euro servirà per ripianare vecchi debiti. La stima è dell’ufficio economico di Confesercenti, che ha commissionato un sondaggio Swg tra i beneficiari. Dal sondaggio emerge inoltre che il 78% delle persone interessate ha già ricevuto il bonus in busta paga. Di questi, due su tre (il 66%) hanno percepito la cifra esatta di 80 euro. [r. e., Sta]
Manfredi 1 Il 4 giugno sono dieci anni dalla scomparsa di Nino Manfredi che verranno celebrati con varie manifestazioni: il 7 giugno a Roma con un concerto in suo onore all’Auditorium Parco della Musica diretto da Roberto Gatto che ha arrangiato in forma jazz le musiche più celebri dei suoi film; a luglio la Cineteca di Bologna gli dedica una retrospettiva; ad agosto la Mostra del cinema di Venezia ospita la proiezione del suo primo film da regista, restaurato in digitale, L’avventura di un soldato; poi le celebrazioni si spostano in autunno a New York e si concluderanno a Parigi il 30 novembre con una rassegna al Cinema Arlequin. (Costantini, Cds)
Manfredi 2 Erminia Manfredi, che sposò Nino nel luglio 1955, dice che al marito le donne «piacevano tanto. Anche quando, negli ultimi tempi, stava malissimo, se si trovava davanti una bella ragazza, non rinunciava a guardarla, magari a mandarle un bacio... ne era ammaliato». I tradimenti furono molti: «Eh sì, ogni tanto capitava, e me li confessava pure, perché da buon cattolico voleva essere assolto, cercava il perdono. Io ne soffrivo, ma non riuscivo a negarglielo». Non glielo negò neanche quando spuntò una figlia nata dalla fugace relazione con un’attrice bulgara: «In famiglia lo soprannominammo Zorro, perché mi confessò candidamente che era stato solo uno sbandamento, un attimo di abbandono... Sì, però in una sola notte di “follia” era riuscito a mettere a segno una gravidanza» (ibidem)
Manfredi 3 «Al primo risveglio, dopo la prima notte di nozze, mi guardò stralunato e disse: e mo’ devo sta’ co’ te per tutta la vita?» (Erminia Manfredi) (ibidem)
Manfredi 4 Manfredi aveva una paura pazzesca di andare in aereo e il viaggio per portare Rugantino negli Stati Uniti, racconta la moglie, «gli costò un’ansia terribile. Così come l’irrequietudine di Aldo Fabrizi che, essendo grosso, non riusciva a stare seduto e per l’intero tragitto tra Roma e Toronto, la prima tappa, stette in piedi come sull’autobus. Per non parlare poi delle cibarie che Aldo si era portato appresso! Spaghetti, pomodori in scatola, olio, aglio... Alla dogana gli sequestrarono tutto». Anche Nino era una buona forchetta: «Quando eravamo in Angola, sul set di “Riusciranno i nostri eroi”, ero io che dovevo cucinare tutti i giorni per lui e per Alberto Sordi, anche lui perennemente affamato. Non disponevo di molti utensili e, per scolare la pasta, bucavamo le pizze di latta che contenevano la pellicola, tramutandole in scolapasta o, all’occorrenza, anche in grattugia per il parmigiano». (ibidem)
Montolivo Montolivo non sarà ai Mondiali. A Londra, durante la partita dell’Italia contro l’Irlanda, dopo tredici minuti di gioco, in un contrasto con l’irlandese Alex Pearce, si è fratturato la gamba sinistra e forse dovrà essere operato. Non solo: Aquilani, che ne aveva preso il posto, è finito lui pure in ospedale per un colpo in testa, con conseguente stato commotivo.
Buffon «Ho mani belle, dita lunghe: eredità di mio padre. Uso gli stessi guanti da dieci anni, si può dire che li progetto io: non troppo stretti per lasciare libertà di movimento alle mani e con un lattice di bassa aderenza per sentire il pallone, quelle poche volte che mi riesce di bloccarlo» (Buffon, che quest’anno giocherà il suo quinto Mondiale, a Dario Cresto-Dina di Rep).
(a cura di Roberta Mercuri)