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 2014  maggio 21 Mercoledì calendario

Non si parla che di Grillo da Vespa e se ne parla in genere dicendo bene di Grillo e benissimo di Vespa

Non si parla che di Grillo da Vespa e se ne parla in genere dicendo bene di Grillo e benissimo di Vespa.

Sentiamo qualche commento.I più divertenti vengono da twitter, e specialmente dai colleghi. Filippo Facci: «Dite quel che volete ma alla fine sono due vecchi anche loro». Ferruccio de Bortoli: «Assai apprezzato ieri sera Bruno Vespa nell’ntervista con una vecchia gloria della Rai». Andrea Scanzi: «Beppe Grillo da Vespa: 26.88% di share con 4.276.000 spettatori. Una cifra spaventosa per quell’ora. Ha vinto Grillo, ha stravinto Vespa». David Parenzo: «L’onorevole Vespa batte l’On. Grillo 3 a Zero! Grillo funziona in piazza, nello studio di #portaaporta sembra solo un povero pazzo!». Paolo Gentiloni (che è anche un politico del Pd): «Il ciclone Grillo ha prodotto un risultato clamoroso: la rivalutazione di Vespa». Edoardo Camurri: «Grillo ha fatto di Vespa un leader democratico». Giuseppe Cruciani: «Bruno Vespa ieri mattatore, altro che Grillo». Nicola Porro: «La domanda è: Grillo sta tranquillizzando i moderati?». E questo è forse il punto.  

In che senso?
Grillo è andato da Vespa per prendere i voti del pubblico di Raiuno: anziani, non troppo colti, conservatori. Gente tendenzialmente moderata e che lo conosce poco e male. Gente che comunque, come ha ricordato lo stesso Vespa, ha fatto vincere due volte Prodi e due volte Berlusconi. Se ne potrebbe cavare una specie di teorema: non si vince se non si ha l’appoggio di quel segmento di popolazione, il segmento di popolazione che guarda Raiuno e Porta a porta. E infatti Grillo è apparso accogliente, persuasivo, tranquillizzante, ha di continuo mandato il messaggio subliminale: non succede nessuna catastrofe se votate per noi.  

Punta davvero a vincere?
Mi sa di sì. E ha detto che se vincerà chiederà a Napolitano di andarsene. Napolitano ha risposto quasi con sprezzo: in Italia c’è libertà di parola (cioè ognuno può dire qualunque scemenza). Al nuovo presidente della Repubblica Grillo chiederebbe le elezioni anticipate, da svolgersi con il sistema elettorale in vigore, quello ridisegnato dalla Corte costituzionale, proporzionale puro con sbarramento al 4 e all’8 per cento. Può accadere? L’ultima notizia è che Renzi si considererà vincitore se arriverà primo e distanzierà il suo avversario di almeno cinque punti. Altri dicono che sono astruserie, per vincere basterà prendere un voto più del Movimento 5 Stelle. Che però l’ultima volta, se non ci fossero stati i voti degli italiani all’estero, sarebbe risultato il primo partito.  

Reazioni degli altri?
Berlusconi ha tentato di riconquistare la scena con un’intemerata impressionante, recitata a L’aria che tira di Myrta Merlino su La7: «Lui è uno esperto sul non entrare in prigione perché con colpa ha ucciso tre amici, è entrato dentro una strada che aveva un cartello che avvisava “strada impraticabile”, lui è riuscito ad uscire dalla sua auto e sono morte tre persone. E’ stato condannato per omicidio plurimo, ha fatto tre mesi di carcere, è un pregiudicato, è un assassino ma la prigione l’ha scampata e non dovrebbe tornare su questi argomenti. Le persone che lo votano cercano la vendetta e vogliono il sangue. Lui dice le stesse cose che diceva Hitler in campagna elettorale. Questo signore è conosciuto come uno che non faceva lo spettacolo se non era pagato in gran parte in nero, vederlo che ora fa il moralista in televisione è un qualcosa che mi disturba». Grillo gli ha risposto: «Sono voci dall’aldilà, non replico neanche. Uno dei più grandi evasori della storia dà dell’evasore a me? E’ fantastico... E’ un pover’uomo che non crede più in quello che dice. Sta zampettando da una televisione all’altra per salvare le sue aziende, non gli elettori». Berlusconi ha contro-contro-replicato: «Se Grillo vuole, facciamo una trasmissione aperta. Io porto testimoni che dicono che lui accettava i soldi in nero e la sentenza che lo condanna per omicidio plurimo». Non c’è da andare in televisione per la storia dell’incidente automobilistico: l’ha raccontata, molti anni, fa lo stesso Grillo. Quanto al nero... Le accuse fioccano, il comico, di fatto, non ha mai risposto.  

E Renzi?
È andato da Barbara D’Urso: «Grillo mi dà dell’ebetino? Se gli interessa continui a farlo, a me interessa che non insulti gli italiani». « M5S è già primo partito, alle politiche e senza coalizioni, quindi dovrebbero restare il primo partito. Io vedo negli occhi delle persone che non vincerà. E ne sono convinto perché domenica 25 è una sorta di ballottaggio: o vincono quelli che usano il linguaggio del terrore, con parole come Hitler, peste rossa, lupara bianca, vivisezione, oppure da italiani torniamo a credere nel futuro del Paese». Al Piccolo di Milano Renzi ha fatto l’imitazione di Berlusconi e promesso «un fisco più semplice al punto che in futuro potremo pagare le tasse con un sms».