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 2014  maggio 19 Lunedì calendario

Stasera Grillo va da Vespa e vuol portarsi dietro il plastico di un castello grande un metro per un metro nel quale si vedrebbero imprigionati i politici attuali

Stasera Grillo va da Vespa e vuol portarsi dietro il plastico di un castello grande un metro per un metro nel quale si vedrebbero imprigionati i politici attuali. Non si sa se Vespa accetterà. Intanto tuona contro l’idea Michele Anzaldi, democratico e segretario della commissione parlamentare di Vigilanza. Chiede l’intervento del Garante, e dice: «È una situazione senza precedenti, un ospite politico decide gli elementi della scenografia in studio...». Grillo voleva che il faccia a faccia con Vespa (ma sarà un monologo) venisse trasmesso in streaming dal suo sito, richiesta a cui la Rai ha risposto di no: la puntata di stasera di Porta a porta, in onda su Raiuno dalle 23.30, si potrà seguire in streaming, in diretta o nei giorni successivi, su Rai.it.

Il problema è che Grillo gioca sul fatto che, oltre che un politico, è un attore. Quindi discute una specie di ingaggio, prima di presentarsi: il plastico, lo streaming...Ha anche chiesto che la Rai trasmetta, in quota tribuna politica, un pezzo del suo comizio di venerdì prossimo a San Giovanni (la risposta è stata no). Quanto alla questione del doppio ruolo, beh è vera: i comizi di Grillo sono spettacoli, e qualche volta si paga pure il biglietto. Ieri dalla Annunziata Casaleggio ha detto: siamo molto diversi, io sono un manager e ragiono da manager. Lui è un artista. La combinazione di queste diversità funziona.  

Gli insulti si sprecano.
Sciacallo, Hitler, Robespierre, carogna, cesso, dittatore, gufo. Nel comizio dell’altro giorno a Torino Grillo ha detto che Renzi è andato a dare due leccate al culone tedesco della Merkel. Poi ha mandato affanculo Schulz, candidato alla presidenza del centrosinistra, lo stesso per il quale, ieri su Repubblica, s’è raccomandato di votare Scalfari. Qualunque voto diverso da questo - dicono tutti - sarebbe irresponsabile. «Diverso da questo» significa «Cinquestelle», incubo generale. Grillo guadagnerà consenso da questo atteggiamento universale contro di lui: i partiti sono odiati, quindi va benissimo colui che i partiti odiano. Renzi, intervenuto all’Arena di Domenica in, su Raiuno, ha detto: «Votate chi vi pare ma non votate i buffoni [...] C’è una parte delle forze politiche che punta a insultare, non a cambiare l’Italia, e che scommette sulla sconfitta del Paese. Mi sembra che Grillo viva questa esperienza come un grande spettacolo, pensando che le persone siano il pubblico e sotto sotto se la rida sotto i baffi pensando che qualcuno ci creda davvero».  

• In altri termini si sta verificando quello che era già accaduto con Berlusconi: se non votate per me, almeno non votate per lui. Adesso il nemico numero uno è Grillo.
Infatti anche Berlusconi gli dà addosso. «Stiamo attenti - ha detto in collegamento telefonico con la stazione marittima di Napoli dove c’era una manifestazione del partito - questo signore è un distruttore con l’odio incorporato». Poi ha aggiunto: «Sapete come ha chiamato il suo cane? Delirio... almeno è coerente». L’ex Cavaliere ha poi avvertito che Grillo «ha detto, a proposito di dittatori, che se M5S diventerà il primo partito farà una marcia su Roma». «La faremo noi» ha assicurato Berlusconi, che poi ha aggiunto che il Movimento 5 Stelle «è una iattura».  

Che cosa ha detto Casaleggio a Lucia Annunziata?
«Se vincessimo alle europee il giorno dopo chiederemmo un nuovo presidente della Repubblica e domanderemmo al nuovo presidente della Repubblica di indire le elezioni politiche. L’attuale Parlamento dal punto di vista costituzionale e di rappresentanza della volontà popolare non ha legittimità». Casaleggio, che aveva in testa un berrettone per nascondere la ferita della recente operazione al cervello, ha anche detto che sceglieranno il governo con un sondaggio in rete, poi in campagna elettorale faranno sapere i nomi dei ministri e del presidente del Consiglio.  

Ma possono vincere?
Intanto bisogna intendersi sulla parola «vincere»: se prenderanno più dell’ultimo 25%, ma senza arrivare primi, questa sarà una vittoria tanto grande da fargli chiedere la crisi e le elezioni? A parte il fatto che se Forza Italia precipiterà troppo in basso, sarà forse lo stesso Renzi a volere il voto a ottobre. Ma sono elucubrazioni a cui dovremo dedicarci per forza la settimana prossima. Ieri ho visto il sondaggio di Huffington e dava Renzi al 32,3 (in calo), Grillo al 26 (in ascesa sostenuta), Forza Italia al 19 (stabile). Ncd-Udc e Lega passerebbero con più del 5%. Tsipras e tutti gli altri fuori.