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 2014  maggio 14 Mercoledì calendario

Biografia di Matteo Torretta

• Rho (Milano) 16 dicembre 1980. Cuoco. Executive chef ad Asola – Cucina Sartoriale. al nono piano del Brian&Barry Building a Milano, e coproprietario del ristorante Food Art (assieme ad Andrea Cova).
• «Sono uno dei tanti esempi di meticcio italiano. Mamma meridionale, pugliese di origine, commerciante; papà di Milano, grande fotografo naturalista che ha lavorato in passato per il National Geographic. Essendo mamma sempre impegnata in negozio e papà in giro per il mondo a scattar foto, sono cresciuto con mia nonna Anna e sua sorella Giuseppina. Alla loro tavola ci si riuniva tutti, non soltanto a Natale: a qualsiasi ora smettessero di lavorare, genitori e parenti finivano per sedersi a mangiare in quella casa. Una tradizione che continua tuttora, anche se nonna ha quasi 90 anni» (Andrea Guolo) [Luciano Pignataro WineBlog, 20/11/2012].
• «Il debutto è stato con Gualtiero Marchesi a Erbusco. Dopo un paio d’anni all’estero è tornato in Italia chiamato da Giancarlo Perbellini, poi Carlo Cracco e Tonino Cannavacciuolo. Nel 2005 si è trasferito da Martin Berasategui a San Sebastian, in Spagna, dove resta per circa due anni. Ma Torretta vive con la valigia in mano e presto decide di ripartire per Milano dove nel 2008 avviene la svolta. Chiamato dalla famiglia Gatto al Savini a Milano, dopo pochi mesi, a soli 28 anni, Torretta è incoronato capo cucina. Per due anni e mezzo circa è andato tutto bene, ma poi le strade si sono divise. Lo chef ai tempi disse che il suo desiderio era sperimentare nuove strade in cucina. Così è andato in Sardegna ai Feudi della Medusa per poi ritornare sul continente, prima con Food Art con Andrea Cova, e infine nel 2011 “salire” al V Piano del Grand Visconti Palace in via Mantova» (Lorenzo Morelli) [Economiaweb, 5/8/2013].
• «Matteo mette soggezione. Grande, grosso, taciturno, lo sguardo che si leva di rado ma, quando ti punta, senti come una voce da lontano che dice: occhio a sparar cazzate, questo non perdona. Lo accompagna poi una strana fama di cuoco inquieto, litigioso, che cambia i ristoranti come si cambiano le lenzuola del letto, e quasi sempre il rapporto finisce male, molto male» (Guolo, cit.).
• Vive con la compagna brasiliana Cinthia, messicana, conosciuta nelle cucine di Martin Berasategui.