La Gazzetta dello Sport, 18 dicembre 2012
Trecentoventunmila 210 cittadini italiani sono alle prese con i quiz del ministero della Pubblica Istruzione, risolti i quali potranno sostenere le normali prove scritte e orali per ottenere un posto di ruolo nella scuola italiana
Trecentoventunmila 210 cittadini italiani sono alle prese con i quiz del ministero della Pubblica Istruzione, risolti i quali potranno sostenere le normali prove scritte e orali per ottenere un posto di ruolo nella scuola italiana. I posti da assegnare saranno 11.542, dunque questa prima prova di massa servirà a una prima scrematura. In questo momento per ogni cattedra ci sono 29 concorrenti.
• Come fanno a selezionare tra tanta gente? Come distinguono, mettiamo, tra le cattedre di matematica del liceo e i maestri della scuola elementare?
Non distinguono. Il concorsone è una prova generale di logica (18 quiz), comprensione verbale (18), informatica e lingua straniera (7 e 7). Si tratta cioè di qualcosa che prescinde quasi persino dalla cultura generale, che sarà messa alla prova in seguito. A Roma la contestano con lo slogan «Portiamo in piazza la Settimana enigmistica».
• Mi faccia un esempio di questi test.
Mah, per esempio, ti possono chiedere che cos’è un monopsonio. O un echidna. Nel quiz logico la domanda può essere questa: «“"Giuseppe promette al figlio Antonio che, se verrà promosso con al più due debiti formativi, gli regalerà un weekend a Rimini”. In quale dei seguenti casi si è certi che Giuseppe NON mantiene la promessa? A - Antonio è promosso con un debito formativo e non riceve alcun regalo dal padre; B - Antonio viene promosso con tre debiti formativi e non riceve alcun regalo dal padre; C - Antonio riceve in regalo dal padre un weekend a Rimini prima di conoscere l’esito degli scrutini di fine anno; D - Antonio viene respinto e riceve in regalo dal padre un weekend a Rimini». Per ogni quiz si tratta di scegliere tra quattro risposte alternative. Se si indovina, si piglia un punto; se si sbaglia se ne perde mezzo; se non si risponde si prende 0. Per passare bisogna aver segnato almeno 35. I qiz da risolvere sono 50 e si hanno 50 minuti di tempo.
• Quanto tempo ci vuole per sapere se si è stati promossi o bocciati?
Si sa immediatamente. Le prove si affrontano davanti a 50 mila computer ospitati in 2.520 aule sparse in tutta Italia. Si arriva e si viene accolti da un funzionario amministrativo, che ti identifica, e da un tecnico informatico che ti accompagna al computer, ti fa sedere e poi clicca sul pulsante “avvia prova”. Il candidato a quel punto è solo: gli è stato vietato di portare con sé carta e penna, deve solo ragionare e ricordare. Le 50 domande sono estratte a sorte dal software da un insieme di 3.500 quesiti su cui ci si è potuti anche esercitare da casa. Particolare significativo: durante gli allenamenti, il sistema ti ha fatto sapere se una risposta era sbagliata, ma non ti ha detto qual era la risposta giusta. Al termine dei cinquanta minuti, il computer dichiara conclusa la prova, e ti fa subito sapere il punteggio che hai conseguito. Si sa anche perciò se si è stati ammessi oppure no alle prove vere e proprie. Il ministro Profumo, già nel presentare quest’estate il sistema, aveva avvertito che si trattava di una procedura concorsuale rivoluzionaria alla quale avrebbero di sicuro fatto ricorso, in futuro, anche altre amministrazioni.
• Non si direbbe che il mondo della scuola abbia reagito troppo entusiasticamente.
Il mondo della scuola, almeno quando vuole esprimersi attraverso i mezzi di comunicazione di massa, sembra carico di rancori. Quando poi lo si va a guardare da vicino risulta assai meno imbizzarrito. Il punto importante è che si fa un concorso dopo 13 anni, e il concorso precedente al 1999 era stato indetto nel 1990. Questo nonostante la legge preveda il concorso come unica forma di reclutamento ammessa. In questi due decenni si è fatto altrimenti, ricorrendo alle graduatorie, diluendo i pensionamenti, esagerando con il lavoro temporaneo. Gli 11.542 vincitori, distribuiti su tutto il sistema scolastico, dalle elementari ai licei, ringiovaniranno il parco docenti, oggi il più vecchio al mondo secondo i dati Ocse. E ne accentueranno la femminilizzazione: le donne in gara sono 258.476. L’età media dei candidati è di 38,4 anni. Già molto, se si considera che in un paese normale queste selezioni dovrebbero essere riservate ai neo-laureati. Ma soddisfacenti, considerate l’età media di 54-55 anni dei docenti italiani.
• Si può sapere la risposta esatta dei quiz di cui ci ha dato un esempio poco fa? Il lettore che voglia provare a far da sé, specie nel quiz di logica, copra la risposta.
Il monopsonio è un mercato in cui molti vendono ma solo uno compra. L’echidna è un mammifero che fa le uova. Siamo certi che Giovanni non mantiene la sua promessa nel caso A.