10 maggio 2014
Tags : Adolf Hitler
Biografia di Adolf Hitler
Braunau am Inn (Austria) 20 aprile 1889 - Berlino 30 aprile 1945. Fondatore del nazionalsocialismo, Führer del Terzo Reich. Soldato dell’esercito tedesco durante la Prima guerra mondiale.
• Figlio di un impiegato bavarese della dogana asburgica, frequentò a Linz la scuola tecnica senza apprezzabili risultati. Perse il padre nel 1903 e la madre nel 1907, quindi si trasferì a Vienna, dove visse di espedienti e saltuariamente del lavoro di imbianchino. A Vienna si avvicinò alla musica di Wagner e iniziò a coltivare le sue ossessioni in tema di antisemitismo, nazionalismo (opposto all’internazionalismo socialista) e pangermanesimo razzista. Nel 1913 si trasferì a Monaco di Baviera per evitare di prestare servizio militare in un esercito che vedeva come un «crogiuolo di popoli inferiori» (l’avrebbe scritto nel Mein Kampf). Nel gennaio 1914 però fu riconsegnato dalla polizia tedesca a quella austriaca e dovette presentarsi al distretto di Salisburgo per la visita di leva. Fu giudicato fisicamente inidoneo. Ferito nell’orgoglio decise di rinunciare alla cittadinanza austriaca, divenendo apolide, e tornò in Germania. Il 1° agosto 1914, con l’entrata in guerra della Germania, si arruolò come volontario in un reggimento di fanteria bavarese. Nell’ottobre 1916 fu ferito da una granata durante la battaglia della Somme e trasportato in un ospedale militare nella zona di Berlino. Tornò quindi al fronte e nell’ottobre 1918 dovette essere di nuovo ricoverato perché temporaneamente accecato dall’iprite di un attacco inglese sul saliente di Ypres (secondo alcune fonti si sarebbe trattato invece di un caso di cecità isterica, dovuta allo stress di quattro anni di trincea: nel 1933 la Gestapo distrusse la cartella clinica).
• Apprese dell’armistizio da un letto d’ospedale in Pomerania. E fu lì che maturò l’idea di lanciarsi in politica e di conquistare il potere: «Mi colpì la certezza che avrei liberato la Germania e l’avrei resa nuovamente grande», scriverà nel Mein Kampf. Il disegno si fece ancora più chiaro e determinato quando apprese le dure condizioni di pace imposte dagli Alleati e quando vide il dilagare delle rivolte socialiste in Germania.
• Nel 1921 diventerà il leader incontrastato del Partito nazionalsocialista, nel 1923 tenterà un colpo di stato con l’aiuto del generale Erich Ludendorff (il Putsch di Monaco), nel settembre 1930 otterrà sei milioni di voti alle elezioni per il Reichstag. Cancelliere dal gennaio 1933, nell’agosto dell’anno successivo unificherà le cariche di presidente del Reich e cancelliere attribuendosi il titolo di «Führer und Reichskanzler», il 1° settembre 1939 i suoi soldati invaderanno la Polonia dando inizio alla Seconda guerra mondiale. Pianificherà e ordinerà lo sterminio degli ebrei d’Europa.