2 maggio 2014
Tags : Sandro Veronesi
Biografia di Sandro Veronesi
• Ala (Trento) 18 ottobre 1959. Imprenditore. Fondatore di Calzedonia (presente in 30 Paesi circa, nel 2012 un fatturato di 1,5 miliardi di euro con un aumento del 16% sul 2011 e un utile passato da 133,8 a 136,9 milioni), una delle maggiori reti italiane di abbigliamento intimo, calzetteria e beachwear (comprende i marchi Calzedonia, Intimissimi, Tezenis e il brand del cachemire Falconeri).
• «In 25 anni di attività, ha messo in piedi una realtà da 1 miliardo e 300 milioni di euro, tutto giocato sul low cost della calza, dell’intimo, del costume da bagno e, ora, anche del cachemire. Sandro Veronesi è uno degli imprenditori italiani di grande successo. Lui, che alla fine degli anni Ottanta vendeva calze nei centri della grande distribuzione ma anche nelle più raffinate boutique della calza, ha avuto una geniale intuizione: perché non realizzare un prodotto innovativo, dai prezzi accessibili, ma con una impronta moda che favorisca lo shopping? Detto fatto. All’epoca la moda low cost era ancora un fenomeno poco conosciuto ma Sandro Veronesi, forte di una laurea in Economia e commercio, sapeva che questo era uno dei filoni da coltivare con cura perché avrebbe dato ottimi frutti. E così a Verona, in una strada a due passi dall’università in cui ha studiato, nell’87 ha aperto il suo primo negozio. Ora ne ha più di 3 mila, sparsi in oltre 30 Paesi al mondo, con oltre 22 mila dipendenti impegnati nelle boutique e nelle fabbriche che sfornano in un anno 120 milioni di pezzi. Le creature di successo di Sandro Veronesi si chiamano Calzedonia, Intimissimi, Tezenis e Falconeri. Griffe che parlano rispettivamente di fiorentissimi mercati legati alle calze, ai costumi da bagno, all’intimo più raffinato ed elegante ma anche quello più basic e sfizioso dedicato alle ragazze più giovani. Per approdare poi al mondo del “cachemire democratico abbordabile” di Falconeri. Lungimiranza, determinazione e una attenta capacità di cogliere le esigenze del mercato rappresentano la forza di Sandro Veronesi, capitano d’azienda che al palcoscenico della mondanità preferisce quello delle sue fabbriche, dei suoi negozi, a fianco dei suoi dipendenti, nella stragrande maggioranza donne: sono il 92 per cento, quasi tutte giovani, sotto i 30 anni. Per favorirle nel lavoro, Veronesi ha creato, nel suo quartier generale veneto, un centro infanzia e una fondazione che finanzia programmi di istruzione in Italia e all’estero. “Le donne solitamente non hanno vita facile – spiega – devono conciliare la famiglia, i figli e il lavoro. E creare dei servizi che le aiutino a gestire il ruolo di mogli, madri e dipendenti alla fine le aiuta a lavorare più serenamente e a dare il meglio di sé”. Veronesi sa essere un filantropo e, allo stesso tempo, un imprenditore autorevole, con le idee chiare. (…) Un prodotto accessibile che spopola nel mondo e che ha conquistato tutte le categorie sociali, nessuna esclusa. Dalla ricca signora alle ragazzine, con un basso potere d’acquisto, ma che vogliono essere sempre al passo con i trend della moda. Passando per tutto il segmento uomo e bambino. Il “low cost” di Veronesi funziona, nonostante la crisi. “Abbiamo una crescita costante tutti gli anni – spiega – si cresce e si innova. Certo, coi tempi che corrono bisogna pedalare con più forza. Ma solo così si fronteggia la crisi, senza subirla”» (Laura Asnaghi) [Rep 17/9/2012].
• «Il soprannome di Veronesi è “l’Ortega della lingerie”. Con la differenza che Zara rifà la moda, Intimissimi fa l’intimo. “Già, e ci vuole anche un anno di progettazione per arrivare a un nuovo reggiseno”, precisa. Come cominciò? ”Vendevo calze da donna. La grande distribuzione era soprattutto straniera: tedesche, inglesi, francesi, tutte cattivissime. Mi chiedevano tutto e il contrario di tutto e non andava mai bene niente. Avevo 26 anni e sostanzialmente non mi andava di essere trattato male. Allora ho pensato che se tutta la vita dovevo vivere così, era meglio se cercavo un’alternativa. Ho pensato a un negozio”. L’indipendenza: il sogno di tanti, che tale resta, quasi sempre. “La differenza è che io ho pensato ‘ci credo e ci provo’. E il segreto è stato la coscienza dell’ignoranza”. Questo accadeva nel 1987. “Io lavoravo alla Golden Lady che ci ha aiutato all’inizio con le forniture e poi gli affiliati”. Un mondo femminile, molto intimo, curioso per un uomo. “Quando mi sono laureato pensavo di andare a lavorare nel merchandising bank, col senno di poi ho fatto bene a scegliere la lingerie (…) Sono una persona che ha ascoltato e ascolta molto le donne. E i giovani e la creatività. Poi ammortizzo, addolcisco, smusso: è nel mio carattere far andare d’accordo la gente, creare lo spirito di squadra”» (Paola Pollo) [Cds 21/11/2009].
• Ama la montagna, il volo e il vino.
• Ha tre figli maschi. Il primo, Marcello, ha iniziato a lavorare in azienda.