Fior da fiore, 1 maggio 2014
La riforma della Pubblica amministrazione • Niente deroghe per Berlusconi • Berlusconi aiuterà i malati di Alzheimer • Nel 2035 gli over 65 supereranno il miliardo • La Cina sorpassa l’America • Cressida lascia Harry
Pubblica amministrazione Tra i provvedimenti più forti della riforma della Pubblica amministrazione, illustrata per più di due ore da Matteo Renzi e Marianna Madia al Consiglio dei ministri, la possibilità di licenziare i dirigenti pubblici, il taglio del 50% dei permessi sindacali e l’assunzione di 15 mila giovani al posto dei settantenni. La «rivoluzione», il «cambiamento radicale» non sono però stati approvati dal governo: «Vogliamo tenere la riforma fuori dalle polemiche della campagna elettorale», spiega il premier. Ora partono i 40 giorni di consultazione: «Non siamo arroganti, siamo disposti ad ascoltare tutti, offriamo ai dipendenti, alle forze produttive e ai sindacati un confronto, non è un testo prendere o lasciare ma la sua filosofia sì». Interlocutori privilegiati i dipendenti pubblici, ai quali Renzi e Madia inviano una lunga lettera con le misure in cantiere: «Scriveteci i vostri consigli a rivoluzione@governo.it entro il 30 maggio». La riforma sarà approvata dal governo il 13 giugno. «Preferirei fare un disegno di legge ed evitare il decreto», assicura Renzi. Il premier precisa che non intende fare una riforma «contro i lavoratori, avrebbe le gambe corte». E ancora, «c’è un sacco di bella gente che lavora nel pubblico e qualche fannullone, premieremo i primi e stangheremo i secondi».
Berlusconi 1 Berlusconi — nonostante le polemiche sollevate dalle sue affermazioni televisive contro la sentenza che l’ha condannato («un colpo di Stato»), contro i servizi sociali che pure ha cercato per non finire arrestato («ridicoli»), o contro il presidente della Repubblica («profondo rosso») — aveva chiesto ulteriori spazi di libertà personale e margini di manovra politica ancora maggiori di quelli concessigli dalle prescrizioni sottoscritte in aprile. In particolare aveva prospettato un calendario di appuntamenti elettorali ai quali voleva partecipare benché essi fossero in programma o fuori Milano (dove può fare ciò che desidera dalle 6 alle 23) o fuori Roma, o a Roma ma in giorni diversi dal martedì-mercoledì-giovedì consentitigli negli stessi orari. Ieri il giudice di Sorveglianza di Milano ha respinto l’istanza perché Berlusconi, con le sue esternazioni e con il proprio comportamento successivi all’ottenimento del beneficio dell’affidamento in prova ai servizi sociali, «sta dimostrando incuranza» del significato di questa misura alternativa alla detenzione in carcere, ne «sminuisce la rilevanza», e così segnala che «non ne comprende la portata e i limiti».
Berlusconi 2 Berlusconi, per espiare la pena per frode fiscale ai servizi sociali, aiuterà i malati di Alzheimer ospiti del Padiglione San Pietro della Sacra Famiglia di Cesano Boscone. Per ora, due giorni già fissati: 9 e 16 maggio, due venerdì. Fissati anche gli orari: ingresso alle 9.45 e uscita quattro ore dopo, nel senso di «almeno quattro ore dopo», perché volendo e potendo, Silvio Berlusconi potrà fermarsi di più. Il direttore Paolo Pigni: «Qui Berlusconi lavorerà al “nucleo Alzheimer”, dove ci sono persone molto malate. Niente barzellette, vietata la propaganda, Berlusconi non andrà in ufficio, e non farà cose divertenti. Gli abbiamo parlato a lungo della Sacra Famiglia, Berlusconi si era già documentato e ha espresso apprezzamento. Crediamo di poter creare un buon percorso. L’impressione è stata positiva, di una persona che ha voglia di fare e siamo sereni». Un consiglio: non si metta in giacca e cravatta perché potrebbe sporcarsi. E la scorta dovrà rimanere fuori.
Anziani 1 Nel 2035 gli over 65, nel mondo, supereranno il miliardo. (Griseri, Rep)
Anziani 2 I dati di Eurostat dicono che l’Italia è il paese che è invecchiato di più tra quelli europei nei venti anni tra il 1991 e il 2011. L’Italia è seconda solo alla Germania come percentuale di ultrasessantacinquenni (da noi sono il 20,3 per cento) ma i giovani tedeschi tra il 15 e i 24 anni sono l’11,2 per cento mentre i giovani italiani rappresentano solo il 10 per cento. Il marketing se n’è accorto: dal rinascimento delle bocciofile ai corsi per capire l’Ipad riservati agli over 65, dal boom delle crociere per soli nonni all’esplosione del turismo religioso, gli obiettivi sono gli anziani, che in genere non badano a spese: « Il loro giovanilismo li spinge a coronare sogni che i ventenni non possono permettersi: moto di grossa cilindrata, apparecchiature elettroniche costose. All’opposto sono i nostalgici, quelli che ascoltano una musica di gioventù e comperano il prodotto abbinato. Tra qualche anno vedremo gli spot delle dentiere con il jingle dei Rolling Stones» (ibidem).
Cina 1 La Cina, entro il 2014, potrebbe superare gli Stati Uniti e diventare la prima potenza economica del mondo. Il sorpasso era previsto nel 2019, ma l’accelerazione della crescita cinese, unita al rallentamento di quella Usa, potrebbe anticipare di cinque anni il passaggio di consegne. Ad annunciare il sorpasso, uno studio del Programma di comparazione internazionale della Banca Mondiale. Per la prima volta gli analisti hanno valutato il costo reale della vita, sostituendolo al tasso di cambio ed aggiornandolo a dopo il 2005. È emerso che nel 2012 il Pil cinese è stato pari a 8,2 miliardi di dollari, contro 16,2 miliardi di quello Usa. Il Fondo monetario internazionale stima che nel quadriennio 2011-2014 la crescita di Pechino sarà del 24%, rispetto al 7,6% di Washington. È dunque la differenza di velocità della crescita a proiettare la Cina al primo posto per volume complessivo di ricchezza.
Cina 2 Quattro anni fa la Cina ha superato il Giappone diventando la seconda economia mondiale. Nel 2000 era decima.
Cina 3 Nei villaggi rurali cinesi si guadagnano mille euro all’anno, un terzo rispetto al reddito delle città e ventisei volte meno della media americana. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]
Cressida Cressida Bonas ha rotto dopo due anni la relazione con il principe Harry. Motivo: non sopportava più l’attenzione dei media a ogni uscita pubblica, i resoconti dettagliati dei loro atteggiamenti affettuosi, le continue voci su un imminente matrimonio, i paragoni con Kate e William, ecc. (Sabadin, Sta)
Zanzare Il principe Filippo, marito di Elisabetta, durante una visita ai Caraibi: «Voi avete le zanzare. Noi abbiamo i giornalisti». (ibidem)
(a cura di Roberta Mercuri)