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 2014  aprile 29 Martedì calendario

Biografia di Gabriel Paletta

• Buenos Aires (Argentina) 15 febbraio 1986. Calciatore. Difensore. Del Parma (dal 2010). In precedenza ha giocato con Banfield, Liverpool e Boca Juniors. Doppio passaporto (il nonno Vincenzo da Crotone emigrò in Argentina), ha scelto la Nazionale italiana, esordendo il 5 marzo 2014 nell’amichevole contro la Spagna e diventando così il 42esimo oriundo azzurro.
• «Anche seduto, fa onore ai suoi 190 cm scolpiti sotto una faccia squadrata ingentilita da occhi chiari, ma della quale è meglio non immaginare l’effetto che fa quando la mascella è serrata. In campo presidia l’area con modi pratici, sbrigativi, rudi quanto basta: “Ma io con gli attaccanti non litigo mai”. Forse perché capiscono che da lui è preferibile prenderle senza poi mettersi a discutere» (Fabrizio Salvio) [Spw 22/3/2014].
• «È il leader della difesa crociata e a Parma lo amano anche per il suo talento artistico: disegna le caricature dei compagni, due anni fa li ha immortalati in un calendario benefico andato a ruba» (Francesco Saverio Intorcia) [Rep 1/3/2014].
• «Sono cresciuto a Longchamps, 40 minuti da Buenos Aires. Mio padre Hugo camionista tutta una vita, noi a casa con mamma Isabel. Quattro maschi, io il più piccolo, il calcio in testa, la venerazione per Maradona e un folle amore di famiglia per il Boca. Mio fratello Hector arbitra in A e in B; Ariel e Daniel sono al Racing Club, uno magazziniere, l’altro preparatore. Ho iniziato a sette anni, sul campetto sotto casa: la squadra si chiamava Esperanza. A dieci mi presentai con cinque amici al provino col Banfield, ci presero tutti. Gli altri si sono persi, troppi chilometri per allenarsi, io prendevo il treno o mi accompagnavano i miei, tutti i giorni. A loro girai i primi soldi, il premio per la vittoria del Primavera. E quelli del primo contratto, a 18 anni, diecimila pesos annui».
• Non ha tatuaggi né orecchini. «Li detesto. Sono un tipo essenziale».
• Sposato con Paula, un figlio, Sebastian.