28 luglio 1985
Muore Beppe Montana
• Muore Beppe Montana, amico e braccio destro di Ninni Cassarà: «L’impegno della polizia giudiziaria rimane il nucleo propulsivo delle indagini investigative, presupposto fondamentale per ogni indagine, passaggio obbligato per lo sviluppo processuale, senza la fatica, senza il sangue versato dai nostri poliziotti, molti Soloni non potrebbero pontificare né in occasioni di convegni né in occasioni di summit. Ricordiamo soprattutto l’impegno di Rocco Chinnici con le sue qualità manageriali nella direzione dell’ufficio istruzione di Palermo. Il ruolo prezioso che svolse per tanti anni. Ma Chinnici è stato ammazzato. Come prima o poi finiscono ammazzati tutti gli investigatori che fanno davvero sul serio».
• Tra i sospettati della morte di Montana un tale Salvatore Marino di Romagnolo. Questo viene portato alla squadra mobile per l’interrogatorio e qui lo riempiono di botte. Quando Cassarà alla sera torna in ufficio gli dicono che Marino è morto massacrato di botte dagli uomini della squadra mobile. Il corpo viene gettato in mare per simulare un annegamento. Cassarà decide di coprire i suoi poi disperato chiama Falcone. In piena notte si precipita in casa del magistrato e gli chiede aiuto, non per sé, ma per i suoi uomini, gli chiede consiglio per la vicenda dell’annegamento, ma Falcone la considera una pura follia: gli consiglia di avvisare la procura della repubblica e gli dice di stare molto attento perché l’omicidio di Marino ha buone probabilità di essere rivendicato.