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 2014  aprile 27 Domenica calendario

Oggi santificano Roncalli e Wojtyla, ma leggono anche, durante la messa, un pezzo del Vangelo di Giovanni che non sono capace di non riprodurre

Oggi santificano Roncalli e Wojtyla, ma leggono anche, durante la messa, un pezzo del Vangelo di Giovanni che non sono capace di non riprodurre.

Sentiamo.
Un lunedì Gesù era apparso ai discepoli, ma l’apostolo Tommaso non c’era. Quando gli raccontarono, tutti infervorati, di aver incontrato il Signore, Tommaso rispose: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». E questo, se avessimo come protettore San Francesco di Sales, dovrebbe essere il santo dei giornalisti. Ma senta Gesù come rispose: invece di indignarsi per il dubitare di quel disgraziato, mostrò il petto, le mani e il fianco e disse: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani, tendi la tua mano e mettila nel mio fianco e non essere incredulo, ma credente». Se Gesù non proteggesse noi tutti, dovrebbe almeno proteggere i politici, che non mostrano mai il petto, il fianco o le mani, e sanno così bene non rispondere alle domande.  

Il Vangelo però continua: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto, beati quelli che non hanno visto e hanno creduto». A proposito di politici, Renzi stamattina c’è?
Certo, con moglie e figli. E con lui ci sarà pure Napolitano, che farà coppia col presidente polacco Bronislaw Komorowski e con Lech Walesa. Sono i rappresentanti dei due Paesi a cui appartengono i nuovi santi, cioè l’Italia e la Polonia. Vedremo poi anche il re del Belgio e il re di Spagna con la “cattolicissima” regina Sofia (le regine spagnole sono “cattolicissime” dai tempi di Isabella), più una bella schiera di alti notabili o papaveri, per un totale di di 93 delegazioni. Questo lato mondano è inevitabile. Dico “vedremo” perché anche per quelli che non saranno presenti in piazza San Pietro o nei dintorni di fronte ai 18 maxischermi preparati per l’occasione, c’è la televisione: Raiuno è collegata in Mondovisione a partire dalle 9.20, Sky fa la diretta in tre dimensioni, e poi ci sono decine di tv straniere. Si prevede una platea di due miliardi di uomini e donne.  

Mi si dice che il centro di Roma è nei guai.
Più per i servizi di sicurezza e lo sfrecciare delle varie autorità che per i pellegrini. Gli albergatori fanno anzi sapere che ci sono ancora stanze disponibili e a prezzi ragionevoli (da cento o duecento euro anche in hotel a quattro o cinque stelle). Le agenzie e il ministro dell’Interno Angelino Alfano parlano di un milione di persone, ma il portavoce della Sala Stampa, padre Lombardi, ha mandato le misure precise dei vari spazi e la loro capacità: l’ellisse del colonnato, incluse le fontane e l’obelisco, contiene 80.000 persone in 20 mila metri quadri; il sagrato, escluse le scale e la zona dell’altare, 18.000 persone in 4.500 mq; piazza Pio XII 26.000 persone in 6.500 mq; via della Conciliazione, marciapiedi inclusi, 100.000 persone in 25.000 mq. Il totale dà 224 mila. Nella domenica in cui si legge l’episodio di Tommaso vale la pena essere precisi. La Protezione ha messo in pista 26mila volontari, pronti a distribuire quattro milioni di bottigliette d’acqua. Altri 600 volontari sono stati radunati dalla Croce Rossa, che mette a disposizione 6 strutture di Posto Medico Avanzato, 23 ambulanze per soccorso avanzato (MSA), 33 ambulanze di soccorso di base (MSB), un punto mobile di rianimazione, 2 automediche, 43 squadre sanitarie a piedi, una tenda per codici bianchi, 4 Punti Mamma e vari account dedicati sui social network a disposizione dei pellegrini. L’azienda romana dei rifiuti ha ben pensato di disseminare il territorio con 990 bagni chimici, 149 dei quali destinati ai disabili, con presìdi e interventi di igienizzazione. Il sindaco Marino si lamenta di aver speso sette milioni di euro (due in più del previsto) e ha chiesto aiuto ad Alfano e a Delrio. Grida che tra forze di polizia e vigili urbani si consumeranno dodicimila ore di straordinario. Del resto, alla fine della scorsa estate, Francesco aveva detto a Marino: «Lei ballerà!». Ancora: autobus e metro funzioneranno 24 ore su 24, le chiese resteranno aperte giorno e notte, e si potrà pregare secondo tre schemi elaborati per l’occasione dall’Ufficio liturgico del Vaticano.  

Benedetto XVI sarà presente?
Proprio Wojtyla volle che l’Ottava di Pasqua fosse dedicata alla Divina Misericordia. Ma è probabile che sia invece intitolata ai quattro papi: i due santificati e i due che oggi concelebreranno, anche se Benedetto non andrà all’altare, ma starà con i vescovi e i cardinali sulla sinistra del sagrato. 150 cinquanta cardinali in mitria bianca damascata, mille vescovi in amitto, camice, cingolo e mitria bianca. Più seimila sacerdoti e trecento diaconi che distribuiranno la comunione.  

Beh, diciamo qualcosa dei due protagonisti della giornata, Wojtyla e Roncalli, e del significato...
Fu proprio Wojtyla a beatificare Roncalli. Strana coincidenza, no? E per oggi si accontenti di questo, dato che lo spazio è finito. Dei due, stia sicuro, diremo quel che serve domani.